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Un denario di Faustus Cornelius Sulla
7 agosto 2001
rev.
Sono in possesso di una moneta di cui non conosco provenienza, valore e alcun altro tipo di informazione. Le dimensioni delle due facce sono diverse a causa della scannerizzazione. La scansione piu' verosimile, come colore e come spessore, e' l'immagine del dritto. Il peso è di 5 gr ed il diametro è di 2,4 cm. . Grazie 
Piera
fig. 1

fig. 2
16 dicembre 2001
Gentile signorina,
di seguito riporto il testo di un messaggio inviatomi dal sig. Mauro Perilli, lettore di questa rubrica, che, a proposito della sua moneta, afferma: "il pezzo è senza dubbio un brutto riconio facente parte di una serie messa in giro anni fa per scopi pubblicitari da una nota casa dolciaria.
Riproduce un denario d'argento della repubblica di Roma, battuto dal magistrato monetale Faustus Cornelius Sulla (56 a.C.). Al diritto la testa di Ercole coperta da pelle leonina, al rovescio un globo in mezzo a quattro corone."

A questo proposito posso confermarle nella sostanza la tesi del lettore. Michael H. Crawford classifica l'originale della sua moneta, un denario d'argento, al n° 426/4b del suo "Roman Republican Coinage" (dal quale è tratta anche la foto di fig. 2) e ne dà la seguente descrizione:

D. Testa di Ercole a destra, che indossa la pelle di leone. Sulla sinistra S C.
R. Globo circondato da tre corone piccole, oltre ad una grande; sotto a sinistra un aplustre (struttura ornamentale delle antiche navi romane consistente in due creste di legno dipinto poste sulla poppa e ricurve verso la prora); sotto a destra spiga di grano. Contorno perlinato.

La moneta fu coniata in due tipologie del tutto simili, tranne che una includeva, al di sotto della leggenda SC, il monogramma  del monetiere Faustus Cornelius Sulla.
Il Crawford, comparando la moneta di fig. 2 con altre tre coniate dallo stesso monetiere, sostiene che la tipologia monetale voglia richiamare la figura di Pompeo: le tre corone più piccole ricorderebbero i tre trionfi di Pompeo, mentre la più grande sarebbe la "corona aurea" concessa a Pompeo nel 63 a.C.; la simbologia del globo richiamerebbe quello portato in trionfo in onore di Pompeo. L'aplustre e la spiga di grano richiamerebbero l'incarico dell'annona assunto da Pompeo nel 57 a.C.. La presenza di Ercole sul dritto della moneta sarebbe legata alla tradizione di famiglia del monetiere e al culto di quel dio da parte di Pompeo.

La moneta originale, coniata nel 56 a.C., pesava c. 3,86 g di buon argento e aveva un diametro di c. 18 mm. . Il riconio moderno ha ovviamente trascurato alcuni particolari presenti nell'originale ma nella sostanza ritengo che l'identificazione da me effettuata a seguito delle indicazioni del lettore sia corretta.
La saluto cordialmente.

Giulio De Florio

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