I sacrifici
Gli spiriti dei morti, non possedendo
consistenza corporea, erano simili ad ombre, pur mantenendo sembianze terrene.
Essi possedevano il dono della preveggenza ma mancavano di autocoscienza,
poiché privi di sangue e di carne. Le libagioni che i fedeli offrivano
ai morti, in particolar modo il sangue degli animali, servivano a rinfrancarli,
a restituire loro temporanea coscienza di sé e quindi a renderli
disponibili e pronti a rivelare il futuro. Ulisse,
disceso nell'Ade, offrì sacrifici agli dei infernali, secondo le
istruzioni che precedentemente la maga Circe gli aveva fornito, quindi
si pose a guardia del sangue versato, per
timore che le anime dei morti lo consumassero tutto prima che lui avesse
potuto interrogare l'indovino Tiresia.
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