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République Française 1879, 10 cent
14.6.2015
Francia
1879
taglio liscio
9,47±0,01g
30,28mm
6h
non ferro.


fig. 1
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Roma, 27.6.2015
Egregio Lettore, 
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

10 Centimes1, zecca di Parigi, 1879, F.135/22 2, indice di conservazione B63.

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. Al centro d'un cerchio perlinato, Cerere, testa a sinistra, coronata di spighe, fascia sulla fronte inscritta
CONCOR4; sotto il collo, OUDINÉ5. In alto, lungo il bordo, in senso orario a partire da ore 9, PUBLIQUE FRANÇAISE5. Sotto, lungo il bordo, 1879 7.
R. Entro corona formata da un ramo d'alloro e da uno d'ulivo uniti in basso da un fiocco, su tre righe, 10/CENTIMES/ A 8. Lungo il bordo, in senso orario, a partire da ore 9, LIBERTÉ * ÉGALITÉ * FRATERNITÉ * 9.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.cgb.fr/10-centimes-ceres-1879-paris-f-135-22,fmd_225345,a.html Type : 10 centimes Cérès Date 1879 Nom de l'atelier/ville : Paris Quantité frappée : 822735 Métal: bronze Diamètre : 30mm Axe des coins : 6h. Poids: 10g. Tranche: lisse. Commentaires sur l'état de conservation : Infime trace de circulation, beau velours de frappe, belle patine. N° dans les ouvrages de référence : F.135/22. Avers Ancre barrée. Titulature revers: * LIBERTÉ * ÉGALITÉ * FRATERNITÉ .
    Description revers : 10/ CENTIMES/ (Mm) A (ancre) dans une couronne formée d’une branche de laurier et d’une branche d’olivier. Ancre barrée. TROISIÈME RÉPUBLIQUE (4/09/1870-10/07/1940). 280€. La nouvelle de la capitulation de Sedan provoque la révolution du 4 septembre 1870 à Paris. Proclamée à l'Hôtel de Ville, la République est dotée d'un gouvernement provisoire appelé gouvernement de la Défense nationale. Menacé à gauche par l'insurrection de la Commune et à droite par les monarchistes, le nouveau régime connaît des débuts difficiles. Chef du pouvoir exécutif dans un premier temps (février 1871), Thiers est chargé de réorganiser le pays avant de choisir sa forme de gouvernement. Il devient président de la République en août 1871 et, malgré son action de libération du territoire, doit quitter son poste en mars 1873 face à l'opposition royaliste. Il est alors remplacé par Mac-Mahon favorable au rétablissement de la monarchie mais celle-ci n'est pas restaurée à la suite de la question du drapeau. La loi du septennat est alors mise en place en novembre 1873 puis, en 1875, sont votées les lois fondamentales qui servent de Constitution à la Troisième République. Régime parlementaire, elle se caractérise notamment par la nette prépondérance du pouvoir législatif sur le pouvoir exécutif. Anticléricale, la Troisième République rend l'école gratuite, laïque et obligatoire mais continue la politique coloniale pour ses ambitions économiques, stratégiques et morales. La séparation des Églises et de l'État est votée en 1905. L'idée d'une revanche sur l'Allemagne et un nationalisme important sont au cœur de la crise boulangiste, du scandale de Panama ou de l'affaire Dreyfus des années 1886-1899 tandis que la politique étrangère est très active notamment au Maroc et que la course aux armements se développe. La Première Guerre mondiale coûte cher à la France qui ne se relève qu'à partir de 1920 voire 1928 pour la monnaie avec le franc "Poincaré". La crise de 1929 ne se fait sentir qu'à partir de 1932 mais dure jusqu'en 1939, période durant laquelle l'instabilité ministérielle est très importante. Vacillant en 1934, la Troisième République trouve un nouveau ciment unitaire avec l'antifascisme qui permet l'arrivée au pouvoir du Front populaire en 1936. Mais, paralysée face à l'Allemagne, la France va alors s'enliser dans une "drôle de guerre" puis connaître l'une des plus grandes défaites de son histoire en juin 1940. Réunies en Assemblée nationale à Vichy le 10 juillet 1940, les Chambres, pourtant élues en 1936, votent les pleins pouvoirs à Pétain dans une sorte de suicide collectif par 569 voix pour, 80 voix contre et 18 abstentions.
  2. http://www.cgb.fr/10-centimes-ceres-1879-paris-f-135-22,fmd_260025,a.html TTB Prix : 55.00€ Type : 10 centimes Cérès Date 1879 Nom de l'atelier/ville : Paris Quantité frappée : 822735 Métal : bronze Diamètre: 30mm Axe des coins: 6h. Poids: 10g. Tranche: lisse. N° dans les ouvrages de référence: F.135/22. Titulature revers : * LIBERTÉ * ÉGALITÉ * FRATERNITÉ . Description revers : 10/ CENTIMES/ (Mm) A (ancre) dans une couronne formée d’une branche de laurier et d’une branche d’olivier.
  3. http://www.cgb.fr/10-centimes-ceres-1879-paris-f-135-22,fmd_078103,a.html B12 9,00€ Type: 10 centimes Cérès Date 1879 Nom de l'atelier/ville : Paris Quantité frappée : 822735 Métal: bronze. Diamètre: 30mm Axe des coins: 6h. Tranche: lisse. Titulature revers : * LIBERTÉ * ÉGALITÉ * FRATERNITÉ. Description revers : 10/ CENTIMES/ (Mm) A (ancre) dans une couronne formée d’une branche de laurier et d’une branche d’olivier.
  4. http://www.cgbfr.it/10-centimes-ceres-1879-paris-f-135-22,fmd_260026,a.html BB52 Prezzo : 120.00€. Commenti sullo stato di conservazione : Jolie patine
    N° nelle opere di riferimento F.135/22. Titolatura rovescio : * LIBERTÉ * ÉGALITÉ * FRATERNITÉ. Descrittivo rovescio : 10/ CENTIMES/ (Mm) A (ancre) dans une couronne formée d’une branche de laurier et d’une branche d’olivier.
In considerazione dello stato di conservazione piuttosto basso,  "B6", il valore venale del campione in esame è stimabile in c. 8€ (v. link).

Giulio De Florio

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Note:

(1) 10 centimes (Dieci Centesimi di Franco). Il tondello da 10 centesimi di figura fu realizzato in lega di rame 950‰, stagno 40‰, zinco 10‰, con le seguenti caratteristiche fisiche: diametro, 30mm; peso (10,00±0,15)g; asse di conio, 6h. Da quanto sopra emerge che le caratteristiche fisiche della moneta in esame (9,47±0,01g, 30,28±0,04mm, 6h) rientrano nei margini di tolleranza delle monete d'epoca. La tiratura dell'emissione in esame del 1879 fu di 822.735 pezzi (v. link).
(2) F.135/22 è il categorico della moneta nel catalogo "LE FRANC 10: les Monnaies Françaises - édition 2014", come si evince dal link1 di cui sopra.
(3) "B6" (Beau, bello) è lo stato di conservazione della moneta così definito dal sito e-FRANC: "Moneta estremamente usurata ma non priva di alcuni dettagli dell'incisione oltre che della leggenda (che può essere incompleta), del profilo del tipo principale e delle sue parti più importanti" (v. link).
(4) CONCORDia, illeggibile nella foto. La Concordia, invocata dopo i disordini sociali conseguenti alla sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana e alla deposizione dell'Imperatore Napoleone III.
(5) OUDINÉ, incisore,scultore, medaglista. Eugène-André Oudiné fu l'incisore ufficiale del Ministero delle Finanze Francese dal 1837 al 1887, anno della sua morte (v. link).
(6) RÉPUBLIQUE FRANÇAISE è l'autorità statale emittente. Per le vicende politiche che portarono dal II Impero alla nascita della III Repubblica traggo la sintesi che segue di Wikipedia: "Iniziata il 19 luglio 1870, la Guerra franco-prussiana si risolse in pochi mesi con la sconfitta del Secondo Impero francese. La notizia della disfatta di Sedan e della cattura di Napoleone III si diffuse a Parigi il 3 settembre 1870. Il giorno dopo l'orleanista Adolphe Thiers fallì un tentativo di prendere il potere appoggiato dal Parlamento e, in seguito a diverse trattative fra le forze politiche, lo stesso 4 settembre si costituì a Parigi un governo di Difesa nazionale che avrebbe dovuto gestire le fasi finali della guerra e il vuoto di potere lasciato dalla cattura dell'imperatore. L'esercito prussiano terminò l'accerchiamento di Parigi il 19 settembre. Di fronte all'impossibilità di rompere l'assedio, dopo un referendum che ne consolidò l'autorità a Parigi, il governo di Difesa nazionale si rassegnò a firmare il 28 gennaio 1871 un armistizio con il nemico.  Non contento e deciso a trattare con un governo legittimo, il Primo ministro prussiano Bismarck, impose ai francesi l'elezione di un'Assemblea Nazionale. Le votazioni si svolsero l'8 febbraio e il risultato fu a favore della destra conservatrice e monarchica. Il nuovo parlamento si riunì a Bordeaux il 12 febbraio 1871 e cinque giorni dopo elesse Thiers “capo del potere esecutivo della Repubblica francese”. Il 1º marzo l'Assemblea confermò i preliminari della pace con la Prussia: la Francia cedeva al neo costituito Impero tedesco l'Alsazia e la Lorena, e si impegnava a pagare una indennità di 5 miliardi di franchi. La profonda crisi sociale e politica derivante dalla sconfitta fece ben presto sentire i suoi effetti. Quando il governo, il 18 marzo 1871, tentò di prendere il controllo dei cannoni del terrapieno di Montmartre scoppiò una sommossa e il governo Thiers, formato da repubblicani moderati e orleanisti, si rifugiò a Versailles. Per colmare il vuoto politico venne eletta a Parigi un'assemblea comunale formata da socialisti, la “Comune”, che tenne sedute per 54 giorni e si propose di combattere il governo conservatore di Versailles. Con l'ingresso dell'esercito di Thiers a Parigi, il 21 maggio 1871, cominciò una lotta sanguinosa di una settimana che si concluse con la disfatta dei socialisti. Ciò portò alle elezioni successive del 2 luglio e ad una vittoria dei moderati rappresentati dai repubblicani uniti. Ancora sospeso il Paese fra una piena repubblica e aspirazioni di restaurazione monarchica, il 31 agosto 1871, venne approvata la legge che assegnava al primo ministro Adolphe Thiers anche il titolo di Presidente della Repubblica. Egli iniziò grazie ad una politica rassicurante ad ottenere prestiti e a raggiungere l'accordo di evacuazione prussiana dal territorio francese. Il 13 novembre 1872 si pronunciò chiaramente per una Repubblica che fosse conservatrice ma subì poi una sconfitta elettorale a Parigi che compromise la sua posizione e il 24 maggio 1873 venne rovesciato in parlamento per 16 voti, consentendo lo stesso giorno al legittimista Patrice de Mac-Mahon di diventare il secondo presidente della Terza Repubblica. La politica di Mac-Mahon fu incentrata sull'ordine morale e sul ruolo centrale delle classi dirigenti e della Chiesa cattolica. Nel novembre 1873 i suoi poteri furono prolungati di sette anni, mentre i successi elettorali dei repubblicani e dei bonapartisti favorirono un accordo fra le forze parlamentari per cui (anche se per un solo voto) il 30 gennaio 1875 si insediò ufficialmente la Repubblica. Da questo momento vennero emanate le leggi costituzionali: sul Senato (24 febbraio), sull'organizzazione dei poteri pubblici (25 febbraio) e sui rapporti tra i poteri pubblici (16 luglio). L'anno dopo, nel 1876, le elezioni legislative furono vinte dai repubblicani mettendo in crisi la posizione di Mac-Mahon, soprattutto dal giorno in cui, il 4 maggio 1877, Gambetta pronunciò un discorso alla Camera in cui accusò: «Il clericalismo? Ecco il nemico!». Mac-Mahon fece dapprima alcuni tentativi di resistenza (sciogliendo la Camera dei Deputati) poi, dopo un'ulteriore vittoria elettorale dei repubblicani (ottobre 1877), finì per accettare l'interpretazione parlamentare della Costituzione del 1875. I repubblicani continuarono a rafforzarsi e nel gennaio 1879 ottennero la maggioranza anche al Senato. Mac-Mahon, privato del suo ultimo punto di forza, si dimise il 30 dello stesso mese e fu sostituito dal repubblicano Jules Grévy che il 4 febbraio nominò William Waddington capo del governo. La Repubblica era definitivamente instaurata. Le istituzioni repubblicane furono confermate dalle elezioni legislative dell'agosto-settembre 1881 che videro una larga vittoria sia dell'Unione repubblicana che della Sinistra repubblicana. Grazie anche a questi successi il Presidente Grévy e quello che sarà il suo più autorevole Primo ministro, Jules Ferry, diedero vita ad una serie di importanti riforme. Dapprima solo simboliche: ritorno delle Camere parlamentari a Parigi (1879), acquisizione de La Marsigliese come inno nazionale (1880) e del 14 luglio come festa nazionale, amnistia per i condannati della Comune.  Successivamente, nell'ambito di una politica volta alla difesa dei diritti umani e dell'anticlericalismo, venne autorizzata la libertà di riunioni pubbliche (1881), la libertà di stampa (1881) e la libertà sindacale (1884), fu decisa l'espulsione dei Gesuiti e la dispersione delle congregazioni maschili non autorizzate. Si avviò inoltre una riforma scolastica che separò l'insegnamento religioso da quello delle altre materie, e si stabilì la gratuità (1881) e l'obbligo dell'insegnamento primario (1882). Fu sancita la laicizzazione degli ospedali e fu ripristinato il divorzio (1884).
(7) 1879 è l'anno di emissione della moneta.
(8) Al centro del rovescio le prime due righe recano il valore facciale della moneta DIX CENTIMES (10 centesimi di franco). Una terza riga, scomparsa a causa dell'usura della moneta, comprenderebbe tre elementi (v. link): l'ape (abeille in francese), segno distintivo del Direttore della zecca Alfred Renouard de Bussière, la lettera A che individua la zecca di Parigi e l'ancora (ancre in francese), segno distintivo dell'Incisore Generale Albert-Desiré Barre.
(9) LIBERTÉ ÉGALITÉ  FRATERNITÉ (Libertà, Uguaglianza, Fratellanza) è il motto della rivoluzione francese accettato dalla Francia della terza Repubblica.

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