Duisburg, 3.8.2015
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi significativi pertinenti alla
moneta di figura:
100 L1,
zecca di Roma, 19962, W-ITL/17-2,
KM#
159, rarità "C".
Descrizione
sommaria:
D. Italia turrita a sinistra.
Intorno REPVBBLICA
- ITALIANA.3 In basso,
sotto il collo, due stelle e L CRETARA.4
R. Entro un cerchio, al centro, a lettere grandi, 100; sotto LIRE/1996, a
sinistra, ad ore 7, segno di zecca R.5
Intorno, lungo il bordo, in alto gabbiano, in basso
delfino, a sinistra ramo d'ulivo, a destra spiga di
grano.6
Taglio: godronatura discontinua.
La
ricerca nel web di monete di tipologia simile a
quella di figura ha prodotto i seguenti
risultati:
- http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ITL/17
Dritto: testa muliebre turrita; dal velo
fuoriescono ciocche di capelli intrecciate a
modo di DNA, simbolo dell'origine e della
storia degli italiani. In basso due stelle a
cinque punte e indicazione dell'autrice (L.
CRETARA). Lungo il bordo REPVBBLICA ITALIANA.
Rovescio: nel campo all'interno di un cerchio,
indicazione del valore (100), sotto LIRE e il
millesimo su due righe in caratteri di piccole
dimensioni. Intorno, lungo il bordo: un
gabbiano (in alto) e un delfino (in basso),
simboli della libertà del cielo e dell'acqua;
un ramo d'olivo (a sinistra) e una spiga di
grano (a destra), simboli di pace e di
libertà. Allegorie del cielo, del mare e delle
terre dell'Italia. Contorno: rigato in maniera
discontinua. Nominale: 100 Lire. Materiale:
cupronichelio. Diametro: 22 mm Peso: 4,5
g Assi: alla francese. Tiratura 210
milioni di pezzi.
- http://www.hobbyandgolf.it/ita/menu.asp?IdS=17631
ITR£418 1996 - 100 £ Italia Turrita FDC Italia
- tiratura 210.000.000 1,40€.
- http://www.numismaticavaresina.it/monete-italiane/repubblica-italiana/100-lire/c2/s12/t35.html
6464 Repubblica Italiana (dal 1946): 100 lire
1996 "Italia Turrita", 2° tipo
(Gigante#133) FDC nickel 1,00.
Per quanto concerne il valore venale, la moneta,
in condizioni BB,
vale meno di un Euro.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) La serie
"Italia Turrita" comprende il taglio da 100
Lire emesso negli anni 1993-2001 (gli ultimi
due solo in confezioni di zecca) e il taglio
da 50 Lire emesso negli anni 1996-2001 (gli
ultimi due anni c. s.). La serie è battuta su
tondello in lega cupronichel non
ferromagnetica (Cu 81% e Nickel 19%, v. link)
in grado di conferire colore argenteo e
un'ottima resistenza alla corrosione e
meccanica. La serie da 100 Lire ha una storia
particolare raccontata dal sito http://www.attracco.it/monete.html:
"durante la lavorazione il conio si ruppe e si
dovette sostituirlo con uno nuovo, che
presenta delle piccole differenze sicché per
il 1993 sono state in circolazione entrambe le
tipologie. Avendone una in f.d.c. del primo
tipo (dritto con leggenda distanziata dal
bordo e testa piccola), si potrebbe ottenere
dalla vendita anche 100 euro. Il secondo tipo
(più comune, dritto con leggenda attaccata al
bordo e testa normale) sempre in f.d.c., non
vale più 1 euro". Per apprezzare meglio le
differenze tra i due conȋ v. link.
Per il nominale da 100 Lire è previsto un
diametro di 22mm, un peso di 4,5g e un asse di
conio ad ore 6 (o alla francese).
(2) L'emissione del 1996
ebbe una tiratura di 210.000.000 di pezzi (v.
link)
ed è perciò da considerasi comune (C).
(3) La donna turrita sul
dritto della moneta è l'allegoria dell'Italia
e del suo popolo, per questo è presente in
molti documenti ufficiali dello Stato
Italiano, come nella prima pagina del
passaporto, nella carta
d'identità, nel timbro apposto sulla
tessera elettorale. Nel passato ha trovato
posto in numerose serie di francobolli,
in cartoline
postali e commemorative e, prima
dell’avvento dell’Euro, sul dritto delle
monete da 50 e 100 lire e, da ultimo, sul
dritto della moneta
da 1000 lire. Si tratta di un’icona di
antichissime e nobili origini che rimanda alla
dea anatolica Cibele, considerata dai Romani
divinità salutaris, cioè protettrice della
fondazione e conservazione di Roma (v. link).
Si ricorderà a questo proposito (v. link)
un episodio celebre della storia romana: nella
città di Pessino in Asia Minore si venerava
una pietra nera, simulacro della dea Cibele e
nel 205 a. C., quattordicesimo anno della
seconda guerra punica, i Romani, allarmati da
certi presagi che circolavano tra la gente,
consultarono i Libri Sibillini e vi trovarono
dei versi che presagivano che se un piede
straniero avesse calcato il suolo dell'Italia,
l'unico modo per ricacciarlo indietro era di
portare a Roma la pietra nera di Pessino. E
così fu fatto, la pietra nera fu portata a
Roma e trovò posto alla fine nel tempio della
Gran Madre degli dei, Cibele, sul Palatino e
Roma fu salva.
(4) Laura CRETARA, figlia
d'arte, completò la sua formazione
frequentando prima il Liceo Artistico e poi
l’Accademia di Belle Arti di Roma. In seguito
frequentò la Scuola dell’Arte della Medaglia
della Zecca di Stato, nel 1961 fu assunta come
incisore alla Zecca di Roma e fu la prima
donna in Italia a firmare una moneta (per
approfondimenti v. link).
(5) La R identifica la
zecca di Roma.
(6) Il gabbiano e il
delfino sono simboli della libertà del cielo e
dell'acqua, il ramo d'olivo e la spiga di
grano sono simboli di pace e di libertà,
allegorie quindi del cielo, del mare e delle
terre d'Italia.
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