Roma, 14.10.2015
Di seguito
riporto gli elementi significativi pertinenti alla
moneta di figura:
Denario1,
zecca di Roma, 193-96 d. C.2, RIC
IV/I 538 (pag. 165), BMC V
56 (pag. 28), Cohen
IV 221 (pag. 123), indice di rarità
"S".
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. IVLIA DO - MNA
AVG3. Busto di
Giulia Domna a destra, drappeggiato, testa scoperta,
capelli ondulati in quattro pieghe orizzontali,
raccolti dietro la testa in un grosso nodo.
R. VE - S - TA4.
Vesta velata, assisa a sinistra sorregge, con la
mano destra protesa, il palladio e, con la sinistra,
obliquamente uno scettro.
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s6611.html
*BRC* Julia Domna Silver Denarius - Vesta Item
number: 8332071438 Julia Domna Silver Denarius -
Vesta Obv: IVLIA DOMNA AVG, draped bust
rightRev: VESTA, Vesta, veiled, seated left
on throne. holding palladium and sceptre, 2.9gr
Sear 6611; RSC 221; RIC 538 (Septimius Severus).
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/julia_domna/RIC_0538.1.jpg
Julia Domna AR Denarius 3.47g. Obv: IVLIA
DOMNA AVG, draped bust right Rev: VESTA, Vesta,
veiled, seated left on throne, holding palladium
and sceptre. Sear 6611; RSC 221; RIC 538
(Septimius Severus). With permission of Freeman
& Sear - Mail Bid Sale 17, Lot 440, Dec 2009.
- http://www.acsearch.info/search.html?id=218
Forvm Ancient Coins
http://www.forumancientcoins.com/ Description
Julia Domna, Augusta 194 - 8 April 217 A.D.
2996. Silver denarius, RIC IV 538, RSC III 221, F,
Rome mint, 2.03g, 18.1mm, 180°, 193 - 196 A.D.;
obverse IVLIA DOMNA AVG, draped bust right;
reverse VESTA, Vesta seated left, veiled,
palladium in right, scepter in left; scarce; SOLD.
- http://www.acsearch.info/search.html?id=714134
Freeman & Sear http://www.freemanandsear.com/
Mail Bid Sale 17 440 (« | ») 15. December 2009
Description
Julia Domna, wife of Septimius Severus (AD
194-217). Silver denarius (3.47 gm). Ca. 194-196.
IVLIA DO—MNA AVG, draped bust right, hair in
chignon in back / VE—S—TA, veiled Vesta enthroned
left, holding in outstretched right hand Palladium
standing facing and transverse scepter in left.
RIC 538 (S). RSC 221. RCV 6611. Nearly mint state.
Ex A. Lynn Collection; Triton VI, 14-15 Jan. 2003,
lot 972. Estimate: $150.
- http://numismatics.org/collection/1944.100.50315
Reference: RIC IV Septimius Severus 538 (denarius)
Reference: BMC.28.56 Axis: 12 Measurements Weight:
2.64 Diameter: 17.5 Typological Description Date
Range From Date: AD 193 To Date: AD 196 Obverse
Description: Bust draped right Portrait: Julia
Domna Reverse Description: Vesta seated left
holding palladium in right and sceptre in left
Deity: Vesta.
- http://numismatics.org/collection/1997.10.9
Reference: RIC IV Septimius Severus 538 (denarius)
Reference: BMC.28.56 Axis: 5 Measurements Weight:
2.54 Diameter: 17 Obverse Description: Bust draped
right Portrait: Julia Domna Reverse Description:
Vesta seated left holding palladium in right and
sceptre in left
Deity: Vesta. Date Range From Date: AD 193 To
Date: AD 196.
- Vcoins1
Julia Domna Denarius, Vesta reverse, RIC IV 538,
scarce 193-196 AD, Rome. Obv: IVLIA DOMNA AVG,
draped bust right. Rev: VESTA, Vesta, veiled,
seated left, holding palladium and sceptre.
17-18mm, 3.21g RIC IV, Part 1, 538 (S) Nice very
fine, a nice bust. Prezzo: CHF72.00 US$74.93.
- Vcoins2
Julia Domna 193-217 AD Silver Denarius. Vesta. RIC
538 (s) Scarce 193-217 AD Wife of Septimius
Severus Silver Denarius (3.69gm) Rome Mint 193-196
AD Obv: IVLIA DOMNA AVG ; Draped bust right. Rev:
VESTA ; Vesta seated left wearing full-length
cloak, holding the Palladium and scepter. RIC IVi,
538 (s) scarce Sear II (2002), #6611. Rates for:
10/12/2015 Price: US$ 57.00 €50.12.
- http://www.acsearch.info/search.html?id=25400
Forvm Ancient Coins
http://www.forumancientcoins.com/ Web Shop - (« |
») Result 75 USD Description Julia Domna, Augusta
194 - 8 April 217 A.D. 30299. Silver denarius, RIC
IV 538, RSC 221, VF, Rome mint, 3.402g, 18.2mm,
180°, 193 - 196 A.D.; obverse IVLIA DOMNA AVG,
draped bust right; reverse VESTA, Vesta enthroned
left, veiled, palladium in right, scepter in left;
$75.00.
- http://www.acsearch.info/search.html?id=1624779
Jean Elsen & ses Fils S.A.
http://www.elsen.be/ Auction 117 331 (« | ») 15.
June 2013 Estimate 75€ Result 85€
Description JULIA DOMNA, femme de Septime Sévère,
AR denier, 193-196, Rome. Droit : IVLIA DO-MNA AVG
B. drapé à droite. Revers : V E- S- T A Vesta
assise à gauche, tenant un palladium et un
sceptre. Ref.: BMC 28, 56; RIC 538; C., 221.
3,39g, Patiné.
Veniamo alle conclusioni. Per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta presenta
caratteristiche ponderali e di stile non difformi
dalle monete d'epoca di pari tipologia.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-----------------------------------------------------
Note:
(1) Denario
(argento). Il peso del denario durante il regno
congiunto di Settimio Severo e Caracalla è
indicato da BMC in 3,24 g (media su 458 esemplari
battuti dalla zecca di Roma). Traggo dai link di cui sopra le
caratteristiche fisiche dei denari della tipologia
di figura reperiti nel web:
Riferimenti
|
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio (ore) |
1 |
2,9 |
- |
- |
2 |
3,47 |
- |
- |
3 |
2,03 |
18,1 |
6ȋ |
4 |
3,47 |
- |
- |
5 |
2,64 |
17,5 |
0 |
6 |
2,54 |
17 |
5 |
7 |
3,21 |
17-18 |
- |
8 |
3,69 |
- |
- |
9 |
3,402 |
18,2 |
6 |
10 |
3,39 |
- |
- |
La moneta di figura, del
peso di 2,9g, rientra nei margini di variazione
ponderale dei conȋ d'epoca.
(2) Monete con la leggenda
del dritto IVLIA DOMNA AVG sono databili 193-96
d. C..
(3) IVLIA DOMNA AVGusta. La
storia di Giulia Domna si svolge nel segno degli
astri (v. link).
L'oroscopo la portava a credere che un giorno
sarebbe diventata regina. Suo padre, Giulio
Bassiano (nome che Giulia avrebbe poi trasmesso
al figlio Caracalla), era sacerdote e custode di
un tempio ad Emesa in Siria dove si
venerava il frammento di una stella caduta
dal cielo. Settimio Severo, generale romano, da
poco vedovo e credente negli astri a lui si era
rivolto per un presagio sul futuro. Fu così che
i destini di colei che sapeva di diventare
regina e di colui che aveva tutta l'ambizione di
diventare re si incrociarono e l'unione fu
inevitabile. La grande occasione per Settimio
Severo si presentò nel 193 d.C. quando, alla
morte di Pertinace, i pretoriani misero all'asta
al migliore offerente il seggio imperiale.
Concorsero l'effimero Didio Giuliano, che durò
come imperatore appena 66 giorni prima di essere
ucciso dagli stessi pretoriani, poi Pescennio
Nigro, Clodio Albino e Settimio Severo che
prevalse sui suoi avversari e dette inizio ad
una monarchia ereditaria di stampo militare.
Egli governò sino al 211, anno della morte.
Giulia si fece conoscere nei salotti romani per
le doti di intelligenza e cultura, sino a
diventare punto di riferimento per la vita
religiosa e filosofica del tempo. L'influenza
che esercitò anche nella vita politica trova
riscontro sul rovescio di quelle monete che
parlano di lei come di "Mater Senatus" e "Mater
Patriae". Altre monete narrano la sua influenza
nell'ambito militare ("Mater Castrorum"). Giulia
dette al sovrano due figli maschi, Caracalla e
Geta (e alcune femmine non passate alla storia),
purtroppo inetti e incapaci a cui il padre volle
tuttavia concedere il titolo di Augusti,
rispettivamente nel 198 e nel 209. I due
fratelli non andavano molto d'accordo ma Giulia
cercò di stemperarne il carattere. Alla morte di
Settimio Severo fu lei che dietro le quinte
seguì gli affari di stato senza tuttavia
riuscire ad impedire il peggio. Si narra che
Caracalla, stanco di condividere il potere con
il fratello lo uccidesse nel 212 alla presenza
della madre e ne decretasse la "damnatio
memoriae". Nonostante il dolore per la perdita
del figlio, Giulia appoggiò quello superstite il
cui governo fu caratterizzato dalla crudeltà
verso gli avversari o sospetti tali e dalla
stravaganza nei comportamenti. Nel 217, mentre
era in viaggio in Mesopotamia da Edessa a
Carrhae dove intendeva visitare un celebre
tempio dedicato al siriano dio Lunus, Caracalla
fu ucciso da un soldato della guardia del corpo
su istigazione di Macrino, capo dei pretoriani,
e Giulia finì esiliata ad Antiochia. Il dolore
per la perdita dell'ultimo maschio e del potere
di cui disponeva la portarono nello stesso anno
al suicidio attraverso il rifiuto del cibo. Chi
sa cosa le avevano detto le stelle!
(4) VESTA. Quella
rappresentata sul rovescio della moneta munita
di palladio, emblema della Roma eterna e con lo
scettro della maestà regale è la Vesta imperiale
del Palatino onorata non solo nel tempio a lei
dedicato nella città di Roma ma in un apposito
tempio all'interno del palazzo imperiale. Giulia
Domna, al momento in cui il marito diventa
Pontefice Massimo, diventa lei stessa la massima
autorità religiosa in campo femminile e a lei,
come sacerdotessa di Vesta, sono dovuti gli
onori delle vergini vestali (v. BMC pa, lxxxvi).
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