Roma, 3.4.2016
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi che ho potuto raccogliere
sulla moneta di figura:
Esagramma1,
zecca di Costantinopoli, 711–13 d. C., DOC 2
8 (pag. 669)
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
lettere della leggenda usurate e non più
riconoscibili):
D. DN FILEPICՎS MՎL-TՎS AN2.
Filippico Bardane, mezzobusto frontale dalla barba
corta, avvolto da un "loros"3; testa
coronata sormontata da croce su cerchietto, globo
crucigero nella mano destra e scettro sormontato da
aquila e croce nella mano sinistra. Bordo perlinato.
R. VICTORIA AՎGՎ4.
Croce potente elevata su quattro gradini. CONOB5 in
esergo.
Essendo risultata infruttuosa la ricerca di
esagrammi di Filippico, di seguito fornisco i link a
monete appartenenti a sovrani venuti subito dopo o
subito prima di Filippico (v. link):
- Anastasius II Artemius (713
– 715) https://www.acsearch.info/search.html?id=973622
Numismatica Ars Classica NAC AG
http://www.arsclassicacoins.com/ Auction 59 1227
(« | ») 4. April 2011 Description: The Byzantine
Empire Anastasius II Artemius, 713 – 715 Hexagram
(?) celebrative issue 713, AR 3.44 g. D N ARTEMIYS
A – NASTASIYS MYL Bust facing, wearing crown with
cross on circlet and chlamys, holding akakia and
globus cruciger. Rev. VICTORIA – AVGY Θ Cross
potent on four steps; in exergue, CONOB. DO –. MIB
27. Sear 1468a.Extremely rare and in exceptional
condition for the issue. Lightly toned and about
extremely fine.
- Theodosius III of Adramytium (AD 715-717) https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1360&lot=749
Lot 749 Estimate: 5000 USD Price realized: 4000
USD ANCIENT COINS, BYZANTINE, Theodosius III of
Adramytium (AD 715-717). Silver Hexagram(?),
3.18g, Constantinople. d N ?hEodO-[SIXS MXL A],
crowned bust of Theodosius III facing, wearing
loros, holding globus cruciger and akakia. Rev.
VICTORIA AVG[X], cross potent on three steps,
Z//CONOB. (DOC 2, note; MIB 12; Yannopoulos -; SB
1491). Struck from Solidus dies, light graffito in
reverse field, beautifully toned, extremely fine.
Of the greatest rarity. Grierson mentions an
example of this type, in silver, recorded by
Tolstoi for officina(?). There are known specimens
from two additional officinae, A and Z, recorded
by Sear. All are apparently struck from solidus
dies. It is not known why they were struck in
silver, nor what denomination they are supposed to
be (Sear calls the coin a hexagram(?), but it
seems merely for convenience). Regardless of which
denomination it is meant to be, it must have
served some sort of ceremonial purpose, and only a
handful of specimens are known. From The Alexander
White III Collection. Estimate: $ 5,000.
- Leo III (717-741) https://www.acsearch.info/search.html?id=1830557
Gemini, LLC http://www.geminiauction.com/Auction
XI 584 (« | ») 12. January 2014 Description:
Hexagram, 2.67g. (h). Constantinople, 717-720 AD.
Obv: DNO LEO - N - P A MUL Bust facing, with short
beard, wearing plumed helmet and cuirassed,
holding spear and shield. Rx: VICTORIA - AVSY S
Cross potent on three steps, CONOB beneath. MIB
23, new officina S=6. Cf. DO 20 and Sear 1511.
Extremely beautiful and rare. EF. Ex Gemini VIII,
14 April 2011, lot 518. Apparently a flip strike,
to judge from the visible fragments of the legends
of the original strike, namely VICT on the obverse
to the left of DNO LEO of the second strike, and
DNO LE on the reverse to the left of VICT of the
second strike. Our coin was struck by officina
S=6, a new variety: previously this hexagram had
only been recorded from officinae Δ=4 and E=5.
- Justinien II (705-711) https://www.acsearch.info/search.html?id=1351116
Jean Elsen & ses Fils S.A.
http://www.elsen.eu/Auction 114 535 (« | ») 15.
September 2012 * Description: Justinien II, 2e
règne (705-711), AR hexagramme, 705,
Constantinople. Droit : B. du Christ jeune de
face, bénissant et tenant les Evangiles, une croix
derrière la tête. Revers : B. cour. de Justinien
II de face, vêtu du loros, tenant une croix posée
sur trois degrés et un globe crucigère inscrit
PAX. Ref.: Sear, 1423; D.O. 8; M.I.B. 39. 5,85g.
Extrêmement Rare. Frappé avec les coins du solidus
sur un flan large présentant différentes
protubérances globulaires.
- Justinian II, first reign 685 – 695 https://www.acsearch.info/search.html?id=973618
Numismatica Ars Classica NAC AG
http://www.arsclassicacoins.com/ Auction 59 1223
(« | ») 4. April 2011 Description: The Byzantine
Empire Justinian II, first reign 685 – 695
Hexagram 692-695, AR 6.53 g. IhSCRIStDSREX –
RESNANtIYM Bust of Christ facing, with cross
behind head; wearing pallium over colobium , with
r. hand raised in benediction and l. holding book
of Gospels. Rev. DIYSt[INIANYS – ]SERYSChIStI
Justinian, wearing crown and loros , standing
facing, holding cross potent set on two steps, and
akakia ; beneath, CONOB. DO 17. MIB 40. Sear 1259.
Very rare and in exceptional condition for the
issue. About extremely fine.
Veniamo alle conclusioni. Nel breve regno di Filippico
la monetazione aurea fu abbondante, come testimonia la
grande quantità di solidi oggi reperibili sul mercato
numismatico (v. link).
Non altrettanto si può dire degli esagrammi di
Filippico, l'unico esemplare dei quali, battuto sugli
stessi conii del solido, sembra essere quello di cui
alla nota1. L'estrema rarità del
tipo rende molto cauti nella valutazione di
autenticità della moneta. Le caratteristiche fisiche
fornite dal lettore si limitano al diametro che
effettivamente è quello che ci si attende da un
esagramma autentico; ma nulla si sa del peso. Alla
fine, in assenza di elementi sulla provenienza
dell'oggetto in esame, il giudizio di autenticità si
fonda unicamente sullo stile e l'aspetto generale
della moneta quale si desume da una foto che non è il
massimo. A giudicare dagli elementi disponibili, non
mi spingo al punto di dire che la moneta sia falsa ma
francamente non metterei su un euro per acquistarla.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Esagramma
(Argento). L'esagramma (v. link)
è una moneta bizantina d’argento di 6,81g coniata
da Eraclio I nel 615 (detta anche doppio
miliarense); l’emissione durò fino a Costantino V
(741-775). Il "Catalogue of the Byzantine Coins in
the Dumbarton Oaks Collection and in the
Whittemore Collection: Phocas to Theodosius III,
602-717. pt. 1. Phocas and Heraclius (602-641)"
(v. link)
riferisce dell'esistenza di un esemplare (4,8g,
21mm) battuto utilizzando i conii del solido,
probabilmente come moneta da cerimoniale. Se si
esaminano le monete di cui al link,
si osserva che il peso degli esagrammi va
rapidamente scemando nel passaggio da Giustiniano
II ad Anastasio II e a Teodosio III. E' pertanto
ragionevole ritenere che l'esagramma di Filippico
avesse un peso compreso tra i 5 e i 3g e un
diametro di c. 21mm. Non essendo disponibile il
peso della moneta in esame, non sarà possibile
svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) Dominus Noster FILEPICVS
MULTUS ANNUS (Filippico, nostro signore per molti
anni). Si noterà la trasformazione della U nella
forma bizantina, Վ. Riprendo da DOC 2
una breve biografia di Filippico il cui nome
originario era Bardane o in greco Vardanis
(Φιλιππικός Βαρδάνης). "Filippico fu artefice di
una rivolta riuscita contro Giustiniano II che gli
aprì l'ascesa al soglio imperiale. Tuttavia le sue
simpatie monotelite (il monotelismo è una dottrina
cristologica, diffusa nella Chiesa bizantina del
7° sec., elaborata per superare le dispute attorno
al modo di operare delle due nature, umana e
divina, di Cristo - v. DEI)
e i suoi tentativi di rovesciare la condanna
pronunciata dal 6° Concilio Generale gli costarono
gran parte della popolarità. Il suo breve regno
(dal 4 novembre 711 al 3 giugno 713) fu funestato
da un disastro militare, l'Asia Minore invasa
dagli Arabi, la Tracia devastata dai Bulgari che
giunsero alle porte di Costantinopoli. Nell'estate
del 713 fu rovesciato dal colpo di stato
organizzato dal Conte del Tema di Opsikon (Regione
dell'Asia Minore che affaccia sui Dardanelli - v.
link)
che lo sequestrò durante la siesta alla vigilia
della Pentecoste e lo accecò prima che le guardie
si accorgessero dell'accaduto. Il giorno seguente
il suo primo segretario, all'oscuro del complotto,
fu incoronato imperatore nella basilica di Santa
Sofia con il nome di Anastasio II e, come primo
provvedimento, ordinò che fossero accecati ed
esiliati i responsabili della rivolta. Filippico
si ritirò nel monastero di Dalmatoi, rifugio
abituale degli imperatori deposti.
(3) Loros, lunga stola solenne
che avvolge il corpo due volte e viene portata
sopra le vesti dall'imperatore.
(4) VICTORIA AVGVsti. Che la
Vittoria dell'imperatore si possa accompagnare al
simbolo della croce non è una novità se si pensa
alla tradizione
costantiniana di "in hoc signo vinces". Tuttavia
per la storia della monetazione bizantina
Tiberio II giocò un ruolo importante. Egli
introdusse un nuovo tipo di rovescio (578-82),
la croce potente (quella con una sbarra
all'estremità di ciascun braccio, elevata su
quattro gradini), radicale cambiamento rispetto
ai tipi utilizzati precedentemente.
Presumibilmente, come era stato per Costantino,
l'immagine gli venne da un sogno. La croce sui
gradini è detta croce del calvario perché ad
esso probabilmente si richiama. L'ispirazione
immediata può essere stata la croce d'oro eretta
sul monte calvario durante il regno di Teodosio
II (408 - 450 d. C.). Sebbene il tipo sia stato
usato una sola volta nel sesto secolo, fu spesso
utilizzato nei secoli settimo e ottavo (v. http://www.lawrence.edu/dept/art/buerger/catalogue/133.html.
5) CONOB è il segno
della zecca di Costantinopoli, formato dall'unione
di "CON" (che sta per CONstantinopolis) e di "OB"
(OB, dal greco όβρυζος=di oro puro) che per le
monete auree indica l'elevata percentuale di fine
nella lega metallica. Ciò premesso, c'è da
aggiungere che monete con il segno CONOB furono
emesse anche dalle zecche italiane, in particolare
da quella di Siracusa. Non è questo il caso
tuttavia della moneta d'argento in esame che,
secondo Doc 2,
fu battuta solo a Costantinopoli.
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