|
||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
17.5.2016
..da https://www.facebook.com/groups/1162710883744769/?fref=tsQualcuno mi sa dire il valore di queste monete? |
||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||
Roma, 12.7.2016
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura: Tallero1, zecca di Guenzburg, 1780, KM# 1866, 1936-61, Hafner 632 Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Veniamo alle conclusioni: se d'argento, la moneta
varrà almeno 13,85€
(valore intrinseco). Se autentica, il suo prezzo (v.
link)
potrà superare il valore intrinseco in modo più o
meno rilevante a seconda della variante e dello
stato di conservazione della moneta, come si evince
dagli esemplari sopra citati
reperiti nel web. Un saluto cordiale ------------------------------- (1) Caratteristiche del tallero originale datato 1780: diametro c. 40mm, peso c. 28g, titolo 833/1000 di argento (166/1000 di rame). Il disegno della moneta fu realizzato per la prima volta della zecca di Gunzburg (oggi località della Germania Meridionale, allora parte dell'Impero Asburgico) nell'ultimo anno di vita dell'imperatrice Maria Teresa (m. il 29 novembre 1780). Da allora questa moneta destinata al commercio internazionale è stata ribattuta milioni di volte da nazioni diverse con variazioni secondarie rispetto al disegno originale. Ancora oggi viene prodotta in Austria ad uso collezionistico. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei talleri della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:
(2) Ciò che mi pare di rilevare dal puro esame del disegno è che la moneta sia un riconio moderno dello stile di Londra (classificato Hafner 63 e battuto tra il 1936 e il 1961 - v. link). (3) M. THERESIA D. G. R. IMP. HU. BO. REG. (Maria THERESIA Dei Gratia Romanorum IMPeratrix HUngariae BOhemiaeque REGina - Maria Teresa, per grazia di Dio, Imperatrice dei Romani, Regina d'Ungheria e di Boemia). (4) S. F. sono le iniziali degli ufficiali della zecca in servizio a Günzburg nel 1780, Tobias Schöbl (S) and Joseph Faby (F). (5) ARCHID·AUST·DUX· - BURG·CO·TYR·1780·X (ARCHIDux AUSTriae, DUX BURGundiae, COmes TYRolis - Arciduca d'Austria, Duca di Burgundia, Conte del Tirolo). 1780 è la data formale di emissione della moneta, data che coincide con quella di morte dell'imperatrice. La X, al termine della leggenda, è la croce di Sant'Andrea, aggiunta nel 1753 ai talleri austriaci come segno di distinzione rispetto ai vecchi talleri. Il nuovo tallero (detto anche "tallero di convenzione" - Konventionstaler) presentava caratteristiche ridotte rispetto al vecchio per via del contenuto più modesto di fino. Dal 1780 in poi, il tallero è stata sempre emesso con la data 1780. Le dimensioni generose, il disegno fine e curato e il buon titolo dell'argento (833 parti su mille) ne determinarono il successo anche al di fuori dell'area germanofona in particolare nel Levante e nella penisola araba ma successivamente anche nella gran parte del continente africano. Per altro, nel caso dell'Africa, tutti i tentativi per sostituire il tallero 1780 con altre monete, sia da parte di autorità locali che di autorità coloniali fallirono. È proprio il successo del tallero che spinse le autorità austriache a continuarne la coniazione anche dopo la morte di Maria Teresa. Inizialmente la produzione continuò nelle zecche austriache o di area austriaca (Vienna, Günzburg, Karlsberg, Venezia, Milano etc.) anche dopo la caduta dell'Impero conseguente alla sconfitta durante la prima guerra mondiale. Nel 900 la produzione di talleri di Maria Teresa si estese anche in zecche al di fuori dell'ex Impero Austriaco (Londra, Bombay, Calcutta, Roma etc. - v. link) con un picco di produzione tra il 1930 e il 1950 per poi calare nella seconda metà del novecento. |
||||||||||||||||||||
|