Roma, 9.11.2016
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Denario1,
213 d. C., RIC
IV/I 208a (pag. 241), BMC V
50 (pag. 439), Cohen
IV 211 (pag. 166), indice di rarità
"C"
Descrizione sommaria:
D. ANTONINVS
PIVS AVG BRIT2. Caracalla,
testa laureata a destra.
R. P M TR P XVI COS
IIII P P3. Serapis
paludato, polo sulla testa, stante a sinistra,
solleva la mano destra e con la sinistra sorregge
uno scettro trasverso4.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato i seguenti risultati:
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1781030
Roma Numismatics Limited
http://www.romanumismatics.com/ E-SALE 3 623 30.
Nov. 2013 Description: Caracalla AR Denarius.
Caracalla AR Denarius. Rome, AD 213. ANTONINVS
PIVS AVG BRIT, laureate head right / P M TR P XVI
COS IIII P P, Serapis, wearing polos, standing
left, raising right hand and holding transverse
sceptre. RIC 208a. BMC 50. Cohen 211. 3.20g, 18mm,
1h. Well centred, Extremely Fine.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1704282
Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann)
http://www.numismatik-naumann.de/ Auction 8 370 6.
Oct. 2013 Description: CARACALLA (197-217).
Denarius. Rome. Obv: ANTONINVS PIVS AVG BRIT.
Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS IIII P
P. Serapis standing left, raising hand and holding
sceptre. RIC 208a. Condition: Very fine. Weight:
3.1g. Diameter: 19mm.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1907847
Naville Numismatics Ltd
http://www.navillenumismatics.com/ Live Auction 6
156 6. Apr. 2014 Description: Caracalla, 198-217
Denarius circa 213, AR 19mm., 2.45g. ANTONINVS
PIVS AVG BRIT Laureate head right. Rev. P M TR P
XVI COS IIII P P Serapis standing left, raising
right hand and holding sceptre. RIC 208a. C 211.
BMC 50. Extremely fine.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1704282
Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann)
http://www.numismatik-naumann.de/ Auction 8 370 6.
Oct. 2013 Description: CARACALLA (197-217).
Denarius. Rome. Obv: ANTONINVS PIVS AVG BRIT.
Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS IIII P
P. Serapis standing left, raising hand and holding
sceptre. RIC 208a. Condition: Very fine. Weight:
3.1g. Diameter: 19mm.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=2523618
Agora Auctions http://agoraauctions.com/ Sale 34
207 9. June 2015 Description: Caracalla. A.D.
198-217. AR denarius (19.9mm, 3.13g, 5h). Rome
mint, Struck A.D. 213. ANTONINVS PIVS AVG BRIT,
laureate head right / P M TR P XVI COS IIII P P,
Serapis, wearing polos, standing left, holding
scepter and raising right hand. RIC 208a; BMCRE
50; RSC 211. VF, irregular toning.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=2977908
Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann)
http://www.numismatik-naumann.de/ Auction 41 774
6. Mar. 2016 Description: CARACALLA (198-217).
Denarius. Rome. Obv: ANTONINVS PIVS AVG BRIT.
Laureate head right. Rev: P M TR P XVI COS IIII P
P. Serapis standing left, raising hand and holding
sceptre. RIC 208a. Condition: Good very fine.
Weight: 3.27g. Diameter: 19mm.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=3038418
London Ancient Coins Ltd http://www.lacoins.co.uk/
Auction 51 245 25. Apr. 2016 Description:
Caracalla (198-217). AR Denarius (18mm, 3.35g,
6h). Rome, 213. Laureate head r. R/ Serapis
standing l., raising hand and holding sceptre. RIC
IV 208a; RSC 211. Good VF.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=572791
Classical Numismatic Group, Inc.
http://www.cngcoins.com/ Electronic Auction 202
367 14. Jan. 2009 Description:
Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (19mm, 3.41 g,
6h). Rome mint. Struck AD 213. Laureate head right
/ Serapis standing left, raising hand and holding
scepter. RIC IV 208a; RSC 211. EF, lightly toned.
From a Gentleman’s Collection.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=417341
Numismatica Ars Classica NAC AG
http://www.arsclassicacoins.com/ Auction 42 370
20. Nov. 2007 Description: The Barry Feirstein
Collection Part III The Roman Empire Caracalla
Augustus, 198 – 217 No.: 370 Estimate: CHF 75
d=19mm Denarius 213, AR 3.62g. ANTONINVS PIVS –
AVG BRIT Laureate head r. Rev. P M TR P XVI COS
IIII P P Serapis, wearing polos on head, standing
l., raising r. hand and holding transverse
sceptre. RIC 208a. BMC 50. C 211. Lightly toned
and about extremely fine. Privately purchased from
Harlan J. Berk.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=600063
Classical Numismatic Group, Inc.
http://www.cngcoins.com/ Electronic Auction 207
382 25. Mar. 2009 Description:
207, Lot: 382. Estimate $100. Sold for $247.
Caracalla. AD 198-217. AR Denarius (20mm, 3,19g,
7h). Rome mint. Struck AD 213. Laureate head right
/ Serapis standing facing, head left, raising hand
and holding scepter. RIC IV 208a; RSC 211. EF.
Bold portrait.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=284913
Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung
http://www.gmcoinart.de/ Auction 147 2217 7. Mar.
2006 Description: RÖMISCHE KAISERZEIT Objekt-Nr.:
2217 Caracalla, 197 - 217 n. Chr. Denar (2,82 g.),
213 n. Chr. Mzst. Rom. Vs.: ANTONINVS PIVS BRIT,
Kopf mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: P M TR P XVI COS
IIII P P, Serapis mit Polos, Zepter u. erhobener
Rechten. RIC 208a; C. 211; Hill, Severus 1359.
Herrliche Tönung, fast vz. Estimation: 100,00€.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=502441
Auktionshaus H. D. Rauch GmbH
http://www.hdrauch.com/ Summer Auction 2008 738
15. Sept. 2008 Description: RÖMISCHE KAISERZEIT
Caracalla 211-217 Denar (3,39g), Roma 213 n.Chr.
Av.: ANTONINVS PIVS - AVG BRIT, Kopf mit
Lorbeerkranz n.r. Rv.: PM TRP X-VI - COS IIII PP,
Serapis im Grußgestus mit Szepter v.v., Kopf n.l.
-- Winzige dünne Kratzer, winziger
Schrötlingsfehler im Av. RIC 208a, C 211.
vzgl./s.sch.-vzgl. Estimate: 75€.
Concludo osservando che, per quanto lo stile e le
caratteristiche fisiche (peso, diametro, asse di
conio) della moneta comunicate dal lettore rientrino
nella norma, desta perplessità l'aspetto generale: la
superficie bucherellata farebbe pensare ad un calco,
non saprei dire come collocabile temporalmente.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
------------
(1) Denario
(argento, titolo sotto al 50% - v. link).
Il peso del denario di Caracalla, è indicato da
BMC in 3,10g (media su 112 esemplari). Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei denari
della tipologia di figura tratte dai
link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso (g.)
|
Diametro
(mm) |
Asse di
conio (h) |
Link1 |
3,20 |
18 |
1 |
Link2 |
3,12 |
- |
- |
Link3 |
2,45 |
19 |
- |
Link4 |
3,1 |
19 |
- |
Link5 |
3,13 |
19,9 |
5 |
Link6 |
3,27 |
19 |
- |
Link7 |
3,20 |
- |
- |
Link8 |
3,41 |
19 |
6 |
Link9 |
3,62 |
19 |
- |
Link10 |
3,19 |
20 |
7 |
Link11 |
2,82 |
- |
- |
Link12 |
3,39 |
- |
- |
Dalla tabella si evince che le caratteristiche
fisiche del denario di figura comunicate dal lettore
(2,90g, 18mm, 12h) rientrano nei margini di
variabilità dei conî d'epoca di pari tipologia.
(2) ANTONINVS PIVS AVGustus
BRITannicus (Caracalla, 212-217). Traggo dal Kovaliov
alcune note su questo imperatore. "Fin dal 196,
Settimio Severo aveva proclamato Cesare, sotto il
nome di Marco Aurelio Antonino, il figlio di 8 anni
Bassiano passato alla storia come Caracalla per via
di un mantello con cappuccio all'uso gallico che
soleva indossare e che era diventato di moda a Roma.
Due anni dopo lo aveva fatto suo conregnante con il
titolo di Augusto. Alla fine del regno si era
comportato allo stesso modo con il secondo figlio,
Geta. Nel 211 Settimio morì in Britannia durante la
guerra con le tribù indigene, sicché Roma finì
governata da due imperatori legali che si odiavano a
morte, ognuno di loro sostenuto da una parte dei
cortigiani e della popolazione. Nel 212 Caracalla,
durante una lite, uccise il fratello fra le braccia
della madre Giulia Domna. Caracalla aveva ereditato
dal padre il carattere duro, ma in lui questa
severità si trasformò in estrema crudeltà. Dopo la
morte di Geta, Caracalla si vendicò dei suoi
partigiani attivi o simpatizzanti, e anche
Papiniano, famoso giureconsulto e consigliere
paterno, venne condannato perché si era rifiutato di
giustificare il fratricidio in ambito senatorio.
Caracalla si occupò poco degli affari dello Stato
avendone lasciato la direzione a Giulia Domna. Le
linee fondamentali di politica interna, tracciate da
Settimio, continuarono ad essere sviluppate; i
soldati furono colmati di ricompense e di ogni sorta
di generosità; il soldo fu di nuovo aumentato con
grave danno per le finanze. Può darsi che a ciò sia
dovuto il famoso editto del 212 che concedeva il
diritto di cittadinanza a qualsiasi libero abitante
dell'Impero, purché fosse iscritto in una qualunque
comunità (constitutio Antoniniana). Si suppone che
in tal modo il governo romano sperasse di unificare
il sistema delle tasse ed aumentare le entrate.
Comunque, quali che fossero le cause dirette che
determinarono l'editto del 212, sta il fatto che,
storicamente, esso rappresenta il punto di arrivo
della politica tradizionale dell'Impero romano, da
Cesare a Claudio, Vespasiano, Adriano e Settimio
Severo, diretta ad ampliare la base sociale dello
Stato romano. La politica estera di Caracalla in
parte si prefisse di consolidare i confini e in
questo senso non venne meno alle antiche tradizioni,
in parte cercò di dare di che vivere ai soldati. Due
volte Caracalla combattè sul Danubio, ma senza
notevoli risultati; in seguito mosse contro i Parti,
sognando le imprese di Alessandro il Macedone.
Durante la permanenza in Oriente approfittò
dell'occasione per vendicarsi degli Alessandrini che
già erano stati partigiani di Geta. Nel 215
Alessandria venne abbandonata al saccheggio dei
soldati. Nell'aprile del 217 un complotto del
prefetto pretorio Marco Opellio Macrino, mauritano
di origine, portò all'uccisione di Caracalla e
all'ascesa dello stesso Macrino. L'esercito e il
Senato lo riconobbero e Giulia Domna si uccise.
(3) P M TR P XVI COS IIII P P
(Pontifex Maximus TRibunicia Potestate COnSul IIII
Pater Patriae). L'indicazione della potestà
tribunizia (TRP XVI) consente di datare la moneta
esattamente al 213, l'anno successivo a quello in
cui Caracalla divenne imperatore unico.
(4) Serapide, il grande dio
dell'Egitto (v. BMC V, pag. cxcix), che univa in sé
le caratteristiche di Giove, del Sole e di Plutone
(o Ade), fa ora il suo primo ingresso indipendente
nella monetazione romana. Almeno dal tempo della
visita in Egitto, Settimio aveva tributato al dio
grandi onori e talvolta aveva ripreso dal ritratto
del dio, e introdotto nel proprio, il particolare di
tre riccioli ricadenti sulla fronte. Caracalla, una
volta in carica, portò all'estremo la devozione
paterna. Tutto ciò era parte dell'avanzata dei culti
orientali intesa a consolidare lo status imperiale,
iniziata almeno dai tempi di Commodo e
dell'eccessivo interesse per la religione
(superstizione invece che religione) che segnò gli
ultimi anni di Caracalla. Il cupo mondo sotterraneo
presente nel culto di Serapide deve aver esercitato
un fascino speciale sul sinistro giovane imperatore. |