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Diocleziano e la Vittoria di Augusto | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
29.11.2016
.. da
SPQR coins.Buongiorno amici mi aiutate a capirne qualcosa di più su questa moneta? Grazie mille. |
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Roma, 29.11.2016
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Antoniniano1, zecca di Ticinum, 285 d. C. , RIC V/II 242 (pag. 244), Cohen VI 470 (pag. 467), indice di rarità "C" Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- (1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani preriforma della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
(2) IMPerator Caesar Caius VALerivs DIOCLETIANVS Pius Felix AVGvstvs. Diocleziano fu acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia dopo l'assassinio, su istigazione del prefetto del pretorio Apro, dell'imperatore Caro e, dopo un mese, da quello del figlio Numeriano. Nell'occasione Diocleziano aveva prima smascherato il mandante dei due delitti, poi lo aveva ucciso con le proprie mani. Inevitabile lo scontro con Carino, figlio di Caro, imperatore legittimo per successione e nomina paterna. Diocleziano ottenne il potere sulle province centrali e occidentali dopo la battaglia sul fiume Margus nei pressi di Viminacium nella Moesia (primavera del 285) nella quale Carino, pur vittorioso, trovò la morte per mano di un tribuno la cui moglie egli aveva sedotto (v. ric V/II, pag. 204). Memore delle esperienze politiche trascorse, Diocleziano si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dai confini orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nella Turchia asiatica). Ogni diarca possedeva un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. (3) VICTORIA AVGusti. La vittoria di Augusto ricordata da questa moneta è quella ottenuta su Carino. (4) Segno di zecca PXXIT. La zecca di Ticinum (l'odierna Pavia) operava al tempo su 6 officine, contrassegnate dalle lettere latine P, S, T, Q, V, VI. Il segno di zecca PXXIT è composto dalla lettera P (P, breve per Prima), contrassegno della prima officina monetale, dalle lettere XXI, introdotte nel 274 d. C. da Aureliano a indicare la percentuale di fino nelle lega del tondello (1:20), dalla lettera T (T, breve per Ticinum). |
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