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Teodosio e il valore
dell'esercito |
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6.2.2017
Buonasera
Dottor De Florio,Le chiedo gentilmente informazioni su questa moneta indicando di seguito i dati in mio possesso: Dritto testa diademata verso dx, Legenda Theodosius rf avg, Rovescio personaggio che domina a terra prigioniero con nelle mani sfera; Simbolo, forse monogramma di Cristo, ma mi pare di vedere la P ma non la x; al suo posto una retta orizzontale, e questo mi incuriosisce. CONSA Peso 5.3g Diametro 23mm Colore verdastro Asse conio 6 Lega forse di rame Amagnetico Complimenti per le Sue consulenze, ringrazio anticipatamente per la Sua disponibilità. Buona serata |
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Roma, 8.2.2017
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ21, zecca di Costantinopoli, 25.8.383÷28.8.388 d. C.2, RIC IX 83(b)2 (pag. 233)3, Cohen VIII 54 (pag. 161), indice di rarità "C". Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Giulio De Florio. --------------------------------------------- (1)Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web:
(2) La moneta di figura fu battuta, secondo il Ric, nel periodo compreso tra la morte dell'imperatore Graziano (25.8.383) e quella dell'usurpatore Massimo (28.8.388). (3) La zecca di Costantinopoli, batté la tipologia monetale di figura in associazione con le seguenti leggende del dritto:
(4) Dominvs Noster THEODOSIVS Pivs Felix AVGvstvs. Il 17 novembre del 375 moriva improvvisamente, durante una campagna militare contro i Quadi, Valentiniano, Augusto senior e imperatore romano d'occidente. Era allora Augusto junior e imperatore d'oriente il fratellastro Valente, impegnato in operazioni militari contro i Goti. La successione in Occidente era garantita da Graziano, figlio di primo letto di Valentiniano, sedicenne alla morte del padre, che lo aveva destinato alla successione già dall'agosto del 367 avendogli conferito il titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano le truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro membro della casa di Valentiniano, il figlio di secondo letto del defunto, che portava lo stesso nome del padre e che gli storici moderni distinguono dal primo chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la tenerissima età (aveva appena quattro anni alla morte del padre) rimarrà un personaggio minore nelle vicende politiche del periodo. La morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del 378, sotto le mura di Adrianopoli, determinò una svolta politica eccezionale: Graziano non poté accorrere con un esercito in Oriente, impegnato com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano invaso la Germania Superiore, e quindi non gli rimase che affidare le sorti dell'Oriente al suo più valente generale, Teodosio, che all'uopo elevò alla porpora il 19 gennaio del 379 designandolo Augusto d'Oriente. Teodosio partì immediatamente per Costantinopoli, riuscì con molta difficoltà a reclutare un nuovo esercito, contrastò la minaccia dei Goti e poi, con abile politica, ne integrò una parte nel suo esercito. Nel 382 le relazioni tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio reclamava una sempre maggiore autonomia da Graziano. Ciò si evidenzia sopra tutto attraverso alcuni particolari della monetazione in bronzo del periodo, monetazione che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni commerciali giornaliere, maggiormente si prestava come veicolo di propaganda e cassa di risonanza dei rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale dello stato dei rapporti all'interno dell'impero fu dato dalla nomina, da parte di Teodosio, del proprio successore, non concordata preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383 infatti Teodosio elevò alla porpora il proprio figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno una rivolta militare in Bretagna portò all'autoelevazione di un usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la Manica, mosse contro Graziano. Graziano, abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del 383 venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai riconosciuto da Teodosio il quale occupò temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di Graziano, sulla scena politica del momento rimasero, oltre all'usurpatore non riconosciuto da Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, entrambi in posizione subalterna rispetto a Teodosio (anche se in virtù della discendenza diretta da Valentiniano I, Valentiniano II avrebbe dovuto essere considerato come l'Augusto senior). Nel maggio del 387 l'usurpatore Massimo invase l'Italia costringendo Valentiniano II a rifugiarsi a Thessalonica mettendosi sotto la protezione di Teodosio. Nell'anno successivo Teodosio legittimò la propria posizione dinastica sposando Galla, sorella di Valentiniano. Quindi mosse contro Massimo, il quale si arrese ad Aquileia per poi finire giustiziato il 28 agosto del 388; la data costituisce anche il limite superiore dell'emissione monetale in esame. (5) VIRTVS EXERCITI (il valore dell'esercito). L'omaggio al valore dell'esercito mette d'accordo tutti, Augusti legittimi e usurpatore. (6) Il segno di zecca si compone di tre elementi: il nominativo di zecca (CONS=Costantinopolis, l'odierna Istanbul in Turchia), un numerale greco di valore compreso tra A e Δ che denota l'officina monetale (nel nostro caso A=prima officina), il cristogramma in nesso , utilizzato per distinguere tra i due tipi simili che caratterizzano l'emissione monetale, il tipo RIC IX 83(b)1 (che nel campo reca la croce), e il tipo di figura che reca il cristogramma. |
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