Roma, 19.4.2017
Egregio,
riporto di seguito gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Follis1,
zecca ignota2,
primavera 348 ÷ estate 361 d. C.
Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
non più leggibili):
D. D N CONSTAN-TIVS P F AVG3.
Costanzo II, testa diademata di perle, busto
paludato e corazzato a destra.
R. FEL TEMP-REPARATIO4.
Soldato elmato volto a sinistra, con il braccio
sinistro tiene sollevato uno scudo, con una lancia
nella mano destra trafigge un cavaliere finito a
terra sul suo cavallo, con il ginocchio sinistro lo
tiene fermo; scudo a terra a destra.
A titolo esemplificativo riporto una moneta della
tipologia di figura reperita nel web:
- http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=21763
Attribution: RIC VIII 309 Rome Secondary
Attribution: Failmezger 463 CS c Date: 357 AD
Obverse: DN CONSTAN-TIVS PF AVG, Rosette-diademed
draped cuirassed bust right Reverse: FEL TEMP
RE-PARATIO, Soldier spearing fallen horseman left,
R(wreath)P in ex. Size: 18.21 mm Weight: 2.2 grams
Rarity: 5 Description: Ex George DAmbrosio,
1991.
Concludo osservando che la mancata lettura della
leggenda d'esergo non consente di attribuire un
categorico Ric alla moneta in esame e la mancanza di
elementi sulle caratteristiche fisiche di
cui in calce alla nota1 non consente di
esprimere un giudizio meditato sull'autenticità, sia
pure nei limiti di una valutazione a distanza. Il tipo
in esame è piuttosto comune, pertanto la moneta, se
autentica, nel presente stato di conservazione, non
dovrebbe valere più di un euro.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Follis
(bronzo). La moneta in esame fu battuta in varie
misure: come AE1 (oltre 25mm), come AE2 (21-25mm),
come AE3 (17-21mm) e come AE4 (meno di 17mm). I
primi FTR sono AE2 mentre gli ultimi erano
compresi tra AE3 e AE4 (v. link).
In assenza di elementi sulle caratteristiche
fisiche (peso, diametro, asse
di conio, reazione alla calamita) non è possibile
darle una collocazione precisa.
(2) Nell'impossibilità di
decrittare la leggenda d'esergo non sarà possibile
risalire alla zecca che ha prodotto la moneta e
catalogare di conseguenza la moneta secondo il
Ric.
(3) Traggo le note che seguono
da un articolo di Dougsmith (v. link):
"Al momento in cui questi follis [quelli della
tipologia di figura; n.d.r.] venivano battuti,
erano ancora in vita solo i due figli di
Costantino I [Costanzo II e Costante; n.d.r.] che
si erano spartiti l'Impero in una difficile
tregua. Le zecche tendevano ad emettere in
quantità maggiore monete nel nome del fratello che
controllava la zecca ma almeno alcune monete
furono coniate per entrambi in ciascuna zecca. Il
“Cavaliere trafitto” era il tipo preferito di
Costanzo II. “Cavalieri trafitti“ furono battuti
anche nel nome di Costante nelle zecche
controllate da Costanzo II, ma nelle zecche di
Costante il tipo preferito era quello
dell'imperatore su una galea pilotata dalla
Vittoria (v. link).
Le guerre civili che coinvolsero l'usurpatore
Magnenzio e i fratelli portarono alla morte di
Costante nel 350 d.C. e fecero del “Cavaliere
trafitto” il tipo preferito nel decennio
successivo. Magnenzio emise una piccola quantità
di “Cavalieri trafitti” all'inizio del suo regno,
ma ben presto passò a propri rovesci distintivi.
“Cavalieri trafitti” furono emessi anche da
Costanzo Gallo e da Giuliano da Cesari quando
furono nominati da Costanzo II ma quando Giuliano
successe a Costanzo II il tipo fu ritirato. Non ci
sono “Cavalieri trafitti” di Giuliano Augusto.
La premessa è necessaria per chiarire come sono
pervenuto alla lettura della leggenda del dritto
indicata in premessa. Nessuna moneta del
“Cavaliere trafitto” fu emessa nel nome di
Costantino II, morto in battaglia nella primavera
del 340 per le armi del fratello Costante.
E'dunque impossibile che la coda della leggenda
del dritto della moneta in esame possa
interpretarsi "-TINVS PF AVG" che ne farebbe una
moneta di Costantino II invece che di Costanzo II.
(4) FEL TEMP REPARATIO (in
breve, FTR). Mentre trasparente è il significato
della leggenda allusiva al "ritorno dei tempi
felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora
a proteggere i suoi confini), non del tutto certa
è l'interpretazione della leggenda FTR, potendo
essere FELix TEMPorvm REPARATIO oppure FELicium
TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris
REPARATIO.
Come riferisce il sopra citato Dough Smith, la
riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo
II portò in circolazione tre nominali in bronzo
argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati
dalla leggenda del rovescio FTR:
Nominali - dimensioni
|
Tipi |
maggiore (biglione - argento
al 3%) - grande AE2 |
"Cavaliere trafitto" (tema
del rovescio preferito da Costanzo II) |
"Galea pilotata dalla
Vittoria" (tema del rovescio preferito
da Costante perché verosimilmente
commemorava lo sbarco di Costante in
Britannia nel 342) |
intermedio - piccolo AE2 -
busti a sinistra
|
"Barbaro portato fuori dalla
capanna" (tema del rovescio preferito
da Costante forse per esaltare il tema
della ricolonizzazione dei territori
conquistati) |
"Sovrano con due
prigionieri" (tema del rovescio
preferito da Costanzo II) |
minore - AE3 |
"La Fenice" |
Con la morte di Costante, il "Cavaliere trafitto"
rimase l'unico FTR in circolazione. Durante i suoi
13 anni di vita, il "Cavaliere trafitto" subì molte
modifiche nel peso e dimensioni, come accennato
in nota 1. Con il tempo
anche il peso di questo follis progressivamente
scemò, così come il contenuto, in partenza già
basso, d'argento.
Il "Cavaliere trafitto" fu coniato grosso modo in
quattro varianti. Tutte avevano in comune la
presenza di un cavaliere trafitto da una lancia. La
prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra
dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a
terra davanti al cavallo. La terza lo vede ancora in
arcioni ma con il braccio e la testa protesi
all’indietro verso l'aggressore. L'ultima lo vede
schiantarsi a terra abbracciato al collo del
cavallo.
Come giustamente osserva Dough Smith, il "Cavaliere
trafitto" è una tipica moneta da collezione perché
soddisfa tre criteri:
- Economia, in quanto nessuna moneta del
"Cavaliere trafitto" è terribilmente costosa; si
va dagli esemplari in peggiore stato di
conservazione a meno di un dollaro per arrivare
a quelli veramente perfetti del costo di
100$.
- Varietà, in quanto all'interno di ciascuna
delle quattro tipologie sopra illustrate, si
possono osservare numerose varianti atte a
soddisfare le pignolerie dei collezionisti
specializzati.
- Espandibilità, perché partendo dal "Cavaliere
trafitto" ci si può allargare a tutti i temi
della FTR e poi a tutte le monete d'epoca
costantiniana.
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