Roma, 26.4.2017
Egregio,
riporto di seguito gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Antoniniano1, Zecca di Antiochia,
251-253 d. C., RIC IV/III
84 (pag. 168), Cohen
V 70 (pag. 243), indice di rarità
"S"
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP C C VIB TREB GALLVS
P F AVG2. Treboniano
Gallo, busto radiato, paludato e corazzato a destra,
visto da dietro.
R. MARTEM PROPVGNATOREM3.
Marte, gradiente a destra in abito militare, con il
braccio sinistro imbraccia uno scudo e con la mano
destra regge di traverso un'asta4.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/trebonianus_gallus/RIC_0084.jpg
RIC 84 Trebonianus Gallus, Antioch, AR
Antoninianus. 20mm; 3.34 gr. IMP C C VIB TREB
GALLVS PF AVG, Radiate, draped, cuirassed bust
right / MARTEM PROPVGNATOREM, Mars advancing
right, holding spear and shield. RIC IV-3, 84; RSC
70; Sear 9637.
- coinarchives
Roma Numismatics Ltd > E-Sale 34. Auction date:
18 February 2017 Lot number: 271 Price realized:
70GBP (Approx. 88 USD / 82 EUR) Lot
description: Trebonianus Gallus AR Antoninianus.
Antioch, AD 251-253. IMP C C VIB TREB GALLVS P F
AVG, radiate, draped and cuirassed bust right /
MARTEM PROPVGNATOREM, Mars advancing right,
holding spear and shield. RIC 84; C. 70. 3.68g,
20mm, 2h. Good Very Fine, attractive old cabinet
tone. Estimate: 50GBP.
- vcoins
Trebonianus Gallus AR Antoninianus. Antioch Mint
251-253 AD. Obverse: IMP C C VIB TREB GALLVS AVG,
radiate, draped and cuirassed bust right. Reverse:
MARTEM PPOPVGNATOREM, Mars advancing left, shield
in left, spear in right. RIC IV: 84 Scarce. Size:
21mm, 3.86g. Numismatic Notes: Choice EF detail
and pleasantly toned! 184.37€ Quotazione:
04/24/17.
- http://www.numismatas.com/phpBB3/viewtopic.php?f=2&t=19995
Descrição: Imperador: Trebonianus Gallus (251-253
d.C.) Cunhagem: Antioquia Peso: 3,70g Diâmetro:
20mm. Anverso: IMP C C VIB TREB GALLVS PF AVG/
Buto radiado, drapejado e couraçado para direita.
Reverso: MARTEM PROPVGNATOREM (marte defensor)/
Marte avançando para direita, segurando lança e
escudo. Referência: RIC IV, parte C, número 84.
- https://www.deamoneta.com/auctions/view/503/2117
Monete 2117 Impero Romano. Treboniano Gallo.
251-253 d.C. Antoniniano. D/ IMP CC VIB TREB
GALLVS PF AVG. R/ MARTE PROPVGNATOREM la divinità
con scudo e lancia avanza verso destra. RIC 84
Antiochia. Peso 3,75 gr. Diametro 20,50 mm. BB.
NC.
- http://www.coincommunity.com/Forum/topic.asp?TOPIC_ID=138852
Trebonianus Gallus, Antioch, AR Antoninianus. OBV:
IMP C C VIB TREB GALLVS PF AVG, Radiate, draped,
cuirassed bust right. REV: MARTEM PROPVGNATOREM,
Mars advancing right, holding spear and shield.
REF: RIC IV-3, 84. SIZE: 21mm, 2.8g. GRADE: F.
- http://www.cgbfr.it/trebonien-galle-antoninien,brm_415729,a.html
Prezzo: 80.00€ Tipo: Antoninien Data 253 Nome
della officina / città: Antioche, Metallo:
billone. Titolo in millesimi: 350‰ Diametro: 20mm
Asse di coniazione: 6h. Peso: 3,21g. Grado di
rarità: R1. Commenti sullo stato di conservazione:
Exemplaire sur un petit flan bien centré des deux
côtés. Beau portrait de Trébonien Galle. Revers
inhabituel. Patine foncé N° nelle opere di
riferimento C.70 var. (3f.) - RIC.84 pl.13-15 -
Eauze1038 - RSC.70 - MRK.83 /13 - RCV.9637.
Titolatura diritto: IMP C C VIB TREB GALLVS P F
AVG. Descrittivo diritto: Buste radié, drapé et
cuirassé de Trébonien Galle à droite, vu de trois
quarts en arrière (A2). Traduzione diritto:
“Imperator Cæsar Caius Vibius Trebonianus Gallus
Pius Felix Augustus”, (L'empereur césar Caius
Vibius Trébonien Galle pieux et heureux auguste).
Titolatura rovescio: MARTEM PROPVGNATOREM.
Descrittivo rovescio: Mars casqué, vêtu
militairement, marchant à droite, tenant une haste
transversale de la main droite et un bouclier de
la main gauche. Traduzione rovescio: “Martem
Propugnatorem”, (Pour Mars protecteur). Titolatura
rovescio: MARTEM PROPVGNATOREM. Descrittivo
rovescio: Mars casqué, vêtu militairement,
marchant à droite, tenant une haste transversale
de la main droite et un bouclier de la main
gauche. Traduzione rovescio: “Martem
Propugnatorem”, (Pour Mars protecteur). Poids
léger. Rubans de type 3 aux extrémités bouletées.
Ptéryges fines sous le paludamentum. Portrait
particulier pour l’atelier d’Antioche. Pour ce
type, il y avait six antoniniens dans le trésor
d’Éauze. TRÉBONIEN GALLE (06/251-06/253) Caius
Vibius Trebonianus Gallus. Trébonien Galle,
originaire de Pérouse, était gouverneur de Mésie
sous le règne de Trajan Dèce. Lors de la bataille
d'Abritus, il ne va pas au secours de Dèce en
difficulté: l'empereur est tué par les Goths.
Trébonien est proclamé Auguste, signe la paix avec
Kniva et s'empresse de retourner à Rome où il
s'associe Hostilien, le dernier fils survivant de
Trajan Dèce, comme auguste et son propre fils
Volusien comme césar. Quand Hostilien meurt de la
peste ou est assassiné, Volusien devient auguste.
Trébonien Galle paie tribut aux Goths alors que
les Sassanides de Sapor Ier menacent la Syrie et
que la peste continue de ravager l'Empire. Il
reprend les persécutions contre les Chrétiens,
mais n'a pas de politique. L'invasion ayant repris
sur le limes danubien avec l'arrivée de nouvelles
hordes barbares, Émilien est proclamé auguste par
ses troupes et marche sur l'Italie. Trébonien
Galle fait appel à Valérien pour le secourir et la
rencontre décisive a lieu à Terni en 253.
Trébonien Galle et Volusien sont battus et
trouvent la mort dans la bataille dont Émilien
sort vainqueur pour peu de temps, avant d'être
assassiné par ses troupes qui ont rallié Valérien
Ier.
- http://guberman.blogspot.it/2007_04_21_archive.html
Bi. Antoninianus, 3.84g, Antioch mint, late CE 251
RCV 9637, RSC 70 O: IMP C C VIB TREB GALLVS PF
AVG, rad cuir draped bust r. R: MARTEM
PROPVGNATOREM, Mars helmeted with shield adv. R.
Ex: Silenos.
Concludo osservando che desta perplessità l'aspetto
generale della moneta, in particolare il rovescio è
distante da quello dei campioni autentici reperiti nel
web, molti particolari che ci si aspetterebbe di
trovare nella rappresentazione di Marte sono
cancellati, sul lato sinistro la leggenda appare
deformata, macchie di colore bianco ad ore 7 e ore 9
trovano incerta spiegazione. Le caratteristiche
fisiche sono ignote. Per un esame esaustivo,
occorrerebbe disporre di una foto più dettagliata. In
queste condizioni attribuire un valore alla moneta
appare assai arduo. Se fossi un collezionista non la
comprerei.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1) Riporto di
seguito le caratteristiche fisiche degli
antoniniani della tipologia di figura, tratte dai
link sopra riportati:
Riferimento: |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio (ore) |
Link1 |
3,34 |
20 |
- |
Link2 |
3,68 |
20 |
2 |
Link3 |
3,86 |
21 |
- |
Link4 |
3,70 |
20 |
- |
Link5 |
3,75 |
20,50 |
- |
Link6 |
2,8 |
21 |
- |
Link7 |
3,21 |
20 |
6 |
Link8 |
3,84 |
- |
- |
In assenza delle caratteristiche fisiche della
moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame
comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) IMPerator Caesar Caius
VIBius TREBonianus GALLVS Pius Felix AVGustus.
Traggo dal manuale di "Storia di Roma" del Kovaliov
le informazioni storiche che seguono: "Nel 251 d.C.,
i Goti, sotto la guida del loro capo Cniva, avevano
di nuovo passato il Danubio inferiore e invaso la
Mesia. Il primo ad opporre loro resistenza, sotto le
mura della città di Novi sulle sponde danubiane, fu
il legato della provincia, Caio Treboniano Gallo.
L'enorme massa dei Goti, forte di circa 70,000
uomini, era avanzata come una valanga e si era
fermata sotto le mura di Nicopoli, fra il Danubio e
i monti balcanici. Attraverso i passaggi montani i
barbari erano riusciti a penetrare nella fertile
Tracia. Il governatore della provincia, Lucio
Prisco, aveva riunito grandi forze nella fortezza di
Filippopoli. Era necessario resistere fino
all'arrivo dell'imperatore Decio che a marce forzate
proveniva dall'Occidente. Intanto in tutte le
località circostanti si elevavano sinistre le fiamme
degli incendi... Infine Decio arrivò. I Goti
attaccarono di sorpresa l'esercito romano stanco e
lo dispersero. Prisco, con il pretesto di una
presunta morte di Decio, condusse trattative segrete
coi Goti promettendo loro di consegnare la città se
essi lo riconoscevano imperatore. L'accordo fu
concluso, Filippopoli fu spietatamente saccheggiata
(si dice che in quel frangente perissero 100.000
abitanti), ma Prisco non riuscì a diventare
imperatore. Decio era vivo e stava raccogliendo sul
Danubio un nuovo esercito. Egli intendeva attaccare
i Goti quando questi, carichi di bottino, si fossero
rimessi sulla via del ritorno. La battaglia decisiva
ebbe luogo a nord di Nicopoli (Abrittus, giugno del
251). In uno dei primi scontri cadde Erennio
Etrusco, il figlio di Decio. I Goti si schierarono
su tre linee, disponendo la terza dietro uno stagno.
Le truppe romane riuscirono a rompere le prime due
linee, ma nel tentativo di forzare la terza Decio
morì e non si riuscì neppure a trovarne il cadavere
(251). Nell'esercito si sparse la voce che colpevole
della morte di Decio fosse Treboniano Gallo, il
quale si sarebbe preventivamente accordato coi Goti
e avrebbe attirato l'imperatore verso lo stagno
indicandogli una via falsa. Quale sia la verità noi
non sappiamo; comunque, in quel frangente, fra i
comandanti romani Gallo era il più meritevole e il
più vicino all'imperatore. Nessuna meraviglia quindi
se l'esercito lo nominò subito imperatore. Gallo
elesse conregnanti il proprio figlio Volusiano e il
figlio di Decio, Ostiliano (quest'ultimo d'altra
parte morì presto, colpito dalla pestilenza). Con i
Goti concluse una pace non troppo onorevole,
permettendo loro di andarsene con il bottino e
impegnandosi a pagare ogni anno una specie di
stipendio. Due anni dopo i Goti passarono di nuovo
il Danubio. Il governatore della Mesia inferiore,
Marco Emilio Emiliano, inferse loro una dura
sconfitta e per questa ragione fu acclamato
imperatore dai suoi soldati! Gallo non seppe
organizzare la difesa dell'Italia. Le truppe di
Emiliano giunsero quasi fino a Roma senza incontrare
resistenza. Solo vicino alla capitale erano ad
attenderle Gallo e Volusiano, che furono sconfitti e
morirono entrambi (253)".
(3) MARTEM PROPVGNATOREM (Marte
Difensore). L'insolito accusativo, al posto del
consueto dativo delle dediche, presuppone la
presenza di un verbo transitivo sottinteso che
esprime l'azione svolta dal soggetto; è difficile
stabilire quale possa essere il verbo sottinteso ma,
mettendo insieme il soggetto indicato nel dritto e
l'oggetto presente nel rovescio si potrebbe pensare
a qualcosa come "Treboniano Gallo (onora, acclama,
ecc.) Marte difensore (del popolo romano)". La
leggenda ed il tipo del rovescio sono ripresi dalla
monetazione di Gordiano III, l'imperatore morto
pochi anni prima nel 244.
(4) Il tipo del rovescio (Marte
che avanza a destra con scudo e lancia è ampiamente
presente nella monetazione di Severo Alessandro (v.
link).
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