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20.5.2017
..da
messengerPotresti darmi qualche informazione in merito a questa moneta di Kroton? 2,06g, 13,8mm. Grazie mille e scusami x il disturbo. Una buona giornata. |
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Roma, 25.5.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Triobolo1, Crotone2, 215÷208 a. C.3, SNG Cop Italy 1810, Garrucci Brutti tav. 110 n. 4 (pag. 151). Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ------------------------------- Note:(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei trioboli presenti nei link sopra citati:
(2) Traggo da Wikipedia le brevi note che seguono sulla Crotone greca: a fondare la città, all’incirca nel 710 a.C., fu Miscello da Rhypes dell’Achea nel Peloponneso settentrionale. La città divenne presto una delle più fiorenti della Magna Grecia con una popolazione che, attorno al 500 a.C., raggiunse i cinquanta-ottantamila abitanti. Dal 558 in avanti Crotone produsse generazioni di vincitori delle Olimpiadi e dei Giochi Panellenici, il nome più famoso fu quello di Milone da Crotone. Il grande Milone vinse (v. link) nella lotta, da prima, come ragazzo nel 540, poi da adulto vinse in tutte e cinque le Olimpiadi dal 532 al 516 e fu sconfitto, alla fine, nel 512 da un altro Crotoniate.. La scuola medica di Crotone è citata da Erodoto. Pitagora fondò a Crotone la sua scuola e i Pitagorici ebbero grande influenza politica nel governo della città. Rivale di Crotone fu Sibari, collocata circa 110Km più a nord e distrutta dai Crotoniati condotti dal sopra citato Milone nel 510 a.C. Nel 480 a.C. Crotone prese parte con una nave alla battaglia di Salamina a fianco dei Greci ma, a segnare l’inizio del suo declino, fu la sconfitta subita nella guerra contro Locri e Rhegium nello stesso anno. A partire dal 379 fu occupata per dodici anni da Dioniso, il tiranno di Siracusa e successivamente dai Bruttii che la assediarono e costrinsero poi alla resa i suoi abitanti ai quali fu consentito di ritirarsi a Locri. Nel 295 a.C. Crotone cadde sotto il controllo di Agatocle, altro tiranno di Siracusa. Quando Pirro invase l’Italia (280-278, 275 a.C.) Crotone era ancora una città di considerevoli dimensioni con una cinta muraria di 19Km ma dopo la guerra pirrica fu per metà abbandonata. Nel 277 si sottomise a Roma e dopo la battaglia di Canne della seconda guerra punica fu ceduta con l’inganno ai Bruttii dal leader democratico Aristomaco passato dalla parte dei Romani. Annibale vi trasferì il suo quartier generale per tre anni e non fu riconquistata fino al 205-204. Nel 194 divenne colonia romana. Non si parlò più di lei durante la Repubblica e l’Impero, sebbene significativi frammenti del Satyricon di Petronio siano ambientati proprio a Crotone. (3) La datazione della moneta fornita da Barclay Vincent Head (v. link) è 370-330 a.C., Pasquale Attianese in Panorama Numismatico (v. link) indica la data 340-330, mentre il sito http://www.magnagraecia.nl/coins/ sposta la cronologia in avanti di un secolo al 215-208 a.C. La diversità dei pareri sulla datazione della moneta, unitamente alla scarsità delle fonti reperite nel web rendono difficoltoso l'inquadramento dell'emissione monetaria Aisaros/Pegaso nel contesto della produzione crotoniate che appare più spesso caratterizzata dal tripode nel rovascio della moneta. E' possibile che le esigenze del commercio con Corinto che per prima aveva scelto Pegaso per il rovescio delle sue monete oppure del commercio con Siracusa che conosceva questa tipologia monetale abbiano determinato la scelta di questo tipo per l'emissione in esame. (4) Esaro (in greco Aἴσαρος) - v. link. L’etimo non è, come si sarebbe portati a pensare, d’origine ellenica in quanto, stando a quanto afferma Caio Svetonio Tranquillo (vissuto nell’età d’Adriano e Traiano), la voce Aesar, nell’idioma etrusco equivaleva alla forma latina Deus (=Dio). Non è azzardato, perciò, pensare che la dizione Aisaros, certamente indigena, preesistesse alla venuta dei Dori del Peloponneso nella zona di Crotone. Nel "Commentarium in Dyonisium Periegetam" si legge che il fume Esaro, nei pressi di Crotone, fu così chiamato dal nome del cacciatore Esaro, il quale inseguendo una cerva, morendo proprio in questi luoghi, diede il nome al fiume. L'Esaro perciò è proprio quel torrente che in epoca moderna nasce dalle colline del comune di Cutro (KR) da svariati corsi d'acqua minori lunghi non più di 5 km, quasi tutti confluenti presso la località Stazione Isola Capo Rizzuto (v. link). Da qui con corso stretto e ripido il torrente raggiunge in breve lo sbocco vallivo per poi andare a sfociare nel mar Ionio presso la periferia nord della città di Crotone, dopo averne lambito la zona industriale e portuale e alcuni importanti quartieri popolari. Tornando indietro nel tempo, grazie alla documentazione numismatica, si evince che i Crotoniati avessero divinizzato il loro piccolo fiume, venerato in sembianze umane e raffigurato in alcune serie monetali in argento e bronzo, datate sul finire del V secolo la prima e nel corso del IV le altre tre, secondo Pasquale Attianese. Come in moltissime altre città della Magna Grecia, la devozione per le sorgenti ed i corsi d’acqua era molto sentita, soprattutto perché dalla presenza del prezioso liquido, dipendeva in grandissima parte la vita stessa della colonia e dei suoi occupanti. In pratica, proprio il fiume diventava una specie di nume tutelare, dispensatore di vita. (5) Pegaso. La leggenda vuole che Bellerofonte, re di Corinto, domasse Pegaso con l'aiuto di una briglia d'oro donatogli dalla dea Atena. E' a questa leggenda che si richiamano le monete di Corinto che recano l'immagine di Pegaso. Da Corinto trae spunto anche la tipologia monetale in esame. (6) KPO è l'etnico che sta per Κρότων (Crotone). |
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