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Massimo Cesare, Principe della gioventù
28.11.2017
diametro 2,9mm
Spessore 0,4mm
Peso 17g
 fig. 1
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Roma, 30.11.2017
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Sesterzio1, zecca di Roma, inizi del 236÷marzo-aprile del 238 d. C.2, RIC IV/II 13 (pag. 156), BMC VI 213 (pag. 240), Cohen IV 14 (pag. 526), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. MAXIMVS CAES GERM3. Massimo Cesare a capo scoperto, busto a destra paludato visto da dietro.
R. PRINCIPI IVVENTVTIS4. SC a sinistra e a destra del campo. Massimo, stante a sinistra, sorregge con la mano destra un bastone e con la sinistra una lancia obliqua; a destra, sul retro, due insegne militari.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=1448320 Editions V. Gadoury http://www.gadoury.com/ MONACO 2012 334 1. Dez. 2012 Beschreibung: Maximinus I for Maximus 235 -236 AD - Sestertius, 235-238 AD, AE 19,28g. MAXIMVS CAES GERM bare head and draped bust of Maximus right. /R. PRINCIPI IVVENTVTIS Maximus with standards. Sear 8411; EF.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=2738691 Editions V. Gadoury http://www.gadoury.com/ MONACO 2015 73 14. Nov. 2015 Beschreibung: Maximinus 235-238 pour Maximus Caesar Sestertius, Rome, 235-236, AE 22.13g. Avers : MAXIMVS CAES GERM Buste drapé à droite. Revers: PRINCIPI IVVENTVTIS SC. Maxime debout à gauche avec petite haste dans la main droite et lance dans la gauche. Derrière lui, deux étendards. Ref.: C 14, RIC 13. Conservation : TTB/SUP. Beau portrait de Maxime de haut relief.
  3. https://imgs.inkfrog.com/pix/coin_ed/Maximus.jpg Maximus as Caesar AE Sestertius Rome Mint 236-238 AD Obverse: MAXIMVS CAES GERM, bare-headed, draped bust right Reverse: PRINCIPI IVVENTVTIS, Maximus standing left, holding baton & spear, two standards behind him. RIC: 9 Size: 31mm, 19.72g Numismatic Notes: Nearly VF with a nice green patina! Some deposits and cleaning scratches. Scaduti: 26 set 2017 17:23:38 CEST. Prezzo: US$1.015,34 Circa 855,56€. Scaduti: 26 set 2017 17:23:38 CEST.
  4. vcoins1 MAXIMUS, as Caesar, AE sestertius. Struck 236-238 AD. MAXIMVS CAES GERM, bare-headed, draped bust right. Reverse - PRINCIPI IVVENTVTIS, Maximus standing left, holding baton & spear, two standards behind him. RIC 9 [catalog. errata], RCV 8410. 30mm, 19.8g. US$163.00 137.82€ Quotazione: 11/29/17.
  5. vcoins2 MAXIMUS, as Caesar, AE sestertius. Struck 236-238 AD. MAXIMVS CAES GERM, bare-headed, draped bust right. Reverse - PRINCIPI IVVENTVTIS, Maximus standing left, holding baton & spear, two standards behind him. RIC 9 [catalog. errata], RCV 8410. 29mm, 19.3g. US$189.00 159.80€. Quotazione: 11/29/17.
  6. coinarchives1 Bertolami Fine Arts - ACR Auctions > E-Auction 50 Auction date: 10 December 2017 Lot number: 504 Lot description: Maximus (Caesar, 235/6-238). Æ Sestertius (31mm, 20.77g, 12h). Rome, 236-7. Bareheaded and draped bust r. R/ Maximus as Princeps Iuventutis standing l. in military attire and with cloak, holding transverse spear in his l. hand and short baton in his outstretched r.; in r. field, two standards. RIC IV 13. Porous, VF - Good VF Starting Price: 30 GBP.
  7. coinarchives2 Nomos AG obolos 8 Auction date: 2 December 2017 Lot number: 666 Lot description: Maximus, Caesar, 235/6-238. Sestertius (Orichalcum, 29 mm, 20.82 g, 12 h), Rome, 236-238. MAXIMVS CAES GERM Bare headed draped bust of Maximus to right. Rev. PRINCIPI IVVENTVTIS S-C Maximus standing left holding baton and spear, two standards behind him. Cohen 4. RIC 13. Attractive portrait of the young caesar. About very fine. Starting Price: 80CHF.
  8. ritter Maximus, Caesar 235-238. Brass-Sestertius Weight 21.56g 29mm 236-238 Rome. $581.14. Draped and cuirassed bust right MAXIMVS CAES GERM / PRINCIPI IVVENTVTIS S C Maximus standing left, holding rod and spear; two standards behind. RIC 13; very fine to extremely fine, black-green patina.
  9. https://www.deamoneta.com/auctions/view/392/266 Monete 266. Maximus Caesar (235-238). AE Sestertius, 235-236 AD. Obv. MAXIMVS CAES GERM. Bare headed and draped bust right. Rev. PRINCIPI IVVENTVTIS SC. Maximus standing left, holding baton and sceptre; behind him, two standards. RIC 9. C. 12. AE. g. 20.62 mm. 30.50 Good VF. A superb portrait, in high style. Olive-green patina. Base d'asta: €400 ++Offerte asta: -. Invenduto.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta di figura appaiono non difformi da quelle dei conî d'epoca di pari tipologia. Il campione in esame si presenta spatinato. Il suo valore venale nel presente stato di conservazione è stimabile attorno agli 80€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:

(1) Il sesterzio di Massimo/Massimino pesava mediamente 21g (media calcolata da BMC su 82 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei sesterzi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (h) Diametro (mm)
Link1 19,28 - -
Link2 22,13 - -
Link3 19,72 - 31
Link4 19,8 - 30
Link5 19,3 - 29
Link6 20,77 12 31
Link7 20,82 12
29
Link8 21,56 - 29
Link9 20,62 - 30,50
Si deduce dalla tabella che le caratteristiche fisiche della moneta del lettore (17g, 29mm, 2-3h) sono comparabili con quelle dei conî d'epoca di pari tipologia.
(2) La data di emissione della moneta è associabile all'arco temporale compreso tra il riconoscimento da parte del senato del titolo GERM (inizio 236) e la morte di Massimino (aprile 238).
(3) MAXIMVS CAESar GERManicus. Gaio Giulio Vero Massimo, figlio di Massimino Trace e di Cecilia Paolina, secondo la Historia Augusta (v. link), era un giovane di una tale bellezza che ovunque le donne si innamoravano di lui, ed alcune aspiravano ad avere un figlio da lui. Pareva poter raggiungere un tale sviluppo fisico da eguagliare il padre, ma morì a vent'anni, nel pieno della gioventù, o come sostengono altri a diciassette anni. Ebbe un'adeguata istruzione sia nelle lettere latine che in quelle greche, oltreché in oratoria, grammatica e retorica. Sembra che Severo Alessandro avesse pensato di dargli in sposa la sorella, Teoclia, considerando la bellezza, cultura ed educazione alle raffinatezze greche del giovane, ma le origini barbare del genitore, Massimino il Trace, lo sconsigliarono di concretizzare l'unione. Alessandro nutriva per lui una sincera simpatia, tanto da prestargli l'abito per partecipare ad una cena alla quale si era presentato senza l'indumento per l'occasione. Secondo la Historia Augusta era di una superbia insolente, al punto che, mentre il padre, pur nella sua brutalità, si alzava in segno di deferenza di fronte a molti personaggi di un certo rango, lui al contrario se ne stava seduto. Amava la vita spensierata; era sobrio nel bere vino, avido di cibo e soprattutto di cacciagione, tanto da non mangiare altro che cinghiale, anatre, gru e ogni specie di selvaggina. Un anno dopo l'ascesa, il padre lo nominò principe della Gioventù e Cesare dell'Impero romano. Suo padre, disse di averlo fatto Cesare, perché Roma potesse ammirare la sua prestanza con la porpora indosso, così che il popolo romano e il Senato potessero giurare di non aver mai avuto un principe tanto bello. Gaio Giulio Vero Massimino, suo padre, era un Trace di famiglia contadina (per questo passato alla storia come Massimino il Trace), altissimo e di grande prestanza fisica che, entrato nei ranghi dell'esercito ai tempi dell'imperatore Settimio Severo, vi aveva fatto carriera sino a diventare governatore della Mesopotamia. Il 22 marzo del 235, nel corso di un ammutinamento, furono trucidati, nel loro campo vicino Magonza, l'imperatore Severo Alessandro e sua madre, Giulia Mamea; le truppe acclamarono immediatamente, come imperatore, Massimino. Egli combatté con successo contro i Germani ma a Roma era inviso alla nobiltà e solo malvolentieri il Senato gli riconobbe il titolo di Augusto. Verso la fine del 235 o agli inizi del 236, come conseguenza delle vittoriose campagne contro i Germani, i Sarmati e i Daci, gli furono riconosciuti i titoli di "Germanicus", "Sarmaticus", "Dacicus". Massimino riuscì a scampare a due congiure (il complotto di Magnus ordito dal Senato poco dopo la sua elevazione e quello di Tito Quartino, capo degli arcieri Osroeniani, devoti al predecessore, Severo Alessandro, che volevano vendicare. Nel 238, prima la ribellione dei Gordiani contro le imposizioni fiscali in Africa, poi quella del Senato che portò all'ascesa di Pupieno e Balbino, indussero Massimino a muovere contro Roma. Ma, dopo un  assedio non coronato da successo della città di Aquileia, attorno al 15 aprile 238, i soldati della II legione Partica (solitamente di stanza nei castra Albana), sofferenti per la fame e le malattie, presi dal panico, verso mezzogiorno, durante una pausa del combattimento, strapparono le immagini del sovrano dalle insegne militari, per segnalarne la deposizione, poi lo assassinarono assieme al figlio. Infilate quindi le loro teste in cima a delle picche, ne fecero mostra agli Aquileiensi e inviarono nell'Urbe le loro spoglie mortali. A Roma le statue e i busti dei due defunti vennero abbattute mentre il prefetto del pretorio di Massimino e altri suoi amici furono assassinati. Come "poena post mortem", le salme furono smembrate e date in pasto ai cani. Il Senato elesse imperatore il tredicenne Gordiano III e ordinò la damnatio memoriae per Massimino.
(4) PRINCIPI IVVENTVTIS (Al Principe della Gioventù). Il titolo puramente onorifico di Principe della Gioventù conferito al figlio Massimo, anticipa il futuro di un erede al trono e rende manifesta la volontà di Massimino di fondare una dinastia. Il Principe della Gioventù è ritratto nell'atto di impugnare la lancia, simbolo del potere militare e sorreggere lo scettro, simbolo del potere sull'orbe terrestre.
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