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Centenario del regicidio di Umberto I Re d'Italia
14.6.2018
Umberto I
59,70 - 59,69g
50,00mm
6h
taglio liscio
amagnetica
Cliccare sulle due immagini sottostanti per ingrandire




Roma, 25.6.2018
Gentile Lettrice, 
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la medaglia di figura:

Medaglia Ag1.

Descrizione sommaria:
D. Re Umberto I, busto nudo a sinistra; intorno lungo il bordo, a partire da ore 7, º CENTENARIO DEL REGICIDIO DI UMBERTO I RE D'ITALIA º2. Sotto, lungo il bordo, MONZA/1900 - 29 LUGLIO 20003. Sotto il collo, F BROGGI F4. Colpetto sui capelli.
R. In alto corona di ferro, in basso nodo Savoia5. Al centro, su sette righe:
RE UMBERTO I/EROE DI VILLAFRANCA/MEDAGLIA D'ORO/AL VALOR MILITARE/LEGO' IL SUO NOME ALLE OPERE/E ALLE SPERANZE/DELLA NUOVA ITALIA6, sotto lungo il bordo, S. JOHNSON7; a seguire punzonatura, entro ellisse 925, entro rettangolo 121H8. Colpetto a sinistra del nodo Savoia.
Taglio liscio.

Veniamo alle conclusioni: la ricerca svolta non ha consentito di risalire al committente della medaglia, né di acquisire elementi sull'incisore; del resto lo stabilimento S. Johnson a cui ho rivolto un'istanza non ha dato risposta. Posso avanzare l'ipotesi, ma non le prove, che la medaglia sia stata battuta in occasione della Mostra Storico-Documentaria tenutasi a Monza nel 2000 per commemorare l'evento (v. Adnkronos del 28.7.2000 che parla della vendita di una medaglia commemorativa di Umberto I). Il valore intrinseco della medaglia, ai prezi attuali di mercato, è di circa 16,00€, il valore reale della medaglia dipende invece dal rapporto domanda/offerta che al presente non è stimabile poiché non ho rilevato in rete passaggi d'asta per la tipologia di figura.


Note:
(1) Argento in lega 925‰ del peso di c. 60g
(2) Umberto I, figlio del re Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Austria, regina del Regno di Sardegna, nato a Torino il 14 marzo 1844, fu Re d'Italia dal 1878 sino alla morte, avvenuta a Monza il 29 luglio 1900 per mano dell'anarchico Gaetano Bresci che fu riconosciuto colpevole dell'omicidio e scontò l'ergastolo nel penitenziario di Santo Stefano di Ventotene dove morì l'anno successivo. Per il profilo biografico del sovrano rimando al link http://www.treccani.it/enciclopedia/umberto-i-re-d-italia/.
(3) Su due righe, il luogo del regicidio e l'arco temporale della commemorazione.
(4) F BROGGI F (Francesco Broggi Fece). Francesco Broggi è l'incisore ma non è dato sapere chi sia e quando sia vissuto; egli non può identificarsi nell'omonimo incisore vissuto tra il 1811 e il 1862, prima dell'ascesa dunque di Umberto I, né sembra coincidere con l'incisore a firma F. Broggi Inc. della medaglia di cui al link v. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME51N4/5.
(5) La corona di ferro e il nodo Savoia appartengono entrambi al simbolismo della dinastia sabauda:
  • La corona di ferro (v. link) è un'antica e preziosa corona che venne usata dall'Alto Medioevo fino al XIX secolo per l'incoronazione dei Re d'Italia. Per lungo tempo, gli imperatori del Sacro Romano Impero ricevettero questa incoronazione. All'interno della corona vi è una lamina circolare di metallo: la tradizione vuole che essa sia stata forgiata con il ferro di uno dei chiodi che servirono alla crocifissione di Gesù. Per questo motivo è venerata anche come reliquia, ed è custodita nel duomo di Monza nella Cappella di Teodolinda. Sebbene i Savoia non l'abbiano mai utilizzata per le incoronazioni, poiché conservarono la corona del Regno di Sardegna dal quale nasce l'attuale Italia, essa faceva parte delle insegne reali, come testimonia l'esposizione di essa ai funerali di Vittorio Emanuele II (1878), il quale aveva anche istituito l'Ordine cavalleresco della Corona d'Italia. Il re Umberto I forse meditava di incoronarsi con la Corona Ferrea quando il clima politico fosse stato più favorevole: nel 1890 egli inserì la Corona Ferrea nello stemma reale, e nel 1896 donò al duomo di Monza, città in cui egli amava risiedere, la teca di vetro blindato in cui essa è tuttora custodita. Il suo assassinio nel 1900 interruppe i suoi progetti, ma di nuovo alle sue esequie venne esposta la Corona e la sua tomba al Pantheon ne reca una copia bronzea.
  • Nel 1362, Amedeo VI di Savoia, noto come il Conte Verde, fondò un Ordine cavalleresco, detto del Collare, che era formato da quindici cavalieri, compreso se stesso, tra i quali si instaurava un rapporto speciale. Il Conte Verde si poneva sul medesimo piano paritario degli altri, e  tra loro si chiamavano "fratelli" e "compagni". Lo spirito di fratellanza che regnava nel gruppo si palesa anche dal fatto che solevano chiamarsi "cugini" e appare suggestivo il loro emblema: il collare dell'Annunziata (v. link) nel quale i nodi Savoia, come quello di figura, si alternano con la scritta FERT, sigla aggiunta nel 1409 da Amedeo VIII detto il Pacifico, che fu il primo duca di Savoia.
(6) Umberto I (v. Massimo de Leonardis, Rassegna storica del Risorgimento) ebbe il suo momento di gloria in battaglia da Principe Ereditario a Custoza nel 1866, dove, ventiduenne, comandava la 16a divisione, inquadrata nel III corpo d'armata del generale Morozzo della Rocca. Intorno alle 7 del 24 giugno, mentre il Principe di Piemonte si trovava con il suo Stato Maggiore lungo la strada nei pressi di Villafranca, giunsero al galoppo quattro squadroni del reggimento Ulani n. 13, del quale, ironia della sorte, era colonnello onorario Luigi di Borbone Conte di Trani, fratello di Francesco II Re delle Due Sicilie. Il Principe ordinò ai battaglioni della brigata Parma di formare i quadrati per affrontare la carica nemica e fece appena in tempo a saltare in mezzo a quello formato dal IV battaglione del 49° fanteria, da dove diresse la difesa contro l'assalto della cavalleria austriaca. Fu decorato di medaglia d'oro e meritò sul campo la stretta di mano e l'elogio di Nino Bixio.
(7) S. JOHNSON è lo Stabilimento Stefano Johnson Spa di Baranzate (MI) che ha battuto la medaglia, operante in Italia dal 1830 (v. https://www.johnsonsrl.it/web/Azienda.aspx).
(8) La punzonatura è prevista dal D.L. 251/99 del 22 maggio 1999 e indica, entro un'elisse, il grado di fino della lega (
925‰ d'argento nel caso in esame) e, entro un rettangolo ovalizzato, l'identificativo del fabbricante (121 H, non chiaramente leggibile nella foto).
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