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Siscia, Costante e le Vittorie affrontate | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
14.8.2018
..da Monete
Imperiali Romane di Michele Monti.Aiuto identificazione.....grazie 1,56g |
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Duisburg, 23.8.2018
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta in esame: AE41, zecca di Siscia, 347 - 348 d. C., RIC VIII 195 (pag. 363), indice di rarità "c2" Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Concludo osservando che, per quanto consentito ad
una valutazione a distanza, la moneta di figura
presenta caratteristiche fisiche, generali e di
stile non difformi da quelle dei conî d'epoca. Se
autentica, nel presente stato di conservazione non
dovrebbe valere più di una decina di euro. Un saluto cordiale. --------------------------------------------------- (1) Gli AE4 della tipologia in esame posseggono, secondo il RIC, le seguenti caratteristiche fisiche di massima: peso 1,67g, diametro 16-17mm. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
(2) CONSTANS Pius Felix AVGustus. Costantino I, verso la fine dei suoi giorni, aveva ripartito l'Impero fra i tre figli: Costantino, Costanzo e Costante (Costantino, il primogenito, ebbe Spagna, Gallia e Britannia, Costanzo l'Oriente e l'Egitto, Costante l'Africa, l'Italia e l'Illyricum), mentre aveva mantenuto per sé solamente la penisola balcanica (Tracia, Macedonia e Acaia) destinandola per testamento ai nipoti Delmazio (la penisola balcanica) e Annibaliano (l'Armenia e la costa del Ponto). Morto Costantino, mentre fervevano i preparativi della guerra contro la Persia, Costanzo che al momento si trovava in Mesopotamia, venuto a conoscenza della morte del padre, accorse a Costantinopoli, dove organizzò una rivolta contro i suoi zii e cugini: due fratellastri di Costantino e sette suoi nipoti, fra i quali anche Delmazio e Annibaliano, trovarono la morte. Poi, impadronitosi dei loro possedimenti, tornò in Oriente (338). Mentre la guerra contro i Persiani si trascinava per le lunghe, in Occidente Costantino II, ritenendosi defraudato nei suoi diritti di primogenito, nel 340 invase i territori di Costante ma perì in battaglia ad Aquileia sicché Costante unificò sotto di sé tutto l'Occidente mantenendolo unito per 10 anni. Costante, che era favorevole alle decisioni del Concilio di Nicea, con la sua influenza, fece sì che l'arianesimo, il quale aveva ripreso il sopravvento alla fine del regno di Costantino, cedesse di nuovo il campo alla corrente ortodossa della chiesa: il vescovo Atanasio poté essere richiamato dall'esilio a cui era stato mandato e rimesso al proprio posto di vescovo di Alessandria. Nel 350 Costante cadde vittima in Gallia di un complotto organizzato dal generale Magno Magnenzio, capo della sua guardia personale [testo ripreso dal Kovaliov]. Magnenzio non fu mai riconosciuto da Costanzo e il suo imperio durò sino al 353 quando, avuto la peggio nella guerra contro Costanzo II, piuttosto che arrendersi, preferì il suicidio. A questo punto Costanzo rimase unico sovrano di tutto l'impero romano sino al 3 novembre del 361 quando morì per cause naturali. Per un profilo biografico di Costante rimando al sito http://en.wikipedia.org/wiki/Constans. (3) VICTORIAE DD AVGGQ NN (VICTORIAE Dominorum Augustorumque Nostrorum). Alla vittoria dei nostri Signori e Augusti: Costante, Augusto d'Occidente e Costanzo II, Augusto d'Oriente. La tipologia monetale in esame fu battuta dalla zecca di Siscia tanto nel nome di Costante che in quello di Costanzo (ric 194, v. link). Per una diversa interpretazione della leggenda del rovescio rimando al sito di cui al link. (4) Palma/ΓSIS è il segno di zecca nel quale la palma è il segno distintivo dell'emissione, "Γ" designa l'officina monetale (la terza di cinque attive nel periodo) mentre SIS è l'indicativo di zecca (SIS=Siscia, l'odierna Sisak in Croazia). |
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