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Sesterzio, Severo
Alessandro e Annona di Augusto |
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10.11.2018
..da commento ad un post.
Ciao Giulio, cortesemente mi puoi dare qualche info su questa moneta? Pesa 19g. E ha un diametro di 25mm. Grazie. |
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Roma, 11.11.2018
Egregio
Lettore,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Sesterzio1, zecca di Roma, 226 d. C.2, RIC IV II 548var. (pag. 114), BMC VI 347 (pag. 149), Cohen IV 35 (pag. 405), indice di rarità "C" Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili): D. IMP CAES M AVR SEV ALEXANDER AVG3. Severo Alessandro, busto laureato, paludato e corazzato a destra. R. ANNONA AVGVSTI4. S C a sinistra e a destra nel campo5. L'Annona, stante a sinistra, depone con la mano destra due spighe di grano su un moggio colmo di grano e con la sinistra sorregge una cornucopia.
Un saluto cordiale Giulio De Florio ------------------------------------------ Note:
(2) Accettando la cronologia offerta da Jérôme Mairat della Compagnie Generale de Bourse (v. Tableau des émissions monétaires de l’atelier de Rome), la moneta sarebbe stata battuta nel 226 dalla prima di sei officine della zecca di Roma, sesta emissione del regno di Severo Alessandro. (3) IMPerator CAESar Marcus AVRelius SEVerus ALEXANDER AVGustus (Imperatore Cesare Marco Aurelio Severo Alessandro Augusto); il categorico Ric 548 è indicato come variante perché l'imperatore nell'immagine di figura è drappeggiato e corazzato e non solo drappeggiato. Severo Alessandro, originariamente chiamato Alessiano, nacque intorno al 208 d. C., figlio di Giulia Mamea e di Gesio Marciano. Nel 221 Severo Alessandro, su pressione della nonna Giulia Mesa, fu adottato dall'imperatore Elagabalo, suo cugino, che gli conferì il titolo di Cesare. Dopo l’assassinio di Elagabalo (11 marzo del 222), Alessandro fu subito riconosciuto come imperatore dalle guardie pretoriane e confermato dal Senato il giorno successivo (13 marzo 222). Alessandro condusse l’impero intelligentemente e bene, e le condizioni dello stato migliorarono molto, ma l’imperatore subiva troppo l’influenza della nonna prima e, dopo la morte di questa (223), della madre. Nel 225, su pressione di sua madre, Alessandro sposò Orbiana, donna di rango patrizio, poi esiliata in Africa perché sgradita a Mamea. Per i primi nove anni l’impero non fu travagliato da guerre ai confini, ma nel 232 Severo Alessandro dovette combattere contro il Sassanide Ardashir che aveva da poco spodestato il regno di Arsacide in Parthia e che ora stava minacciando la Siria e la Cappadocia. La campagna incontrò solo un parziale successo. Tumulti alla frontiera nord occidentale scoppiarono mentre Alessandro si trovava in Siria. Approfittando del trasferimento in Oriente di contingenti militari, i Germani avevano attraversato il Reno e il Danubio minacciando l'Illyricum. Di conseguenza Alessandro e la madre, agli inizi del 234, lasciarono Roma per la regione del Reno e concentrarono le loro forze a Mainz dove fu costruito un ponte di barche ma qui il risentimento delle truppe illiriche si rivelò più disastroso per l'imperatore dell'invasione dei Germani. Giudicando prova di debolezza i negoziati intrapresi con gli invasori e disgustati dalla sua incapacità di comando e dal favoritismo nei confronti delle truppe orientali, le legioni della Renania e del Danubio dichiararono lealtà a Giulio Vero Massimino, un tracio di umili origini che aveva fatto carriera nell'esercito in virtù dell'enorme forza fisica e della bellicosità. Nel Marzo 235 Massimino fu acclamato imperatore dalle truppe e dopo pochi giorni, il 22 marzo del 235, Alessandro fu assassinato insieme a sua madre nel campo vicino Mainz. (4) ANNONA AVGVSTI. Il personaggio del rovescio è l'Annona con i suoi attributi, il moggio, le spighe e il grano che alludono alla capacità dell'imperatore di garantire l'approvvigionamento e la distribuzione del grano alla popolazione. (5) S. C. (Senatus Consulto, "per decreto del Senato") è la consueta sigla apposta sui nominali in bronzo romani (sesterzi, dupondi e assi) ad indicare la competenza esclusiva del Senato Romano nelle decisioni attinenti alle emissioni di queste monete (la monetazione in oro e in argento, che non riporta la sigla, rientrava invece nelle competenze dirette dell'imperatore). |
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