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18.11.2019
..da Adam
Elmassry Ancient
Medieval Coins.ID please! |
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Roma, 23.11.2019
Egregio,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: AE251, zecca di
Adrianopoli, SNG Cop VI
588, Moushmov
2700. D. AVT K M AΝΤ - ΓΟΡΔIANOC2. Gordiano III, busto laureato e paludato a destra. R. AΔPIANO-ΠΟΛΕΙΤΩΝ3. Nike gradiente a sinistra, con la mano destra porge una corona e con la sinistra sorregge una palma4. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio -------------------------- Note: (1) AE25 (bronzo di c. 25mm). Come si evince dai link di cui sopra, il peso della moneta era piuttosto variabile, il diametro di c. 25-26mm.
(2) AVT K M AΝΤ - ΓΟΡΔIANOC (ΑVTοkράτωρ Kαΐσαρ Μάρκος ΑΝΤώνιοc ΓΟΡΔIANOC, equivalente greco di "Imperatore Cesare Marco Antonio Gordiano"). Gordiano III, il cui nome per esteso da Augusto è Imperator Caesar Marcus Antonius Gordianus Augustus, riceve il titolo di "PIVS" nel 239 d.C. e l'anno successivo aggiunge al proprio nome l'appellativo di "FELix". La tragica storia dei Gordiani si consumò nell'arco di soli sei anni, tra il 238 e il 244 d.C. Il futuro Gordiano I, personaggio di nobile e ricca famiglia, aveva ricevuto dall'imperatore Severo Alessandro l'incarico proconsolare in Africa e ivi si trovava quando, nel 238 d.C., regnante Massimino (Severo Alessandro era stato ucciso nel 235 su probabile istigazione del menzionato Massimino), scoppiò una ribellione dei locali proprietari terrieri, timorosi di vedere i propri beni confiscati dalla politica predatoria del sovrano. I ribelli, dopo aver ucciso il legato imperiale, imposero a Gordiano la scelta tra l'acclamazione ad imperatore o la morte. Gordiano accettò l'incarico condividendolo con il figlio (Gordiano II) e inviò a Roma una legazione con l'incarico palese di perorare presso il Senato la causa dei ribelli e quello segreto di eliminare Vitaliano, capo dei pretoriani e uomo forte del regime di Massimino. La missione riuscì, gli ambasciatori sparsero la voce della morte di Massimino, il popolo si sollevò, il Senato appoggiò gli ammutinati contro i fautori della conservazione e, senza attendere la conferma ufficiale della morte di Massimino, convalidò l'elevazione al trono dei due Gordiani. Il loro regno doveva tuttavia durare meno di un mese. Capelliano, legato della Numidia, che in un primo tempo aveva appoggiato la causa dei Gordiani, gli si rivoltò contro allorchè ritenne che le sue aspettative non venissero tenute nella giusta considerazione e poiché aveva al suo comando un esercito forte e bene addestrato, batté agevolmente a Cartagine l'esercito raccogliticcio dei suoi oppositori, con la conclusione che Gordiano I si suicidò e Gordiano II perì in battaglia. Le notizie provenienti dall'Africa circa la morte dei due Augusti crearono il panico nella città di Roma, dove si era sparsa la voce che Massimino, dato per morto, era invece ancora vivo e ben deciso a difendere le sue prerogative. Al Senato, ormai compromesso, non restò che scegliere al proprio interno, come successori, due suoi membri, Pupieno e Balbino, con il compito di preparare la guerra. Ma il popolo non gradì il risorgere del potere senatorio, ne seguirono tumulti e il Senato dovette accettare il compromesso di proclamare Cesare (cioè sovrano in pectore) il tredicenne Marco Antonio Gordiano, il cui nonno materno era stato Gordiano I e il cui zio materno Gordiano II. Poco dopo, una rivolta dei pretoriani pose fine alla vita dei due Augusti, sicché l'ultimo dei Gordiani, Cesare da pochi mesi, divenne Augusto nel luglio del 238, passando alla storia come Gordiano III. L'anno 238 fu fatale anche per Massimino: la resistenza opposta dall'esercito senatorio ostacolò il suo ritorno a Roma e una rivolta della 2^ Legione Partica ne determinò la morte durante l'assedio di Aquileia. Gordiano III, data la giovane età, era docile strumento nelle mani dei pretoriani e del loro capo Timesiteo che lo aveva mantenuto al potere e gli aveva dato in moglie la propria figlia. Ma il suo regno durò quanto la vita di Timesiteo. Quando questi morì, pare avvelenato, durante una campagna in Oriente, il nuovo prefetto dei pretoriani, Marco Giulio Filippo, figlio di uno sceicco arabo, passato poi alla storia come Filippo I l'Arabo, lo fece assassinare dai suoi sicari nel 244 facendosi proclamare Augusto al suo posto. Il Senato e le province riconobbero subito il nuovo sovrano, favorito delle legioni orientali. (3) AΔPIANO-ΠΟΛΕΙΤΩΝ è l'etnico (il genitivo plurale sta ad indicare che la moneta è stata battuta nel nome del popolo di Adrianopoli). Adriano rifondò una capitale tribale della Tracia, cambiò il suo nome in Adrianopoli, la sviluppò, l’adornò di monumenti e ne fece la capitale della provincia romana. La città oggi ha il nome di Edirne, in Turchia (v. link). Sin dai tempi antichi, l'area intorno è stata il luogo di non meno di 16 importanti battaglie o assedi. Lo storico militare John Keegan la identifica come "il punto più contestato del globo" attribuendolo alla sua posizione geografica. Licinio vi fu sconfitto da Costantino I nel 323, e Valente vi fu ucciso dai Goti nel 378. (4) Il tipo della Vittoria con corona e palma è comune anche nella monetazione di Gordiano non provinciale. |
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