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Macedonia, statere, Filippo II, Apollo e la biga, replica
18.5.2020
Egregio Sig. De Florio
Le invio un'altra fotografia di monetina: Zeus? Nel fronte e nel verso una biga: sotto è firmata.
Attendo le sue conclusioni, come al solito, via email.
Grazie
Colore: Argento
Peso: 4,26
Asse di conio: 12-6
Prova Magnetica: Negativa
Diametro: 16mm
Tipologia: Greca
fig. 1
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Roma, 20.5.2020
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Statere1, zecca macedone, 340-328 a. C.2, SNGuk_0102_0133

Descrizione sommaria:
D. Apollo, testa laureata a destra3.
R. ΦΙΛΠΠΟΥ4, in esergo. Biga veloce a destra. Sotto il cavallo, tridente5 a destra.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.biddr.com/auctions/rarecoins/browse?a=735&l=768263 Descrizione: Greek. Macedonian Kingdom. Philip II, AV Stater. 340-328 BC. Gold. 8,56g. Pella. Av: Laureate head of Apollo right. Rv: Fast biga right. Symbol below. Ttrident. Below king’s name in Greek. Hoover 846 AU 58. Bright stamp gloss. Beautiful high relief. Very rare in such a high condition. Ex. NAC #66, Zurich, October 2012, lot 33. Ex. Nelson Hunt Collection, Sotheby's, London, June 1990, lot 357. Risultato -- Prezzo iniziale 5'500 USD.
  2. http://www.wildwinds.com/coins/greece/macedonia/kings/philip_II/LeRider_143.jpg 5265 Item Sold At Auction #25 Lot Number: 61984 Estimate: $1,500.00 Final Sale Price: $1,226.50 Denomination: AV Stater Grade: VF. Reference: LeRider 143 (D68/R110) Macedon, Kings of. Philip II. 359-336 BC. AV Stater (8.53gm). Struck circa 340-328 BC. Amphipolis mint. Laureate head of Apollo right / FILIPPOU in exergue, charioteer driving biga right; trident below. LeRider 143 (D68/R110). VF. Estimate $1500. Used by permission of CNG, www.historicalcoins.com.
  3. coinarchives Leu Numismatik AG > Web Auction 11 Auction date: 22 February 2020 Lot number: 686. Price realized: 2,800 CHF (Approx. 2,850 USD / 2,638 EUR). Lot description: KINGS OF MACEDON. Philip II, 359-336 BC. Stater (Gold, 19mm, 8.60g, 10h), Pella. Struck under Philip II or Alexander III, circa 340-328. Laureate head of Apollo to right. Rev. ΦΙΛΙΠΠOY Charioteer driving biga to right, holding reins in his left hand and goad in his right; below horses, trident right. Le Rider 266 (D128'/R202). A lovely example with a head of Apollo of fine style. A few minor marks, otherwise, good very fine. From a European collection, formed before 2005. Starting Price: 1500 CHF.
  4. coinarchives Nomos AG > obolos 14 Auction date: 15 December 2019 Lot number: 89. Price realized: 2,200 CHF (Approx. 2,238 USD / 2,010 EUR)   Lot description: KINGS OF MACEDON. Philip II, 359-336 BC. Stater (Gold, 18mm, 8.58g, 4 h), struck under Philip III or Kassander, Amphipolis (?), circa 323/2-315 BC. Laureate head of Apollo to right; faint graffito of ΘEAPAN in the right field. Rev. ΦΙΛΙΠΠΟΥ Charioteer, driving chariot drawn by two rearing horses to right, holding reins in his left hand and goad in his right; below horses, trident to right. Gulbenkian 835 (same dies). Le Rider 180 (D85/R140). SNG ANS 266. An attractive piece, struck on a broad flan; extremely unusual with a graffito of this size on the obverse; nice style. Reverse very slightly off-center, otherwise, nearly extremely fine. Starting Price: 1000 CHF.
  5. https://www.cgb.fr/macedoine-royaume-de-macedoine-philippe-ii-statere-dor-spl,v57_0071,a.html v57_0071 - MACÉDOINE - ROYAUME DE MACÉDOINE - PHILIPPE II Statère d'or. MACÉDOINE - ROYAUME DE MACÉDOINE - PHILIPPE II Statère d or SPL. SPL. MONNAIES 57 (2013). Prix de départ: 3 200.00€. Estimation: 5 500.00€. Prix réalisé: 4 200.00€. Nombres d'offres: 2. Offre maximum: 5 000.00€. Type: Statère d'or. Date: c. 340-328 AC. Nom de l'atelier/ville: Pella, Macédoine. Métal: or. Diamètre: 18mm. Axe des coins: 12h. Poids: 8,61g. Degré de rareté: R2. COMMENTAIRES SUR L'ÉTAT DE CONSERVATION: Exemplaire de qualité exceptionnelle sur petit flan ovale et bombé, parfaitement centré des deux côtés. Magnifique portrait d’Apollon de haut relief, finement détaillé. Revers de toute beauté de style fin et de haut relief. Magnifique patine de médaillier. RÉFÉRENCE OUVRAGE: M.- - MP.- - ANS.- - Le Rider236 (A/ 114 - R/ 178) pl. 60 (2 ex.). PEDIGREE: Cet exemplaire provient de la collection JMB. AVERS Titulature avers: ANÉPIGRAPHE. Description avers: Tête laurée d’Apollon à droite avec baies dans la couronne. REVERS- Description revers: Bige galopant à droite, conduit par un aurige, tenant les rênes et le kentron ; au-dessus du bige, une tête de trident tournée à droite. Légende revers: FILIPPOU, (Filippou). Traduction revers: (de Philippe). COMMENTAIRE: Mêmes coins que l’exemplaire de la collection Pierfitte du Musée Saint-Raymond de Toulouse, n° 62 (Le Rider, pl. 60, n° 236a). Début de cassure de coin perceptible au niveau du cou d’Apollon. Dans son magistral corpus, G. le Rider avait isolé 125 numéros pour la série au trident de l’atelier de Pella, frappé pour la fin du règne de Philippe II et le début de celui d’Alexandre IIII. Il avait relevé trente-et-une combinaisons avec 85 coins de droit et 82 coins de revers pour un total de 210 statères ce qui est peu en regard de la production de l’atelier de Pella ou comparé à celle de l’atelier d’Amphipolis. Pour notre variété, G. Le Rider n’avait relevé que deux exemplaires (A/ 114 - 178). HISTORIQUE: MACÉDOINE - ROYAUME DE MACÉDOINE - PHILIPPE II (359-336 avant J.-C.). Philippe de Macédoine était le frère de Perdiccas III (365-359 AC.), tous deux fils d'Amyntas III (381-369 AC.). Leur frère aîné Alexandre II fut assassiné par Ptolémée qui reçut la régence pour Perdiccas III et Philippe II (369-365 AC.). Ptolémée fut finalement tué par Philippe II en 365 avant J.-C. tandis que son frère trouvait la mort en combattant les Illyriens six ans plus tard. Philippe II commença la conquête du monde grec à partir de 357 avant J.-C. Il fut l'ennemi infatigable d'Athènes et de Démosthène. Il s'empara d'Amphipolis en 357 avant J.-C. et mit vingt ans à conquérir la Grèce. La victoire de Chéronée couronnait son œuvre en 338 avant J.-C. Il fut assassiné en 336 avant J.-C., à l'instigation de sa première épouse, Olympias, qui avait peur de voir son fils Alexandre, dépossédé du trône de Macédoine après la naissance d'un garçon issu d'un second mariage.
  6. https://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pos=-6786 Philip II, 359-336 B.C. AV Stater, ca.323/2-315 B.C. Amphipolis. Struck under Philip III and Cassander. Obv. Laureate head of Apollo r. Rev. Charioteer driving fast biga r. holding reins in l. hand and goad in r., trident below and ΦIΛIΠΠOY in ex. Cast.
Veniamo alle conclusioni: la moneta in esame, su tondello di rame, è una replica di pessima fattura dello statere in oro di Filippo II di Macedonia del quale nei link da 1 a 5 ho riportato i riferimenti ad alcuni campioni autentici reperiti nel web. Una replica della stessa tipologia è presente nel link6 di cui sopra.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Statere (oro). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche degli stateri della tipologia di figura reperiti nel web:

Fonte Peso
(g.) 
Diametro
(mm)
Asse di conio
(ore)
Link1 8,56 - -
Link2 8,53 - -
Link3 8,60 19 10
Link4 8,58 18 4
Link5 8,61 18 12
L'archetipo di riferimento per la tipologia di figura è uno statere di c. 8,5 g. La moneta di figura è una replica in rame di 4,26g della quale ho rintracciato nel web l'esemplare di cui al link6.
(2) Non disponendo del catalogo di Georges le Rider, non sono in grado di rendere conto delle differenze tra le monete di cui ai link 1-5 di cui sopra.
(3) Traduco da "Money museum" le note che seguono sulla figura di Apollo negli stateri di Filippo II (v. link). Tutti nell'antica Grecia conoscevano il dio raffigurato sul dritto di questa moneta. Si tratta di Apollo, ma non di un Apollo alla maniera antica. Filippo II, il grande re dei macedoni, scelse l'Apollo di Delfi come immagine del dritto delle sue prime monete d'oro, e questo per una ragione ben precisa. I Greci di Atene, Corinto, Tebe e di tutte le città situate nel sud, erano abbastanza sospettosi dei macedoni. Parlavano così strano! Il loro dialetto poteva ancora chiamarsi greco? E inoltre, i macedoni erano bárbaroi, uomini la cui lingua suonava come bar-bar? Filippo, tuttavia, voleva conquistare influenza a sud. E per questo doveva far vedere ai greci diffidenti che anche i macedoni erano greci. Niente servì meglio allo scopo della vittoria nella battaglia dei Campi di Croco del 352. Filippo aveva combattuto nel nome di Apollo. I Focesi erano stati dichiarati nemico comune, poiché avevano conquistato Delfi, il santuario di Apollo e ora lo stavano occupando, in modo che nessuno, tranne loro e i loro alleati, potesse consultare l'oracolo. Inoltre, i Focesi avevano accesso alle incredibili ricchezze che per secoli erano state donate ad Apollo dai fedeli in segno di gratitudine. Questo tesoro con cui i Focesi pagavano il loro enorme esercito mercenario li rendeva invincibili fino a che Filippo dichiarò la guerra santa contro di loro. Prima della decisiva battaglia dei Campi di Croco, il re macedone ordinò ai suoi soldati di incoronarsi di alloro. L'alloro era sacro ad Apollo. Per questo Filippo espresse la volontà di combattere e di vincere in nome di Apollo. Oggi siamo cinici. Crediamo che la superiorità delle armi o forse la strategia decida la vittoria. I devoti greci, tuttavia, attribuivano la vittoria agli dei. Era questo il modo con cui Zeus premiava i suoi favoriti. In suo nome la dea alata Nike consegnava la corona della vittoria. E introducendo la figura di Apollo sui suoi stateri, Filippo dimostrò agli scettici che egli era nelle grazie degli dei. Alla fine, Apollo e Zeus gli avevano concesso una grande vittoria sui Focesi. Era evidente che avrebbero potuto concedere una simile vittoria solo ad un vero greco. Il rovescio della moneta rafforza ulteriormente il concetto con una biga guidata da un auriga. Con questa rappresentazione, Filippo II intendeva celebrare la vittoria olimpica ottenuta nell'anno 356. Era questa un'ulteriore prova del suo ellenismo, perché solo i veri elleni potevano partecipare ai Giochi olimpici dell'antichità. La vittoria non era solo il segno che la Macedonia possedeva cavalli veloci, ma che Filippo era prediletto da Zeus. Filippo aveva confezionato il suo messaggio in modo chiaro e preciso sulle sue monete d'oro: “Io, Filippo, sono un greco e un favorito degli dei. Allearsi con me porta benefici a tutti coloro che si pongono sotto la mia protezione". Innumerevoli monete d'oro veicolarono questo messaggio in tutto il mondo conosciuto, poiché Filippo aveva sufficienti miniere d'oro da poter coniare un'enorme quantità di monete. Presto gli stateri d'oro di Filippo furono così famosi e popolari che suo figlio Alessandro continuò a coniare questo tipo di moneta
(4) ΦΙΛΠ-ΠΟΥ (genitivo, ..di Filippo), dove l'etnico, il genitivo di origine, nella monetazione ellenistica diventa genitivo dinastico. Filippo II di Macedonia (382–336 a.C.) fu re del regno di Macedonia dal 359 a.C. fino alla morte nel 336 a.C. Era membro della dinastia Argeade dei re macedoni, terzo figlio del re Amyntas III di Macedonia e padre di Alessandro Magno e di Filippo III. Lo sviluppo della Macedonia, la conquista e il consolidamento politico della maggior parte della Grecia classica durante il regno di Filippo II si dovettero in parte alla riforma dell'esercito macedone e all'invenzione della falange macedone che si rivelò fondamentale nel garantire vittorie sul campo di battaglia. Dopo aver sconfitto le città-stato greche di Atene e Tebe nella battaglia di Cheronea nel 338 a.C., Filippo II si impegnò nel tentativo di realizzare una federazione di stati greci conosciuta come Lega di Corinto, che lo elesse supremo leader e comandante-in capo nella prospettiva dell’invasione dell'Impero achemenide della Persia. Il suo assassinio da parte di una guardia del corpo, Pausania di Orestide, portò all'immediata successione di suo figlio Alessandro, che avrebbe portato a termine l'impresa ambita dal padre (v. link).
(5) A parte i diversi stili dei ritratti di Apollo delle varie zecche macedoni (le zecche di per sé rappresentano un altro aspetto irrisolto della monetazione di Filippo), l'unica variazione significativa all'interno delle serie è rappresentata dal/dai simboli sul rovescio della maggior parte delle emissioni. Questi simboli, che includono monogrammi, oggetti e rappresentazioni di divinità, si pensa siano associabili alla zecca e (congetturalmente) all'era della produzione. LeRider ha tentato di raggruppare gli stateri di Philip secondo questi simboli e vari aspetti dello stile, ma c'è ancora molto lavoro da fare in quest'area (v. link).
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