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Roma, semisse anonimo della prua
3.12.2022
Gent.mo sig De Florio,
Le trasmetto 2 foto della moneta in oggetto con preghiera di esaminarle per la precisa e completa identificazione.
Di seguito Le riporto i dati fisici della stessa:
METALLO: AE privo di elementi ferrosi;
PESO: 7,0g;
DIAMETRO: 17,6mm;
SPESSORE: 3,1mm;
ASSE di CONIO: h6;
DESCRIZIONE:
D/ testa barbuta di Saturno laureato a d.;
R/ prua di nave a d. In alto S- sotto ROMA.
Ringraziando anticipatamente, resto in attesa del Suo gradito riscontro.
Cordiali saluti.

fig. 1
Cliccare sulle figure per ingrandire
Roma, 4.12.2022
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE Semisse1, zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford 56/3 (pag. 158), Sydenham 143a (pag. 15), numismatica-classica R-B7/3, indice di rarità "(3)".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. Saturno3, testa laureata a destra, dietro S4.
R. Prua di nave a destra, sopra S4, sotto ROMA5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
  1. https://www.ma-shops.com/cdma/item.php?id=940215&lang=it Semis 211 BC Rome Coin, Anonymous, Rome, Bronze, Crawford: 56/3 VF(30-35) Prezzo 150,00 EUR. Conservazione: VF(30-35) Materiale: bronzo Peso: 7.19g Diametro: 24.00mm. Laureate head of Saturn right; behind, S, Prow right; above, S and below, ROMA.
  2. https://www.ma-shops.co.uk/cdma/item.php?id=1021547 Semis After 211 BC Rome Coin, Anonymous, Rome, Bronze, Crawford:56/3 VF(30-35) Price 85.74£ 100,00EUR. Grade: VF(30-35) Material: Bronze. Weight: 7.10g Diameter: 21.50mm. Laureate head of Saturn right; S (mark of value) to left, Prow of galley right; S (mark of value) above.
  3. https://www.deamoneta.com/auctions/view/302/81 Lot # 81 Sextantal series. AE Semis, after 211 BC. Cr. 56/3. AE. 6.10g. 26.00mm About VF. Of weight considerably lower than the semis belonging to issue indicated by Crawford with the number 56, but the die's style however leads us to attribute this coins to the above-mentioned issue. Starting price: €25. Number of bids: -. Lot closed. Unsold.
  4. https://www.acsearch.info/search.html?id=300076 Münzen & Medaillen GmbH (DE) http://www.muenzenundmedaillendeutschland.de/ Auction 19 520 16.05.2006 Description RöMISCHE MüNZEN Sammlung GIBBONI – Münzen der Römischen Republik mit wichtigen Serien geprägterBronzemünzen vor ca. 150 v. Chr. ANONYME EMISSIONEN NACH 211 v. Chr. No.: 520. Schätzpreis/Estimate: EUR 75.- d=24mm. Semis, Imitation. Saturn. 9,35g. Cr. vgl. 56/3. Syd. vgl. 143a. M. Crawford, Unofficial Imitations and Small Change under the Roman Republic, AIIN 29 (1982), 12. Dunkelgrüne Patina. Knapper Schrötling. Sehr schön.
  5. ebay Republic (after 211 BC), AE 26 struck Semis, 16.47g, head of Saturn S / Prow S Condition: --not specified “Very Fine ! Very Rare !” Ended: Sep 20, 2022 11:10:01 PDT- Winning bid: US $6.56.
  6. vcoins ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae Semis. after 211 BC. Rome. Saturn right & Prow right. €150.00 Rates for: 12/04/22. ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae Semis. after 211 BC. Rome. Saturn right & Prow right. ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae Semis. after 211 BC. Rome. Obv/ Laureate head of Saturn right; S (mark of value) behind. Rev/ Prow right; S (mark of value) above; ROMA below. Cat: Crawford 56/3; Sydenham 143. Bronze (Ae) 8,7g - 26mm.
  7. vcoins Roman Republic - Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ Semis £20.00 €23.29 Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ Semis (26mm, 11.80g, 12h). Laureate head of Saturn r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/3; RBW 203-4. Fine - Good Fine.
  8. vcoins Anonymous, Rome, after 211 BC. Unofficial Æ Semis (22mm, 6.02g, 9h). Laureate head of Saturn r. R/ Prow of galley r. Cf. Crawford 56/3. Green patina, near VF.
  9. cngcoins Electronic Auction 495 Lot: 322. Estimated: $150. Roman Republican, Bronze. Sold For $ 200. Anonymous. After 211 BC. Æ Semis (26mm, 16.44g, 3h). Uncertain mint. Laureate head of Saturn right; S (mark of value) to left / Prow of galley right; S (mark of value) above. Crawford 56/3; Sydenham 143a; Type as RBW 203-4; McCabe Group G3 (Essays Russo, 2013) pp. 169-172. Attractive green patina. VF. From the Lampasas Collection. Ex Andrew McCabe Collection (Classical Numismatic Group Electronic Auction 408, 25 October 2017), lot 369; Spink 236 (22 March 2016), lot 1092. Closing Date and Time: 7 July 2021 at 11:47:00 ET.
  10. https://www.artemideaste.com/auction/view/173/1188 Lotto 1188: Semis, after 211 BC. Obv. Laureate head of Saturn right; behind S. Rev. Prow right; above S; below, ROMA. Syd. 143a. Cr. 56/3. AE. 22.84g. 29.20mm VF. Nice green patina. Semisse, dopo il 211 a.C. D/ Testa laureata di Saturno a destra; dietro S. R/ Prua a destra, sopra S. Sotto, ROMA. Syd. 143a. Cr. 56/3. AE. 22.84g. 29.20mm. BB. Bella patina verde. Base d'asta €25 Lotto non in vendita.
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta non si discosta per caratteristiche generali e di stile dalle monete di pari tipologia reperite nel web. Le caratteristiche fisiche presentano qualche singolarità, come spiegato in coda alla nota 1. Il valore venale del campione in esame, nelle presenti condizioni, si attesta, a mio avviso, sui 30,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note: 
(1) Semisse di bronzo. Quello di figura è un semisse "anonimo", perché privo dei segni di identificazione che si ritrovano nella monetazione in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma sestantaria" aveva ridotto l'asse (che all'inizio aveva il peso della libbra romana, 327,168g) a pesare 54g, quanto il sestante primigenio (un sesto di libbra). Il peso dell'asse era destinato a decrescere progressivamente per effetto della svalutazione della moneta. Le monete della tipologia in esame, classificate Cr.56/3, hanno pesi molto variabili perché dai 54g iniziali possono scendere anche al di sotto dei 30g, sino ad arrivare, con la riforma unciale, a pesare 27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A testimoniare la variabilità del peso di questa tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni distintivi, sotto il categorico, Cr.56/3, ho tabulato le caratteristiche fisiche di un piccolo campione di queste monete reperite nel web:

Riferimenti Peso(g) Asse di conio (h) Diametro(mm)
Link1 7,19 - 24
Link2 7,10 - 21,50
Link3 6,10 5 26
Link4 9,35 - 24
Link5 16,47 - 26
Link6 8,7 - 26
Link7 11,80 12 26
Link8 6,02 9 22
Link9 16,44 3 26
Link10 22,84 - 29,20
Si desume dalla tabella che le caratteristiche fisiche della moneta del lettore (7,0g, 17,6mm, 6h) sono anomale rispetto alla gran parte dei conî d'epoca di pari tipologia presenti in tabella. Colpisce sopra tutto l'anomalia del diametro di soli 17,6mm, l'anomalia del peso (7,0g) è presente anche nel link 8, indicato dal venditore come "unofficial".
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data di emissione indicata dal Crawford, data che discende dal ritrovamento, sotto lo strato di distruzione della città siciliana di Morgantina, di un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa data è associata l'emissione dei primi denari romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo "Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni romane repubblicane" (v. link). Secondo gli autori, quattro sono le teorie che nel corso del tempo sono state formulate sulla datazione del primo denario romano e sulla contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
  • la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da Haberlein e da Grueber ai primi del novecento, basata sulle fonti latine (Plinio e Livio), colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.;
  • la seconda (teoria ribassista), sviluppata da Mattingly e dalla scuola inglese negli anni '30 del novecento, proponeva, come data di emissione del denario, il 187;
  • la terza (teoria media), prendendo spunto dal ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo strato di distruzione della città, collocava la prima emissione del denario nel 217-211;
  • la quarta (teoria tradizionale rivista), apparentemente preferita dagli autori, riprende la "teoria tradizionale" con alcune modifiche dettate dall’analisi storica e colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note che seguono da "Immagini divine. Devozioni e divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle serie fuse della prua e che viene poi mantenuto nelle numerose emissioni successive di età repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato della iconografìa caratteristica, e pressoché immutata, della testa del dio bifronte, una delle più antiche divinità della religione romana, tipica della protostoria italica e senza equivalenti nel mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a fianco felicemente. Giano era considerato il patrono di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi, connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la coesistenza di due elementi di natura differente o addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente nella duplice connotazione di dio della pace e della guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi del tempo, favoriva la rappresentazione di significati religiosi e politici insieme, che potevano assumere valenze diverse a seconda delle circostanze. La testa di Giano, come quella delle altre divinità che connotano i differenti nominali del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte semplificazione simbolica, condizionata innanzi tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce della moneta esprimevano, nella loro stretta correlazione, un chiaro intento narrativo. In quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due immagini sarebbero infatti da collegare ad uno specifico evento, cioè alla costruzione del tempio di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore della battaglia navale di Mylae, C. Duilio, nel corso della prima guerra punica, probabilmente con i proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un lato, può apparire quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione del potere sul mare da parte dei Romani nel corso della prima guerra punica."
(4) "S", segno del valore, sta per Semis (semisse). Il semisse di figura è parte di un'emissione monetale che comprendeva i seguenti nominali:
  • dupondio - Cr 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/ Prua di nave a destra, sopra segno del valore "II; sotto "ROMA");
  • asse - Cr 56/2 (testa laureata di Giano, sopra I/Prua di nave, sopra I);
  • semisse - Cr. 56/3 (testa laureata di Saturno a destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S");
  • triente - Cr. 56/4 (testa elmata di Minerva a destra, sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "oooo");
  • quadrante - Cr. 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro ""/  Prua di nave a destra, sotto "ooo");
  • sestante - Cr. 56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
  • oncia - Cr. 56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/ Prua di nave a destra, sotto "o");
  • semuncia - Cr. 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico, cioè lo stato nel nome del quale la moneta è stata battuta.
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