Roma, 4.12.2022
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
AE Semisse1,
zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford
56/3 (pag. 158), Sydenham
143a (pag. 15), numismatica-classica
R-B7/3, indice di rarità
"(3)".
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. Saturno3, testa
laureata a destra, dietro S4.
R. Prua di nave a destra, sopra S4,
sotto ROMA5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura
ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://www.ma-shops.com/cdma/item.php?id=940215&lang=it
Semis 211 BC Rome Coin, Anonymous, Rome, Bronze,
Crawford: 56/3 VF(30-35) Prezzo 150,00 EUR.
Conservazione: VF(30-35) Materiale: bronzo Peso:
7.19g Diametro: 24.00mm. Laureate head of Saturn
right; behind, S, Prow right; above, S and below,
ROMA.
- https://www.ma-shops.co.uk/cdma/item.php?id=1021547
Semis After 211 BC Rome Coin, Anonymous, Rome,
Bronze, Crawford:56/3 VF(30-35) Price 85.74£
100,00EUR. Grade: VF(30-35) Material: Bronze.
Weight: 7.10g Diameter: 21.50mm. Laureate head of
Saturn right; S (mark of value) to left, Prow of
galley right; S (mark of value) above.
- https://www.deamoneta.com/auctions/view/302/81
Lot # 81 Sextantal series. AE Semis, after 211 BC.
Cr. 56/3. AE. 6.10g. 26.00mm About VF. Of weight
considerably lower than the semis belonging to
issue indicated by Crawford with the number 56,
but the die's style however leads us to attribute
this coins to the above-mentioned issue. Starting
price: €25. Number of bids: -. Lot closed. Unsold.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=300076
Münzen & Medaillen GmbH (DE)
http://www.muenzenundmedaillendeutschland.de/
Auction 19 520 16.05.2006 Description RöMISCHE
MüNZEN Sammlung GIBBONI – Münzen der Römischen
Republik mit wichtigen Serien
geprägterBronzemünzen vor ca. 150 v. Chr. ANONYME
EMISSIONEN NACH 211 v. Chr. No.: 520.
Schätzpreis/Estimate: EUR 75.- d=24mm. Semis,
Imitation. Saturn. 9,35g. Cr. vgl. 56/3. Syd. vgl.
143a. M. Crawford, Unofficial Imitations and Small
Change under the Roman Republic, AIIN 29 (1982),
12. Dunkelgrüne Patina. Knapper Schrötling. Sehr
schön.
- ebay
Republic (after 211 BC), AE 26 struck Semis,
16.47g, head of Saturn S / Prow S Condition: --not
specified “Very Fine ! Very Rare !” Ended: Sep 20,
2022 11:10:01 PDT- Winning bid: US $6.56.
- vcoins
ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae Semis. after 211 BC.
Rome. Saturn right & Prow right. €150.00 Rates
for: 12/04/22. ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae
Semis. after 211 BC. Rome. Saturn right & Prow
right. ROMAN REPUBLIC. Anonymous. Ae Semis. after
211 BC. Rome. Obv/ Laureate head of Saturn right;
S (mark of value) behind. Rev/ Prow right; S (mark
of value) above; ROMA below. Cat: Crawford 56/3;
Sydenham 143. Bronze (Ae) 8,7g - 26mm.
- vcoins
Roman Republic - Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ
Semis £20.00 €23.29 Anonymous, Rome, after 211 BC.
Æ Semis (26mm, 11.80g, 12h). Laureate head of
Saturn r. R/ Prow of galley r. Crawford 56/3; RBW
203-4. Fine - Good Fine.
- vcoins
Anonymous, Rome, after 211 BC.
Unofficial Æ Semis (22mm, 6.02g, 9h). Laureate
head of Saturn r. R/ Prow of galley r. Cf.
Crawford 56/3. Green patina, near VF.
- cngcoins
Electronic Auction 495 Lot: 322. Estimated: $150.
Roman Republican, Bronze. Sold For $ 200.
Anonymous. After 211 BC. Æ Semis (26mm, 16.44g,
3h). Uncertain mint. Laureate head of Saturn
right; S (mark of value) to left / Prow of galley
right; S (mark of value) above. Crawford 56/3;
Sydenham 143a; Type as RBW 203-4; McCabe Group G3
(Essays Russo, 2013) pp. 169-172. Attractive green
patina. VF. From the Lampasas Collection. Ex
Andrew McCabe Collection (Classical Numismatic
Group Electronic Auction 408, 25 October 2017),
lot 369; Spink 236 (22 March 2016), lot 1092.
Closing Date and Time: 7 July 2021 at 11:47:00 ET.
- https://www.artemideaste.com/auction/view/173/1188
Lotto 1188: Semis, after 211 BC. Obv. Laureate
head of Saturn right; behind S. Rev. Prow right;
above S; below, ROMA. Syd. 143a. Cr. 56/3. AE.
22.84g. 29.20mm VF. Nice green patina. Semisse,
dopo il 211 a.C. D/ Testa laureata di Saturno a
destra; dietro S. R/ Prua a destra, sopra S.
Sotto, ROMA. Syd. 143a. Cr. 56/3. AE. 22.84g.
29.20mm. BB. Bella patina verde. Base d'asta €25
Lotto non in vendita.
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta non si discosta per
caratteristiche generali e di stile dalle monete di
pari tipologia reperite nel web. Le caratteristiche
fisiche presentano qualche singolarità, come spiegato
in coda alla nota 1. Il valore venale del campione in
esame, nelle presenti condizioni, si attesta, a mio
avviso, sui 30,00€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Semisse di
bronzo. Quello di figura è un semisse "anonimo",
perché privo dei segni di identificazione che si
ritrovano nella monetazione in bronzo successiva.
La cosiddetta "riforma sestantaria" aveva ridotto
l'asse (che all'inizio aveva il peso della libbra
romana, 327,168g) a pesare 54g, quanto il sestante
primigenio (un sesto di libbra). Il peso dell'asse
era destinato a decrescere progressivamente per
effetto della svalutazione della moneta. Le monete
della tipologia in esame, classificate Cr.56/3,
hanno pesi molto variabili perché dai 54g iniziali
possono scendere anche al di sotto dei 30g, sino
ad arrivare, con la riforma unciale, a pesare
27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A
testimoniare la variabilità del peso di questa
tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni
distintivi, sotto il categorico, Cr.56/3, ho
tabulato le caratteristiche fisiche di un piccolo
campione di queste monete reperite nel web:
Riferimenti |
Peso(g) |
Asse di conio (h) |
Diametro(mm) |
Link1 |
7,19 |
- |
24 |
Link2 |
7,10 |
- |
21,50 |
Link3 |
6,10 |
5 |
26 |
Link4 |
9,35 |
- |
24 |
Link5 |
16,47 |
- |
26 |
Link6 |
8,7 |
- |
26 |
Link7 |
11,80 |
12 |
26 |
Link8 |
6,02 |
9 |
22 |
Link9 |
16,44 |
3 |
26 |
Link10 |
22,84 |
- |
29,20 |
Si desume dalla tabella che le caratteristiche
fisiche della moneta del lettore (7,0g, 17,6mm, 6h)
sono anomale rispetto alla gran parte dei conî
d'epoca di pari tipologia presenti in tabella.
Colpisce sopra tutto l'anomalia del diametro di soli
17,6mm, l'anomalia del peso (7,0g) è presente anche
nel link 8,
indicato dal venditore come "unofficial".
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data
di emissione indicata dal Crawford, data che
discende dal ritrovamento, sotto lo strato di
distruzione della città siciliana di Morgantina, di
un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa
data è associata l'emissione dei primi denari
romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In
realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla
datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo
Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo
"Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni
romane repubblicane" (v. link). Secondo
gli autori, quattro sono le teorie che nel corso del
tempo sono state formulate sulla datazione del primo
denario romano e sulla contemporanea riduzione
sestantale dell'asse:
- la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal
Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da
Haberlein e da Grueber ai primi del novecento,
basata sulle fonti latine (Plinio e Livio),
colloca la prima emissione del denario nel 269
a. C.;
- la seconda (teoria ribassista), sviluppata da
Mattingly e dalla scuola inglese negli anni '30
del novecento, proponeva, come data di emissione
del denario, il 187;
- la terza (teoria media), prendendo spunto dal
ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo
strato di distruzione della città, collocava la
prima emissione del denario nel 217-211;
- la quarta (teoria tradizionale rivista),
apparentemente preferita dagli autori, riprende
la "teoria tradizionale" con alcune modifiche
dettate dall’analisi storica e colloca la prima
emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di
Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note
che seguono da "Immagini divine. Devozioni e
divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze
archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli
e Diana Neri, 01 nov 2007" (v.
link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare
emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che
caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle
serie fuse della prua e che viene poi mantenuto
nelle numerose emissioni successive di età
repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa
amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato
della iconografìa caratteristica, e pressoché
immutata, della testa del dio bifronte, una delle
più antiche divinità della religione romana, tipica
della protostoria italica e senza equivalenti nel
mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo
re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età
dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a
fianco felicemente. Giano era considerato il patrono
di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi,
connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara
all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la
coesistenza di due elementi di natura differente o
addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente
nella duplice connotazione di dio della pace e della
guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi
del tempo, favoriva la rappresentazione di
significati religiosi e politici insieme, che
potevano assumere valenze diverse a seconda delle
circostanze. La testa di Giano, come quella delle
altre divinità che connotano i differenti nominali
del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo
fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte
semplificazione simbolica, condizionata innanzi
tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce
della moneta esprimevano, nella loro stretta
correlazione, un chiaro intento narrativo. In
quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due
immagini sarebbero infatti da collegare ad uno
specifico evento, cioè alla costruzione del tempio
di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore
della battaglia navale di Mylae, C. Duilio, nel
corso della prima guerra punica, probabilmente con i
proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine
della prua di nave, se da un lato, può apparire
quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della
ruota che aveva connotato serie precedenti,
dall'altro può riflettere anche la precisa volontà
di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione
del potere sul mare da parte dei Romani nel corso
della
prima guerra punica."
(4) "S", segno del valore, sta per
Semis (semisse). Il semisse di figura è parte di
un'emissione monetale che comprendeva i seguenti
nominali:
- dupondio -
Cr 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/
Prua di nave a destra, sopra segno del valore
"II; sotto "ROMA");
- asse -
Cr 56/2 (testa laureata di Giano, sopra
I/Prua di nave, sopra I);
- semisse -
Cr. 56/3 (testa laureata di Saturno a
destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra
"S");
- triente -
Cr. 56/4 (testa elmata di Minerva a
destra, sopra "oooo"/
Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto
"oooo");
- quadrante -
Cr. 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro
""/ Prua di
nave a destra, sotto "ooo");
- sestante -
Cr. 56/6 (testa di Mercurio a destra;
sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
- oncia -
Cr. 56/7 (testa di Roma a destra; dietro
"o"/ Prua di nave a destra, sotto "o");
- semuncia -
Cr. 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua
di nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico, cioè lo stato
nel nome del quale la moneta è stata battuta. |