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16.10.2023
Le trasmetto 2 foto della moneta in oggetto con preghiera di esaminarle per una una completa e precisa identificazione. Di seguito Le riporto i dati fisici della stessa: METALLO: AE senza elementi ferrosi e con patina verde diffusa; PESO: 3,4g; DIAMETRO: 16,1mm; SPESSORE: 3,2mm; ASSE di CONIO: h9; DESCRIZIONE: D/ Aretusa(?) a sinistra con capelli raccolti su retro ,con orecchino e collana; R/ toro cozzante a sinistra, sopra un delfino, sotto un'asta. Nel ringraziarla anticipatamente resto in attesa Suo gradito riscontro e cordialmente La saluto. |
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Roma, 20.10 .2023
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ
Emilitra1, zecca di
Siracusa, 317-289 a. C.2, SNG
Cop. Italy 2 Syracuse 758, BMC II
370 (pag. 195), https://www.magnagraecia.nl/coins/Area_IV_map/Syracusa_map/Syracusa2.html Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche,
generali e di stile della moneta non si discostano
da quelle delle monete autentiche di pari tipologia
reperite nel web. Nel presente stato di
conservazione la moneta, se autentica, vale a mio
avviso, una ventina di euro. Un saluto cordiale. ------------------------------- Note:
(2) 317-289 a. C. (il tempo di Agatocle). Agatocle (in greco antico: Ἀγαθοκλῆς) è stato tiranno di Siracusa dal 317/316 a.C. e basileus di Sicilia dal 307 a.C. o dal 304 a.C. fino alla morte. Nacque da famiglia di umili origini e, grazie alla prestanza fisica e abilità militare, riuscì ben presto a scalare le vette del potere della Pentapoli di Siracusa. Nel contesto della guerra civile di Siracusa, divenne prima capo fazione dei democratici e in seguito venne nominato «stratega e custode della pace». Alla fine della guerra prese, con un atto di forza, il titolo di stratēgòs autokràtōr (στρατηγὸς αὐτοκράτωρ) e instaurò a Siracusa una nuova tirannide. Il suo governo fu in linea con quelli sorti in epoca ellenistica, segnata da numerosi conflitti bellici e nuove scoperte territoriali. Durante la riaccesa ostilità tra Cartagine e i Sicelioti, Agatocle affrontò per la prima volta i Cartaginesi su suolo africano durante la spedizione siracusana in Africa, andando a minare le certezze dell'inviolato impero dei Punici. (3) ΣΥΡΑΚΟΣΙΩΝ, scritta illeggibile sul dritto della moneta, costituisce l'etnico (moneta dei Siracusani). (4) Persefone, riconoscibile dal serto di spighe sulla testa, era considerata, come la madre Demetra, dea delle messi. Molto noto è il mito di Persefone: generata dall'unione di Demetra con Zeus, fu un giorno rapita. Demetra corse nove giorni disperata, per terra e per mare, alla sua ricerca prima di apprendere che, a rapirla, era stato Ade, re degli Inferi, con il consenso di Zeus. Demetra si chiuse allora nel suo dolore e la terra divenne sterile, sino a che Zeus non concesse a Persefone di poter far ritorno ogni anno sulla terra per sei mesi, tra la primavera e l'autunno. Demetra, placata, riprese il suo posto nell'Olimpo, da dove fu di nuovo dispensiera di fecondità e fertilità per la terra. Agatocle, alla fine del IV secolo, utilizzò Persefone come tipo monetale, per manifestare un potere politico che intendeva estendere a tutto il paese. L'impresa africana di Agatocle è ricca di dettagli che mostrano il suo coinvolgimento con Demetra. (5) L’icona del cosiddetto “toro cozzante” evoca l'impeto travolgente, rivelando l’intento della comunità emittente di comunicare vitale energia. (6) Il delfino nel rovescio allude forse alla potenza marittima di Siracusa. |
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