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26.10.2023
Gent.mo sig
De Florio,Le trasmetto 2 foto della monetina in oggetto pregandoLa di esaminarle per la precisa e completa "identificazione". Di seguito Le riporto i dati fisici della stessa: METALLO: AE senza elementi ferrosi; PESO: 3,2g; DIAMETRO: 16,0mm; SPESSORE: 2,8mm; ASSE di CONIO: h3; DESCRIZIONE: D/ testa laureata di Zeus a destra; R/ gufo in piedi di fronte, ali spiegate. Ringraziando anticipatamente e in attesa del Suo gradito riscontro cordialmente La saluto. |
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Roma, 29.10.2023
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ161, zecca di Velia, IV-I sec. a. C.2, SNG Cop. Italy 1602, HN Italy 13263. Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ------------------------------------------------- Note:(1) Æ16. Le monete in bronzo di Velia della tipoogia "Zeus/Civetta ad ali aperte" presentavano le seguenti caratteristiche fisiche: diametro Æ (11-17) e peso (0.89-5.77)g (v. link). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web:
(2) IV-I sec. a.C. Per la datazione della moneta mi sono rifatto al sito magnagraecia (v. link). Altre notizie su Velia sono illustrate dal sito Elea - Velia del quale raccomando la lettura. (3) Ho scelto il riferimento bibliografico HN Italy 1326, deducendolo da wildwinds, sulla base della presenza della corona d'alloro sul capo di Zeus. (4) ΥEΛΗ è l'etnico (=[moneta] dei cittadini di YEΛH, nome greco della città di Velia prima della conquista romana). Traggo da "A manual of Greek Numismatics" - 1887, pag. 73-75, di Barclay Head (v. link) le note che seguono sulla monetazione di Velia (o YEΛH o Ἐλέα, ELEA). "Velia, sul mar Tirreno (v. mappa), circa 30 km a sud di Poseidonia (la romana Paestum), era stata fondata attorno al 540 a. C. dai Focesi (abitanti di Phocea città a sud dell'odierna Smirne, v. mappa) i quali, di loro iniziativa, avevano abbandonato la loro terra natale per non sottomettersi ai Persiani. Sembra che essi avessero portato con sé il sistema di pesi utilizzato in Asia Minore, basato sulla dracma di 60-58grs (3,76-3,89g), nonché l'alfabeto ionico, dal momento che sulle prime monete inscritte di Velia appaiono le lettere H e Ω. Attorno al 500-450 a. C. il didramma (di c. 8,16g) 'Testa di donna in stile arcaico/Leone' fece il suo ingresso nella monetazione di Velia, associato all'etnico YEΛH oppure YEΛHTΩN. Si datano tra il 400 e il 268 a.C. circa, le monete che al dritto recano la testa di Atena con elmo decorato d'ulivo o riccamente adorno di grifoni, Pegaso, ecc...(omissis) e al rovescio il leone che divora una preda, accompagnato da varie lettere e simboli nel campo e, in esergo, dall'etnico YEΛHTΩN (peso c. 7,13g). Durante l'intero quarto secolo il circolante in argento di Velia consistette principalmente, come in Campania, di didrammi, raramente accompagnati da divisionali inferiori. "La città, legata prevalentemente ad un'economia mercantile e navale, prosperò governata dalle buone leggi che la tradizione fa risalire a Parmenide, filosofo di stirpe illustre, intorno al quale si creò una scuola filosofica che ebbe grande influenza nell'antichità. Nel corso del IV sec. a.C. Elea entrò in contrasto con i Lucani insediati a Paestum; nei primi decenni del III sec. a.C. la città strinse un trattato di alleanza con Roma, fornendo proprie navi nella guerra contro Cartagine. In età romana Elea, il cui nome in forma latinizzata diventò Velia, conservò una propria autonomia e diventò municipium nell'88 a.C. ottenendo, insieme a Napoli, di conservare l'uso della lingua greca per le cerimonie ufficiali e di continuare a battere moneta propria. L'insabbiamento dei porti velini e il decadere delle rotte commerciali marittime in relazione alle quali Velia aveva fino ad allora fondato la propria ricchezza provocarono un lento declino della città" (il virgolettato che precede è tratto da http://www.archeosa.beniculturali.it/?center=luogo&id_luogo=14&id_provincia=3 non più attivo). |
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