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Roma, asse, Gallieno e i
Voti decennali |
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1.11.2023
Buongiorno,come da oggetto, vorrei avanzare richiesta di consulenza numismatica, gratuita, a scopo di studio per la moneta in immagini allegate. I dati relativi da me rilevati, sono: Peso: 6,76g Diametro: 23,5mm Colore: verde scuro Asse di conio: ore 6 Lega stimata: Bronzo Materiale ferroso non rilevato In attesa di cortese riscontro, la ringrazio per la disponibilità. Autorizzo l’uso incondizionato di immagini allegate. Cordiali saluti. |
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Roma, 4.11.2023
Egregio
Lettore,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Asse1,
zecca di Roma, 253 d. C., RIC V/I
250 var. (pag. 87)2, Cohen
V 1343 (pag. 470), indice di rarità
"S"
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. (1) Asse Æ23. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:
(2) La moneta in esame è indicata dal Ric come sesterzio invece che come asse, ragione per cui nei riferimenti bibliografici l'ho riportata come variante di RIC V/I 250. Esatta è invece la classificazione Cohen V 1343 (pag. 470). (3) IMP C P LIC GALLIENVS AVG. Figlio di Valeriano I, Gallieno fu fatto co-imperatore dal padre subito dopo l'ascesa e nel 254 d.C. gli fu affidata la difesa della frontiera renana. Nell’anno successivo Gallieno riportò un considerevole successo nella guerra contro le tribù dei Germani e quando Valeriano lasciò Roma per l’oriente, nel 256 d.C., a Gallieno venne attribuito il governatorato delle provincie occidentali. La cattura di Valentiniano I da parte di Sapore I, re dei Persiani, ad Edessa (Turchia, confine siriano) nel 259 d.C., risuonò come la più grande umiliazione patita dai Romani ad opera dei Persiani, talché nel terzo secolo l'episodio fu scolpito, a perenne memoria, dai vincitori nella roccia di Nagsha Rostam in terra persiana (si veda l'immagine pubblicata in altra pagina del sito, cliccando qui). Dopo la cattura di Valeriano, Gallieno si trovò ad essere l’unico imperatore di un regno soggetto, non solo all’attacco dei barbari, ma sconvolto anche da rivolte interne, epidemie e carestie, afflitto da guerre ai confini e dispute con gli usurpatori nelle provincie. La maggior parte dell’impero orientale finì sotto il dominio di Odenatho di Palmira e nel 259 d.C. la Gallia, la Spagna e la Britannia furono perse per il governo centrale, quando Postumo stabilì un impero indipendente che durò circa quindici anni (v. mappa). Sebbene fosse un abile soldato, Gallieno non era uomo da riuscire a ricostruire un impero che mostrava tutti i sintomi della disgregazione e, dopo alcune campagne, venne assassinato durante l’assedio di Milano (rivolta di Aureolo), il 24 marzo del 268 d.C., all'età di 50 anni. I futuri imperatori Claudio e Aureliano furono entrambi coinvolti nel complotto che portò al suo assassinio. Per altre notizie rimando al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link) oppure al sito: http://www.romanoimpero.com/2009/07/gallieno-260-268.html. Tra le fonti antiche che si sono occupate di Gallieno spicca la Historia AVGVSTA (v. link) che fornisce una versione ostile a Gallieno rilasciata dal partito senatoriale. (4) VOTIS/DECENNA/LIBVS/SC. Voti (vota suscepta) per il decennale di regno. |
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