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17.12.2023
..da lamoneta.it.Ciao a tutti, cosa ne pensate di questa moneta? Soggetto non molto comune. Sono molto soddisfatto per l'acquisto e la cifra spesa data la condizione della moneta. 14,2g. 26mm. 157€ con le spese. |
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Roma, 1.1.2024
Egregio,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ Sesterzio1,
zecca di Roma, 253-260 d. C., RIC V/I 10 (pag. 65),
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia in esame ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------------------- Note:
(2) DIVAE MARINIANAE (alla diva Mariniana). Riferisce il Ric che a Mariniana, moglie di Valeriano, fu tributato l'onore dell'emissione di aurei, antoniniani e di alcune monete di bronzo a lei dedicate e, poiché tutte recano il titolo di "DIVA", appare evidente che ella morì prima dell'ascesa di Valeriano, cioè prima di diventare Augusta. La monetazione in suo nome iniziò nel 253 con l'ascesa di Valeriano e non va oltre il 257. (3) Valeriano. Traggo dal Diz. Enciclopedico Italiano un breve profilo di Valeriano. Fu console (prima del 233); poi in Rezia ebbe l'incarico da Treboniano Gallo di radunare milizie per combattere l'usurpatore Emiliano (252 circa). Alla morte di Treboniano fu proclamato (253) imperatore dall'esercito e fu subito riconosciuto dal senato. La sua politica interna ebbe carattere conservatore e mirò all'accordo col senato. Continuatore della politica religiosa di Decio, perseguitò i cristiani, promulgando (257) un primo editto con il quale impose ai cristiani l'osservanza del culto statale e vietò loro di riunirsi in assemblee e di entrare nei cimiteri, che confiscò, insieme a tutti i beni dei cristiani. Con un secondo editto (258) stabilì la pena di morte per vescovi, preti, diaconi e anche senatori, cavalieri e alti funzionari che continuassero a professare la fede cristiana, pur perduta la loro dignità; le sue vittime più illustri furono San Sisto II e San Lorenzo a Roma, e in Africa San Cipriano. All'esterno le condizioni dell'Impero erano gravi: nemici premevano da ogni parte. Valeriano si associò nella difesa dell'Impero il figlio Gallieno, cui affidò la guerra in Occidente; si occupò prevalentemente di difendere le frontiere orientali, minacciate dai Persiani di Sapore I, che avevano invaso la Siria; riportò vari successi e fu celebrato come Restitutor orientis. Allorché Sapore I strinse d'assedio Edessa, Valeriano lo affrontò con un esercito decimato da una pestilenza; fu fatto prigioniero (259) e finì la sua vita in prigionia». L'umiliazione finale dell'imperatore romano si realizzò quando Sapore utilizzò Valeriano come sgabello per montare a cavallo e il suo corpo fu scuoiato diventando simbolo imperituro della sconfitta romana." La sottomissione di Valeriano I, catturato ad Edessa, fu scolpita nella roccia a Nagsha Röstam per volere di Sapore. Per dare un'idea delle dimensioni geografiche dell'Impero Persiano ho riportato nella mappa che segue la posizione di Edessa in Asia Minore dove Valeriano fu catturato e quella di Nagsha Röstam, luogo della scultura rupestre nel cuore della Persia. (4) CONSECRATIO. La Consecratio (o apoteosi o divinizzazione) era l'atto politico attraverso il quale il Senato romano riconosceva, al momento della morte, all'imperatore o alla consorte, se meritevole (politicamente), lo status di dio a fianco degli altri dei. Il rovescio della moneta reca l'immagine del pavone, l'uccello sacro a Giunone, simbolo della concordia coniugale. Il simbolismo della rappresentazione vuole che la moglie dell'imperatore, ormai deificata, abbia varcato le soglie dell'Olimpo per sedere accanto a Giunone, la regina degli dei. Il cristianesimo ha trasformato la consecratio nella santificazione riservandola, attraverso il processo di canonizzazione, ad alcuni pii meritevoli. (5) S C (Senatus Consulto, per decreto del Senato). Tra le novità introdotte da Augusto nella monetazione è da ricordare il conferimento al Senato della responsabilità delle emissioni monetali in bronzo; ogni emissione ènea riportava perciò sul rovescio la sigla SC. La monetazione in oro e argento, che era priva della sigla SC, rientrava nella competenza diretta dell'imperatore. |
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