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Brindisi, denaro, Federico II, testa coronata | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
28.1.2024
18mm, circa
2/3grammi. |
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Roma, 2.2.2024
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta in esame: Denaro1, zecca di Brindisi, 1239, Spahr 1976 121, C.N.I. XVIII 65 (pag. 204), W-F2I/20-1, indice di rarità "c" Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Concludo osservando che, per quanto consentito da
un'indagine a distanza, le caratteristiche generali
e di stile della moneta di figura appaiono non
difformi da quelle delle monete autentiche dello
stesso tipo reperite nel web. Mancano le
caratteristiche fisiche e non è possibile un esame
comparativo con le monete autentiche del periodo.
Nel presente stato di conservazione, il valore
venale del campione in esame, se autentico, è
stimabile, a mio avviso, in circa 10€. Un saluto cordiale. ------------------------------- (1) Denaro (mistura). W-F2I/20 fornisce per questo denaro le seguenti caratteristiche di massima, peso 0,55÷0,80g, diametro 16mm. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
(2) IM-PER-ATO-R•F• (IMPERATOR Federicus - Federico Imperatore). La dinastia (v. Grierson Volume 14 - pag. 141) che sostituì gli Altavilla (o Hautevilles) prese il nome dal castello ancestrale di Staufen o Hohenstaufen nella Svevia (Swabia) centrale (Württemberg), distrutto nella Guerra dei Contadini del 1525. I capi della famiglia erano stati duchi di Svevia dal 1079, quando l'imperatore Enrico IV aveva concesso il ducato a Federico I di Hohenstaufen, sicché essi in Italia sono conosciuti come Svevi. Essi erano stati re di Germania dal 1138, quando Corrado (III), figlio del duca Federico, era stato eletto re, ed imperatori dal 1155, quando Federico Barbarossa, nipote di Corrado e padre di Enrico VI, re di Germania nel 1152, fu incoronato a Roma da papa Adriano IV il 15 giugno del 1155 (v. link). Il loro regno in Italia sarebbe stato breve, dal 1194 al 1266. In molti modi si trattò di una continuazione del periodo normanno, ma con elementi greci e arabi progressivamente sostituiti da quelli occidentali man mano che i legami politici ed economici del Regno si spostavano a nord. Cinque membri della famiglia degli Hohenstaufen furono re di Sicilia, Enrico VI (1194-7), suo figlio Federico II (1197-1250), Corrado I/IV (1250-4), Corrado II/V detto Corradino (1254-8) e Manfredi (1258-66). L'autorità di Manfredi non si estese oltre al regno di Sicilia; gli altri furono anche re di Germania e del Regnum Italicum, in effetti dell'Italia centrale e settentrionale. Solo Federico II fu interamente re di entrambi i paesi; Enrico VI, Corrado IV e Corradino trascorsero la maggior parte della loro vita in Germania. Enrico VI fu in Italia solo negli ultimi tre anni della sua vita, Corrado IV nel 1252-4 e Corradino per meno di un anno tra il 1267 e il 1268. Manfredi fu tecnicamente un usurpatore, diventando re solo quando si diffuse la falsa notizia della morte di Corradino e dopo il rifiuto ad abbandonare la carica quando si seppe che il giovane re era ancora vivo. Il potere degli Hohenstaufen sull'Italia meridionale e la Sicilia cessò effettivamente nel 1266 quando Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX, convocato da Papa Innocenzo IV ad assumere la corona di Sicilia, sconfisse e uccise Manfredi nella battaglia di Benevento. Il breve e tragico regno di Corradino fu solo un epilogo. Convocato dalla Germania dai Ghibellini italiani, il ragazzo diciassettenne fu sconfitto da Carlo nella battaglia di Tagliacozzo in Abruzzo, proprio alla frontiera del Regno e, dopo un processo farsa, decapitato a Napoli dal vincitore il 29 ottobre 1268. (3) •R•I-ER-ET•S-ICL•- (Rex IER ET SICL). Le leggende del dritto e del rovescio della moneta in esame andrebbero lette congiuntamente: Federico Imperatore, Re di Gerusalemme e Sicilia. Federico Ruggero di Hohenstaufen (nato a Jesi, 26 dicembre 1194 – morto a Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250) è stato re di Sicilia (come lo era stato Federico I, dal 1198 al 1250), duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (passato alla storia come Federico II), eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220 e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229) - v. link. |
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