Roma, 7.2.2024
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Æ
Asse1,
zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford
56/2 (pag. 158), Sydenham
143 (pag. 15),
indice di rarità "(3)".
Descrizione sommaria:
D. Testa di Giano3
laureata, sopra I4.
R. Prua di nave a destra, sopra, I4,
sotto ROMA5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura
ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://leunumismatik.com/source/images/auction/16/01005q00.jpg
Lotto 1005Anonimo, dopo il 211 a.C. As (Bronzo,
33mm, 30,86g, 7h), Roma. Testa laureata di Giano.
Rev. Prua della cambusa a destra; sopra, io;
sotto, ROMA. Crawford 56/2. RBW 200ff. Sydenham
143. Qualche traccia di corrosione e con leggeri
graffi, per il resto molto bene. Prezzo di
partenza: 25 franchi. Prezzo di aggiudicazione: 90
franchi (c. 96€). Numero di offerte: 7 Offerte.
Orario di chiusura: 08-dic-19, 14:02:00 CET.
- https://rauch-auctions.bidinside.com/de/lot/11492/rmische-republik-anonyme-prpgungen-as-/
Lotto 131 - Asta E-Live 33 Prezzo di partenza:
80,00 euro. Descrizione RÖMISCHE REPUBLIK -
Anonyme Prägungen - As (41,98g), Roma, ca. 211-208
v. Chr. Doppelkopf des Ianus mit Lorbeerkranz,
darüber Wertzeichen I / Prora, darüber Wertzeichen
I. Crawford 56/2, Albert 168. Stellenweise leichte
Korrosionsspuren und Auflagen. s.sch.
- https://www.numismatik-naumann.at/auktion/#!/auction/lot?a=953&l=411&p=5
Auktion 87, Los 411 Zuschlag 190 EUR. 6 Gebote.
Startpreis 80 EUR, Schätzpreis 100 EUR.
Beschreibung ANONYMOUS. As (169-158 BC). Rome.
Obv: Laureate head of bearded Janus; I (mark of
value) above. Rev: ROMA. Prow of galley right; I
(mark of value) above. Crawford 56/2. Condition:
Very fine. Weight: 29.35g. Diameter: 35 mm.
- https://agoraauctions.com/assets/lot_images/22/39113.jpg
Lot 079. Anonymous. After 211 B.C. AE as. Uncial
standard. Rome mint. Ex RBW collection. Lot 079.
Anonymous. After 211 B.C. AE as. Uncial standard.
Rome mint. Ex RBW collection. Anonymous. After 211
B.C. AE as (32.57mm, 38.86g, 2h). Uncial standard.
Rome mint. Laureate head of bearded Janus; I above
/ ROMA, prow of galley right; I above. cf.
Crawford 56/2; cf. Sydenham 143. aFine, porous. Ex
RBW collection. Estimate: $75.00. Final Price:
$0.00 (0 bid(s)). Time remaining:Bidding closed
(Tuesday, 25 Jun 2019, 12:39:00). Current time:
Wednesday, February 07th, 11:07:03.
- https://www.romanumismatics.com/205-lot-576-anonymous-a-as?auction_id=59&view=lot_detail
E-Sale 60, 01-08-2019, Lot 576 Anonymous Æ As.
Description Anonymous Æ As. Rome, after 211 BC.
Laureate head of Janus; I (mark of value) above /
Prow right; I above, ROMA below. Crawford 56/2;
RBW 200-2; McCabe Group G1. 32.70g, 35mm, 5h.
About Very Fine. Ex L. Rose Collection. Hammered
For: £45 (c. 53€).
- https://www.romanumismatics.com/206-lot-557-anonymous-a-as?auction_id=60&view=lot_detail
E-Sale 61, 22-08-2019, Lot 557 Anonymous Æ As.
Description Anonymous Æ As. Rome, after 211 BC.
Laureate head of Janus; I (mark of value) above /
Prow right; I (mark of value) above, ROMA below.
Crawford 56/2; RBW 200-2; McCabe Group G1. 36.09g,
33mm, 9h. Near Very Fine. From a private European
collection. Hammered For: £55 (c. 65€).
- https://bertolamifineart.bidinside.com/de/lot/57666/anonymous-rome-after-211-bc-as-38mm-/
Los Nr. 490 - E-Live Auction 73 Ergebnis:
200,00GBP (c. 235€). Gebote: 1. Beschreibung
Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ As (38mm, 48.02g,
7h). Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r.
Crawford 56/2; RBW 200-2. Green patina, VF.
- https://bertolamifineart.bidinside.com/de/lot/57667/anonymous-rome-after-211-bc-as-31mm-/
Price realized: Price realized: 60,00 GBP (c. 70€)
Bids: 7. Description Anonymous, Rome, after 211
BC. Æ As (31mm, 33.47g, 9h). Laureate head of
Janus. R/ Prow of galley r. Crawford 56/2; RBW
200-2. Near VF.
- https://bertolamifineart.bidinside.com/en/lot/57668/anonymous-rome-after-211-bc-as-34mm-/
Lot 492 - E-Live Auction 73 Price realized: 60,00
GBP (c. 70€). Bids: 3. Description Anonymous,
Rome, after 211 BC. Æ As (34mm, 36.91g, 7h).
Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r.
Crawford 56/2; RBW 200-2. Green patina, Good Fine.
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=389885
452, Lot: 636. Estimate $100. Sold for $65.
Anonymous. After 211 BC. Æ As (32.5mm, 29.84g,
10h). Uncertain mint. Laureate head of bearded
Janus; I (mark of value) above / Prow of galley
right; I (mark of value) above. Crawford 56/2;
Sydenham 143; RBW 202. Dark green patina with
light earthen highlights/deposits, some light
porosity and smoothing. VF. From the Matthew
Curtis Collection.
Concludo
osservando che, per quanto consentito
ad una valutazione a distanza, le
caratteristiche generali e di stile
della moneta di figura appaiono non
difformi da quelle delle monete
autentiche dello stesso tipo reperite
nel web. Mancano le caratteristiche
fisiche e non è possibile un esame
comparativo con le monete autentiche
del periodo, né essere certi della
corretta catalogazione della moneta..
Nel presente stato di conservazione,
il valore venale del campione in
esame, se autentico e correttamente
catalogato, è stimabile, a mio avviso,
in circa 50€.
.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Æ Asse.
Quello di figura è un asse "anonimo", perché privo
dei segni aggiuntivi di identificazione che si
ritrovano nella monetazione in bronzo successiva.
La cosiddetta "riforma sestantaria" aveva ridotto
il peso dell'asse (inizialmente pari ad una libbra
romana di 327,168g) a soli 54g, quanto il sestante
primigenio (un sesto di libbra romana). Il peso
dell'asse era destinato a decrescere ulteriormente
per effetto della svalutazione della moneta. Le
monete della tipologia in esame, classificate Cr
56/2, hanno pesi molto variabili perché dai 54g
iniziali possono scendere anche al di sotto dei
30g, per poi scendere, con la riforma unciale, a
27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A
testimoniare la variabilità del peso di questa
tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni
distintivi, sotto il categorico, Cr56/2, ho
riportato in tabella le caratteristiche fisiche
delle monete della tipologia di figura reperite nel
web:
Riferimenti |
Peso(g) |
Asse di conio (h) |
Diametro(mm) |
Link1 |
30,86 |
7 |
33 |
Link2 |
41,98 |
- |
- |
Link3 |
29,35 |
- |
35 |
Link4 |
38,86 |
2 |
32,57 |
Link5 |
32,70 |
5 |
35 |
Link6 |
36,09 |
9 |
33 |
Link7 |
48,02 |
7 |
38 |
Link8 |
33,47 |
9 |
31 |
Link9 |
36,91 |
7 |
34 |
Link10 |
29,84 |
10 |
32,5 |
In assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche
della moneta in esame, non sarà possibile svolgere
un esame comparativo con i dati in tabella ed essere
certi della corretta catalogazione della moneta.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data
di emissione indicata dal Crawford, data che
discende dal ritrovamento, sotto lo strato di
distruzione della città siciliana di Morgantina, di
un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa
data è associata l'emissione dei primi denari
romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In
realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla
datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo
Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo
"Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni
romane repubblicane". Secondo gli autori, quattro
sono le teorie che nel corso del tempo sono state
formulate sulla datazione del primo denario romano e
sulla contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
- la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal
Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da
Haberlein e da Grueber ai primi del novecento,
basata sulle fonti latine (Plinio e Livio),
colloca la prima emissione del denario nel 269
a. C.;
- la seconda (teoria ribassista), sviluppata da
Mattingly e dalla scuola inglese negli anni
trenta del novecento, proponeva, come data di
emissione del denario, il 187;
- la terza (teoria media), prendendo spunto dal
ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo
strato di distruzione della città, collocava la
prima emissione del denario nel 217-211;
- la quarta (teoria tradizionale rivista),
apparentemente preferita dagli autori, riprende
la "teoria tradizionale" con alcune modifiche
dettate dall’analisi storica e colloca la prima
emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di
Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note
che seguono da "Immagini divine. Devozioni e
divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze
archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli
e Diana Neri, 01 nov 2007" (v.
link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare
emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che
caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle
serie fuse della prua e che viene poi mantenuto
nelle numerose emissioni successive di età
repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa
amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato
della iconografìa caratteristica, e pressoché
immutata, della testa del dio bifronte, una delle
più antiche divinità della religione romana, tipica
della protostoria italica e senza equivalenti nel
mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo
re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età
dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a
fianco felicemente. Giano era considerato il patrono
di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi,
connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara
all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la
coesistenza di due elementi di natura differente o
addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente
nella duplice connotazione di dio della pace e della
guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi
del tempo, favoriva la rappresentazione di
significati religiosi e politici insieme, che
potevano assumere valenze diverse a seconda delle
circostanze. La testa di Giano, come quella delle
altre divinità che connotano i differenti nominali
del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo
fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte
semplificazione simbolica, condizionata innanzi
tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce
della moneta esprimevano, nella loro stretta
correlazione, un chiaro intento narrativo. In
quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due
immagini sarebbero infatti da collegare ad uno
specifico evento, cioè alla costruzione del tempio
di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore
della battaglia navale di Mylae, C. Duilio (260 a.
C., v.
link), nel corso della prima guerra punica,
probabilmente con i proventi dell'enorme bottino
raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un
lato, può apparire quasi in contrapposizione
rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato
serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la
precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con
l'acquisizione del potere sul mare da parte dei
Romani nel corso della
prima guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta per
1 (I=un asse). L'asse di figura faceva parte di
un'emissione monetale che comprendeva i seguenti
nominali:
- dupondio -
Cr 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/
Prua di nave a destra, sopra segno del valore
"II; sotto "ROMA");
- asse -
Cr 56/2 (testa laureata di Giano, sopra
I/Prua di nave, sopra I);
- semisse -
Cr 56/3 (testa laureata di Saturno a
destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra
"S");
- triente -
Cr 56/4 (testa elmata di Minerva a destra,
sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra
"ROMA", sotto "oooo");
- quadrante -
Cr 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro
"
"/ Prua di nave a destra, sotto "ooo");
- sestante -
Cr 56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra
"oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
- oncia -
Cr 56/7 (testa di Roma a destra; dietro
"o"/ Prua di nave a destra, sotto "o");
- semuncia -
Cr 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua
di nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico, cioè lo stato
nel nome del quale la moneta è stata battuta. |