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Roma, denario, Caracalla Cesare e la Pietas
9.5.2024
..da Ancient & Medieval Coins.
Please can I have a RIC for this one if possible thank you.
 fig. 1
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Roma, 16.5.2024
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Denario1, 196-198 d. C., RIC IV/I 12 (pag. 213), BMC V 204 (pag. 53), Cohen IV 180 (pag. 163), indice di rarità "S"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. M AVR ANTON - CAES PONTIF2. Caracalla, testa nuda, busto drappeggiato a destra, visto da dietro.
R. PIE-TAS. La Pietas, stante a sinistra, solleva la mano destra sopra l'altare e con la sinistra sorregge una scatola d'incenso3.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://en.numista.com/catalogue/pieces273015.html Denarius - Caracalla PIETAS; Obverse Bust of Caracalla, bare-headed, draped, right. Script: Latin Lettering: M AVR ANTON CAES PONTIF. Translation: Marcus Aurelius Antoninus Caesar, Pontifex [Maximus]. Marcus Aurelius Antoninus, Caesar, [high] priest. Reverse Pietas, draped, standing left, sacrificing with right hand over altar and holding box of incense in left hand. Script: Latin. Lettering: PIETAS. Mint Rome (ancient), Italy (?-476). Features Issuer Rome › Roman Empire (27 BC - 395 AD) Emperor Caracalla (Marcus Aurelius Antoninus Caracalla) (198-217) Type Standard circulation coin. Years 196-198. Value 1 Denarius. Currency Denarius, Reform of Augustus (27 BC – AD 215). Composition Silver. Weight 3.1g. Shape Round (irregular) Technique Hammered. Demonetized Yes. Number N#273015 References RIC IV.1# 12, OCRE# ric.4.crl.12.
  2. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=143505 211, Lot: 391. Estimate $100. Sold for $77. Caracalla. As Caesar, AD 196-198. AR Denarius (17mm, 2.70g, 6h). Rome mint. Struck AD 197-198. Draped bust right / Pietas standing facing, head left, extending hand over lighted altar and holding incense box. RIC IV 12; RSC 180. Good VF, minor porosity.
  3. https://images.auex.de/img/19//114/00420Q00.jpg Lot 420 Caracalla (197 - 217 n. Chr.). Denar. 197 n. Chr. Rom. Vs: M AVR ANTON - CAES PONTIF. Büste mit Paludament rechts. Rs: PIE - TAS. Pietas mit Weihrauchkästchen nach links stehend und über Altar opfernd. 18mm. 2,95g. RIC 12; C. - (vgl. 180); BMC 204. Selten. Sehr schön / fast vorzüglich. Result 85€. My Bid Estim. Price 25€.
  4. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=5920&lot=931 Aquila Numismatics Auction 4 19-20 Aug 2022 Lot 931 Starting price: 5 EUR Price realized: 19 EUR Roman Imperial Caracalla, as Caesar (196-198 AD) Rome AR Denarius AR 18mm, 3,64g. Obv: M AVR ANTON CAES PONTIF, draped bust right. Rev: PIETAS, Pietas standing facing, head left, extending hand over lighted altar and holding incense box. RIC IV 12; RSC 180.
  5. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1874-0714-44 Museum number 1874,0714.44 Denomination denarius Description Silver coin. Bust of Caracalla, bare-headed and draped, right. Pietas standing left, dropping incense over lighted and garlanded altar with right hand and holding box in left hand. State Associated with: Roman Empire. Authority Ruler: Septimius Severus Production date 197-198 Minted in: Rome (city) Materials silver Die-axis: Die-axis: 6 o'clock. Weight: Weight: 3.09 grammes Inscription content: M AVR ANTON CAES PONTIF. Inscription content: PIETAS. Bibliographic references RE5 / Coins of the Roman Empire in the British Museum, vol.V: Pertinax to Elagabalus (204, p.53) RIC4 / The Roman imperial coinage, vol. 4: Pertinax - Uranius Antonius (12, p.213) Named in inscription & portrayed: Caracalla Named in inscription & portrayed: Piety Registration number 1874,0714.44.
Concludo osservando che, per quanto consentito ad una valutazione a distanza, la moneta di figura presenta caratteristiche generali e di stile comparabili con quelle delle monete d'epoca reperite nel web. Se autentica, il valore venale della moneta
nel presente stato di conservazione potrebbe stimarsi in circa 20€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio


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(1) Denario (argento, titolo sotto al 50% - v. link). Il peso del denario di Caracalla, è indicato da BMC in 3,10g (media su 112 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso(g) Diametro(mm) Asse di conio(h)
Link1 3,1 - -
Link2 2,70 17 6
Link3 2,95 18 -
Link4 3,64 18 -
Link5 3,09 - 6
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame, non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete dello stesso tipo reperite nel web.
(2) M AVR ANTON - CAES PONTIF (Marcus AVRelius ANTONinus CAESar PONTIFex). Traggo dal Kovaliov alcune note su questo imperatore. "Fin dal 196, Settimio Severo aveva proclamato Cesare, sotto il nome di Marco Aurelio Antonino, il figlio di 8 anni Bassiano, passato alla storia come Caracalla per via di un mantello con cappuccio all'uso gallico che soleva indossare e che era diventato di moda a Roma. Due anni dopo (198 d.C.) lo aveva fatto suo conregnante con il titolo di Augusto. Alla fine del regno si era comportato allo stesso modo con il secondo figlio, Geta. Nel 211 Settimio morì in Britannia durante la guerra con le tribù indigene, sicché Roma finì governata da due imperatori legali che si odiavano a morte, ognuno di loro sostenuto da una parte dei cortigiani e della popolazione. Nel 212 Caracalla, durante una lite, uccise il fratello fra le braccia della madre Giulia Domna. Caracalla aveva ereditato dal padre il carattere duro, ma in lui questa severità si trasformò in estrema crudeltà. Dopo la morte di Geta, Caracalla si vendicò dei suoi partigiani attivi o simpatizzanti, e anche Papiniano, famoso giureconsulto e consigliere paterno, venne condannato perché si era rifiutato di giustificare il fratricidio in ambito senatorio. Caracalla si occupò poco degli affari dello Stato, avendone lasciato la direzione a Giulia Domna. Le linee fondamentali di politica interna, tracciate da Settimio, continuarono ad essere sviluppate; i soldati furono colmati di ricompense e di ogni sorta di generosità; il soldo fu di nuovo aumentato con grave danno per le finanze. Può darsi che a ciò sia dovuto il famoso editto del 212 che concedeva il diritto di cittadinanza a qualsiasi libero abitante dell'Impero, purché fosse iscritto in una qualunque comunità (constitutio Antoniniana). Si suppone che in tal modo il governo romano sperasse di unificare il sistema delle tasse ed aumentare le entrate. Comunque, quali che fossero le cause dirette che determinarono l'editto del 212, sta il fatto che, storicamente, esso rappresenta il punto di arrivo della politica tradizionale dell'Impero romano, da Cesare a Claudio, Vespasiano, Adriano e Settimio Severo, diretta ad ampliare la base sociale dello Stato romano. La politica estera di Caracalla in parte si prefisse di consolidare i confini e in questo senso non venne meno alle antiche tradizioni, in parte cercò di dare di che vivere ai soldati. Due volte Caracalla combatté sul Danubio, ma senza notevoli risultati; in seguito mosse contro i Parti, sognando le imprese di Alessandro il Macedone. Durante la permanenza in Oriente approfittò dell'occasione per vendicarsi degli Alessandrini che già erano stati partigiani di Geta. Nel 215 Alessandria venne abbandonata al saccheggio dei soldati. Nell'aprile del 217 un complotto del prefetto pretorio Marco Opellio Macrino, mauritano di origine, portò all'uccisione di Caracalla e all'ascesa dello stesso Macrino. L'esercito e il Senato lo riconobbero e Giulia Domna si lasciò morire di fame.
(3) PIE-TAS. La Pietas, simbolo del doveroso rispetto verso gli dei e le autorità superiori, ben si addice alla figura di Caracalla nel suo ruolo di Pontefice e di Cesare, subordinato alle direttive del padre Settimio Severo.
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