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Zecca di Roma, follis, Massimino Daia e il Sole invitto
7.10.2024
..da S.P.Q.R Coins - Monete Antiche.
Buon pomeriggio, vi chiedo cortesemente di aiutare al riconoscimento dell'imperatore;
peso 4.26g diametro 21mm
Grazie
fig. 1
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Roma, 10.10.2024
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Roma, fine 312-313 d. C.2, RIC VI 335b (pag. 389), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria:
D. IMP MAXIMINVS P F AVG3. Massimino Daia, busto laureato e drappeggiato a destra, visto da dietro.
R. SOLI INV-I-CTO COMITI4. RT5, segno di zecca. Il Sole, stante a destra, testa a sinistra, mano destra sollevata, sinistra che sorregge un globo.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.numismatik-naumann.at/auktion/#!/auction/lot?a=1913&l=543&p=6 Auktion 107, Los 543 Beschreibung MAXIMINUS II DAIA (310-313). Follis. Rome. Obv: IMP MAXIMINVS P F AVG. Laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Rev: SOLI INVICTO COMITI / R P. Sol standing right, head left, holding globe and raising hand. RIC 335b. Condition: Very fine. Weight: 4.18g. Diameter: 22mm. Bieten beendet Zuschlag 45 EUR 2 Gebote. Startpreis 40 EUR. Schätzpreis 50 EUR.
  2. https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1909-0901-141 Description Copper alloy coin. State Associated with: Roman Empire Authority. Ruler: Maximinus II. Cultures/periods Roman Imperial. Production date 305-313. Production place. Minted in: Rome (city) Materials copper alloy. Dimensions Weight: Weight: 5.060 grammes. Bibliographic references RIC6 / The Roman Imperial Coinage, vol. 6: from Diocletian's reform (AD 294) to the death of Maximinus (AD 313) (335b, p?) Acquisition name Donated by: Giovanni Dattari. Acquisition date 1909. Department Money and Medals. Registration number 1909,0901.141
  3. https://ikmk.uni-freiburg.de/object?lang=de&id=ID4272 Maximinus Daia 312-313 n. Chr. Freiburg, Seminar für Alte Geschichte der Universität Nomisma NDP. Tresor Inventarnummer 06930 Vorderseite IMP MAXIMINVS P F AVG. Drapierte Panzerbüste des Maximinus Daia mit Lorbeerkranz in der Rückenansicht nach r. Rückseite SOLI INV-I-CTO COMITI // RT. Sol Invictus steht mit Strahlenkranz in der Vorderansicht, den Kopf nach l. Über seiner l. Schulter liegt ein Chlamys. Seine r. Hand ist erhoben. In seiner l. Hand hält er einen Globus. Dargestellte/rNDP Maximinus Daia. Antike Herrscherprägung NDP Autorität NDP Maximinus Daia Datierung 312-313 n. Chr. Nummus Info nomisma NDP. Bronze Nomisma NDP; 4,05g; 23mm; 12h. Literatur RIC VI Nr. 335 b (Roma, 312-313 n. Chr.). Webportale http://numismatics.org/ocre/id/ric.6.rom.335b Objektnummer ID4272. Permalink https://ikmk.uni-freiburg.de/object?id=ID4272.
  4. https://www.biddr.com/auctions/savoca/browse?a=1766&l=1919925 Silver | 104th Silver Auction Lotto 351. Price realized 75 EUR 2 bids Starting price 50 EUR Maximinus II Daia AD 310-313. Rome Follis Æ 22mm, 5,12g IMP MAXIMINVS P... Descrizione Maximinus II Daia AD 310-313. Rome Follis Æ 22mm, 5,12g. IMP MAXIMINVS P F AVG, laureate draped bust right seen slightly from behind / SOLI INVICTO COMITI, Sol standing right, head left, chlamys hanging behind from left shoulder, holding globe and raising right hand. Mintmark RT. good very fine. RIC 335.
  5. https://www.numismatik-naumann.at/auktion/#!/auction/lot?a=1913&l=543&p=6 Auktion 107, Los 543 Zurück zur Listenansicht Beschreibung MAXIMINUS II DAIA (310-313). Follis. Rome. Obv: IMP MAXIMINVS P F AVG. Laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Rev: SOLI INVICTO COMITI / R P. Sol standing right, head left, holding globe and raising hand. RIC 335b. Condition: Very fine. Weight: 4.18g. Diameter: 22mm. Zuschlag 45 EUR 2 Gebote. Startpreis 40 EUR. Schätzpreis 50 EUR.
  6. https://www.ikmk.at/object?lang=de&id=ID203792&view=rs Maximinus II. (Daia) 312–313 n. Chr. Wien, Münzkabinett, Kunsthistorisches Museum Nomisma NDP Münzkabinett, KHM Inventarnummer RÖ 72681 Vorderseite IMP MAXIMINVS P F AVG. Büste des Maximinus II. Daia nach rechts mit Lorbeerkranz und Paludament von hinten gesehen (Lk2Ph) Rückseite SOLI IN - VI - CTO COMITI; Beizeichen: - - // RP. Sol nach links stehend, mit Chlamys bekleidet, die Rechte erhoben, einen Globus in der Linken Dargestellte /rNDPMaximinus Daia Datierung 312–313 n. Chr. Nominal Nummus Kupfer Nomisma NDP; 4,36g; 23x21mm; 6h. Herstellung geprägt nomisma NDP Literatur RIC VI, 355b. Webportale http://numismatics.org/ocre/id/ric.6.rom.335b Objektnummer ID203792 Permalink https://www.ikmk.at/object?id=ID203792 nicht vergeben (EUR 25,-).
  7. forumancientcoins RIC VI, ROMA 335b, MAXIMINUS, UNLISTED OFFICINA Q OBVERSE IMPMAXIMINVSPFAVG [IMP MAXIMINVS P F AVG]; bust r., laur., dr., seen from rear. REVERSE SOLIINV-I-CTOCOMITI [SOLI INVICTO COMITI]; Sol stg. r., head l., chlamys over l. shoulder and flying out, r. raised, l. holding up globe. RQ in exergue. NOT IN RIC UNLISTED OFFICINA - Q. RIC lists for this type officinae P, S and T (p. 389). But note that it could be ROMA 338b (officina Q also not attested) with bust draped and cuirassed. See CORRIGENDA, VOL. VI, BUST TYPES SEEN FROM REAR. General note from p. 348-9: "[Also common] was Soli Invicto Comiti, in different versions, of which three are primary and often very common: produced from all four officinae [...] The whole issue, in which the four officinae seem to be fairly evenly used throughout, falls late in 312 and early 313". See also: CORRIGENDA, VOL. VI, p. 388-390. NOTES Weight 4.24g; diameter 21.5-22.7 mm. Coin sold on eBay in July 2009 for USD 46.70. Now in Tomasz Speier's collection.
  8. chrisnumismatique Monnaie romaine, empereur, Maximin II Daza , follis, R/ SOLI INVICTO COMITI Ref. : 2804 state: TTB. Description A/ Tête laurée à droite. R/ SOLI INVICTO COMITI. Cohen: 167 (3 Francs Or) 3,81Grs.
  9. https://www.petasoscoins.com/en/roman/product/maximinus-ii-ae-follis-rome-sol/calledBy/searchResult.html 70,00€ Maximinus II; AE Follis, Rome; Sol. Description: Maximinus II (310 - 313 AD). AE Follis, Rome mint 312-313 AD. IMP MAXIMINVS PF AVG; laureate draped bust right / SOLI INVICTO COMITI; Sol standing right, head left, chlamys hanging behind from left shoulder, holding globe and raising right hand; RT in ex. Diameter: AE23mm Weight: 5,24g Grade: gF/aVF. Attribution: RIC VI Rome 337b (n.d.r. 335b) Commentary: grey-brown and green (malachite) patina. History: Maximinus II persecuted the Christians even after the Edict of Toleration by his uncle and emperor Galerius and only shortly before his death in 313 AD he stopped the persecution and issued a similar edict himself. Article Number: 036-04-01-44365.
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta di figura sono comparabili con quelle delle monete d'epoca reperite nel web. Nel presente stato di conservazione, il  valore venale della moneta è stimabile, a mio avviso, in una trentina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Agli occhi della gente comune il follis, la moneta di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in contrasto con gli antoniniani coniati precedentemente con tipologia continuamente mutevole), era associata all'idea della singolarità dell'essere romani e alla solidità della valuta (un po' come accade con il dollaro ai giorni nostri). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web:

Riferimenti Peso (g)  Diametro (mm)  Asse conio (h)
Link1 4,18 22 -
Link2 5,060 - -
Link3 4,05 23 12
Link4 5,12 22 -
Link5 6,36 22,9 6
Link6 4,36 21-23 6
Link7 4,24 21,5-22,7 -
Link8 3,81 - -
Link9 5,24 23 -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche della moneta di figura (4,26g, 21mm) rientrano nei margini di variabilità delle monete d'epoca di pari tipologia.
(2) La datazione è stata assunta dal RIC pag. 386.
(3) IMP MAXIMINVS P F AVG (IMPerator MAXIMINVS Pius Felix AVGustus). Traggo da http://www.roman-emperors.org/daia.htm il profilo biografico che segue di Caio Valerio Galerio Massimino. Comunemente noto come Massimino Daia o Daza, era un Illiro di origine contadina. Nato il 20 novembre forse del  270, era figlio della sorella di Galerio e aveva servito nell'esercito come scutarius, protector e tribuno. Adottato da Galerio, il suo nome era stato Daia anche prima di allora. Aveva una moglie e una figlia, i cui nomi non ci sono giunti ed un figlio di nome Massimo. Quando Diocleziano e Massimiano Erculio rassegnarono le dimissioni da imperatore il 1° maggio 305, al loro posto, come Augusti, subentrarono  Costanzo I Cloro e Galerio; i loro nuovi Cesari furono, rispettivamente, Severo e Massimino Daia. Costanzo e Severo governarono in Occidente, mentre Galerio e Daia in Oriente. Il regno di Daia comprendeva l’odierno Medio Oriente e la parte meridionale dell'Asia Minore. Subito dopo l'ascesa al rango di Cesare, Daia si recò ad est trascorrendo i suoi primi anni a Cesarea in Palestina. Gli eventi dell'ultimo trimestre del 306 ebbero un profondo effetto sull'imperatore Galerio e sul suo Cesare Daia. Quando Costanzo Cloro morì nel luglio 306, Galerio fu costretto dal corso degli eventi ad accettare Costantino, figlio di Costanzo, come Cesare d’Occidente; il 28 ottobre dello stesso anno, Massenzio, con l'apparente appoggio di suo padre Massimiano Erculio, fu acclamato principe. Severo, succeduto a Costanzo per volere di Galerio, verso la fine del 306 o agli inizi del 307, perì nel tentativo di rimuovere Massenzio e l'impresa non riuscì nemmeno a Galerio nella campagna del 307. A causa dell'escalation di questa catena di eventi, si tenne una conferenza a Carnuntum nell'ottobre e nel novembre del 308 in seguito alla quale Licinio fu riconosciuto Augusto al posto di Severo mentre Daia e Costantino furono designati “filii Augustorum”. Daia, tuttavia, insoddisfatto del contentino concessogli da Galerio, prese a farsi chiamare Augusto nella primavera del 310 quando sembrava condurre una campagna contro i Persiani. Sebbene da Cesare, avesse dimostrato lealtà nei confronti di Galerio, mantenuta fino alla sua morte nel 311, in seguito s’impossessò dei domini dell'imperatore defunto. All'inizio dell'estate di quell'anno Daia incontrò Licinio sul Bosforo, dove i due si accordarono per dividersi il regno di Galerio. Diversi anni più tardi, dopo la morte di Daia, Licinio riuscì ad ottenere il controllo del suo dominio. Daia, come il suo mentore il defunto Galerio, aveva praticato la persecuzione dei cristiani nel suo regno. Nell'autunno del 312, mentre Costantino era impegnato contro Massenzio, Daia sembrava aver condotto una campagna contro gli armeni. In ogni caso, era tornato in Siria nel febbraio del 313, quando seppe dell'alleanza coniugale decisa da Costantino e Licinio. Disturbato da questo corso di eventi e dalla morte di Massenzio, suo alleato, Daia lasciò la Siria e raggiunse la Bitinia, anche se il maltempo aveva seriamente indebolito il suo esercito. Nell'aprile del 313, attraversò il Bosforo e andò a Bisanzio, presidiata dalle truppe di Licinio; quando la città rifiutò di arrendersi, la prese dopo undici giorni di assedio. Mosse verso Eraclea, che catturò dopo un breve assedio; poi trasferì le sue forze nella prima stazione di posta. Con solo un piccolo contingente di uomini, Licinio arrivò ad Adrianopoli mentre Daia stava assediando Eraclea. Il 30 aprile 313 i due eserciti si scontrarono a Campus Ergenus; nella battaglia che ne seguì le forze di Daia furono travolte. Daia, spogliatosi della porpora e travestito da schiavo, fuggì a Nicomedia. Quindi cercò di fermare l'avanzata di Licinio alle porte del Cilicio stabilendovi delle fortificazioni; l'esercito di Licinio riuscì a sfondare, e Daia fuggì a Tarso dove fu duramente impegnato sia per terra che per mare. Daia morì, probabilmente nel luglio o nell'agosto del 313 e fu sepolto vicino a Tarso. In seguito, Licinio vittorioso mise a morte la moglie e i figli di Daia.
(4) SOLI INV-I-CTO COMITI. [al Sole invitto, compagno (dell'imperatore)]. Sol Invictus ("Sole invitto") o, per esteso, Deus Sol Invictus ("Dio Sole invitto") era un appellativo religioso usato per diverse divinità nel Tardo Impero romano, quali Helios, El-Gabal, Mitra e Apollo, che finirono per essere fra loro assimilate, nel periodo della dinastia dei Severi, all'interno di un monoteismo "solare" (v. link).
(5) RT, è il segno di zecca che si compone di due lettere: R (breve per Roma) e T (terza di 4 officine al tempo attive nella zecca).
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