Toro
androprosopo
Caratteristiche della
moneta di fig. 1: didrammo; peso ~ 6,88 g; Q
20
mm.
Dritto:
Testa
di Atena con elmo attico, ornato con alloro e civetta.
Rovescio:
Toro androprosopo
(dal greco
- ,
uomo e ,
faccia), cioè con la faccia umana. La leggenda in alto al di sopra
del toro, " " (in
rosso la parte abrasa della leggenda), riconducibile all'etnico "YPINAI"
in caratteri osci.[1][2]
[1]
Bibliografia:
(1a)
La Moneta Greca e Romana - N. Keith Rutter 2000
(1b)
Sambon Les Monnaies antiques de l'Italie - Paris 1903
(1c)
Sylloge Nummorum Graecorum - Italia - Milano Civiche Raccolte di Numismatica
(1d)
La Monetazione Romano Campana - Atti del X Convegno del Centro Internazionale
di Studi Numismatici - Napoli 18-19 giugno 1993
[2]
La
tipologia monetale di fig.1 è propria dell'area greco-campana. La
leggenda al di sopra del toro indicava la gente in nome della quale la
moneta era stata emessa ( , ,
ecc.). Ci sono molti coni in comune tra serie differenti, tanto da far
supporre che una sola zecca, quella di Neapolis, fosse responsabile per
tutte. Alcune delle genti nel nome delle quali le varie serie furono emesse,
sono conosciute solo attraverso le loro monete, ad esempio gli "Hyriani"
() a cui si può
ascrivere la leggenda in lettere osche di fig. 1. Il tema del toro androprosopo
(probabilmente la personificazione del fiume Acheloo, padre delle Sirene),
è derivato dalla monetazione di Poseidonia (Paestum) e fu
ripreso nella monetazione di bronzo romano-campana. L'arco temporale a
cui è ascrivibile la moneta va dal 400 al 395 a.C..