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Ferdinando III di Sicilia e la comodità pubblica
27.4.2007
salve, mi ritrovo una moneta e non ho idea di cosa sia, vorrei saperna di più. colgo l'occasione per ringraziarla anticipatamente.
fig. 1
Roma, 6.5.2007
Egregio Lettore, 
premetto che mi occupo esclusivamente di monetazione romana e che non dispongo di cataloghi relativi a quella moderna. Ciò nondimeno, nell'intento di assecondare comunque la sua richiesta, senza pretesa di rigore scientifico, ho raccolto, a proposito della sua moneta, attraverso una ricerca nel web, alcuni elementi che di seguito sottopongo alla sua attenzione:

1 Grano1, Zecca di Palermo, 1782 (?)

Descrizione sommaria proposta (in assenza di un'immagine chiara fornita dal lettore):
D. Aquila coronata ad ali spiegate con leggenda FERD D. G. SIC. REX2. Sigla G·L C3. Contorno, foglie in rilievo.
R. VT/COMMO/DIVS/1782(?)4 incorniciato in stemma regio. 

Più avanti fornisco i link a monete di tipologia simile a quella di figura presenti nel web:

  1. http://www.numismatica.it/Foto/776g1.jpg Ferdinando III di Borbone. 1 Grano 1776. Rame. BB+/qSPL 60.
  2. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta.php/W-F3BRS/6 2 grani del 2° tipo Dritto Aquila coronata con legenda FERD • D • G • SIC • REX •  Contorno: foglie in rilievo. Facciale: 2 Grani Materiale: Cu Diametro: 27-28 mm Peso: 9 g. Verso VT COMMO DIVS incorniciato in stemma regio con data in basso. Anno Rif. Zecca Rarità Tiratura Immagini 1795 W-F3BRS/6-1 Palermo C 
Un saluto cordiale.

Giulio De Florio
 

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Note:
(1) In assenza di informazioni sulle caratteristiche fisiche non sarebbe in linea di principio possibile risalire al valore facciale della moneta di figura. Tuttavia considerato che la moneta, nell'immagine inviata dal lettore, appare larga poco meno di due dita unite di una mano, è ragionevole ipotizzare che misurasse attorno ai 2 cm. Traggo poi dal sito, http://www.laltrasicilia.org/modules.php?name=News&file=article&sid=569 e riporto in tabella, per ciascun nominale di bronzo, il dato concernente le caratteristiche fisiche:

Nominale
(grani)
Peso
(g.)
Diametro
(mm)
10 > 30 > 40
5 21.6 40
3 12,8 35
2 8 30
1 4,2 23
Dalla tabella discende che il valore facciale della moneta di figura è molto probabilmente 1 grano.
(2) FERDinandus Dei Gratia SICiliae REX.
(3) Traggo dal forum di numismatica http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic=20983&view=findpost&p=226115 il significato della sigla G L C: "Sigla dello zecchiere: Gabriele Lancilotto Castello, principe di Torremuzza, attivo dal 1775 al 1790 sotto Ferdinando III."
(4) Per l'interpretazione della leggenda del rovescio VT/COMMO/DIVS/1782 mi sono valso del sito menzionato in nota 1 dal quale traggo le seguenti informazioni:
"... in latino: VT COMMODIVS, o PVBLICA COMMODITAS (più rara questa). Significava "per comodità", nel senso che la zecca quasi si scusava con i cittadini che per le monete più piccole non usava l'oro o l'argento, ma metallo vile. Ma - questo è il senso - lo faceva solo per la comodità di non dover coniare microscopiche monete d'argento. Peraltro queste monetine divisionali erano pienamente convertibili in monete d'argento qualora ne avessero raggiunto il valore." La data 1782 non è ben leggibile.
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