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Commodo e l'Aequitas | ||||||||||||||||||||
28.12.2007
Egregio
Signor Giulio de Florio. La disturbo ancora per un ennesimo dilemma che mi si è presentato davanti: una nuova moneta da aggiungere alla mia Collezione. E' abbastanza leggibile, ma non riesco a trovarne una uguale in diversi siti numismatici accreditati. Mi affido alla sua cortesia e alla sua sapienza. - La moneta presenta al dritto l'"AEQUITAS" romana, tipica delle monete di questo periodo, rivolta verso sinistra, con al braccio destro una bilancia a due piatti, e al braccio sinisttro una sorta di cornucopia. Proprio in alto alla figura si intravede la scitta "IMP", non si legge altro, tranne la scritta "SC" tipica dei sesterzi simili a questo. - Al recto presenta il volto dell'imperatore Commodi rivolto verso destra. Barbetta folta, e tutti i tratti somatici dell'imperatore. A partire da sinistra si legge chiaramente la scritta "COMMODVS ANT....". Non si legge altro. - La moneta pesa 18,1 grammi. - Il diametro della moneta non è uniforme. Quello maggiore misura 29,6 mm. quello minore misura 29,3 mm. - Il colore è marrone scuro. - La moneta presenta l'asse di conio alle ore 5. -Il metallo sembra bronzo. La autorizzo all'uso incondizionato dell'immagine inviata. In attesa di un suo riscontro, la saluto cordialmente. |
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Roma, 1.1.2008
Egregio
Lettore, di seguito trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua moneta: Sesterzio1, Zecca di Roma, 186 d. C.2, RIC III 462 (pag. 420), BMC IV 572 (pag. 804), Cohen III 500 (pag. 295), indice di rarità "C" Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
La ricerca nel web di monete di tip logia identica a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. ------------
(2) La moneta fu battuta nel 186, quando il Senato conferì all'imperatore per la quinta volta i poteri di console (COS V) e prima dell'ottava acclamazione (IMP VIII) . (3) La leggenda estrapolata recita così: Marcus COMMODVS ANToninus Pius FELIX AVGustus BRITannicus. A proposito della titolatura di questo sovrano c'è da osservare che egli nasce come Lucius Aurelius Commodus, ove Aurelius è il gentilizio che il padre Marco Aurelio aveva assunto quando, con l'adozione, era entrato a far parte della famiglia di Antonino Pio. Quando nel 177 Marco Aurelio lo elevò al rango di Augusto, Commodo, mutuandolo da quello paterno, assunse il nome di Marcus Aurelius Commodus Antoninus (si ricorderà che la titolatura imperiale di Marco Aurelio da Augusto era Marcus Aurelius Antoninus). Alla fine del 191 d.C. Commodo modificherà la propria titolatura ufficiale, rinunciando ai nomi Marcus e Antoninus che lo legavano al padre e tornerà alle origini aggiungendo tuttavia al proprio nome quello di Aelius che richiama Aelius Caesar e il di lui figlio Lucio Vero, fratello adottivo di Marco Aurelio, che aveva goduto di una certa popolarità nel ceto popolare al quale Commodo, nell'ultima parte di regno, si sentiva particolarmente legato. Riferisce BMC IV che "il titolo di Pio fu conferito ad Antonino, diventando parte integrante del suo nome (Antonino Pio appunto), come riconoscimento della sua capacità di relazionarsi con gli uomini e con gli dei. Commodo, con molta minor causa, consentì di essere acclamato Pio nel 183 e Felix nel 185. I due titoli combinati che esprimono i requisiti più vitali per un sovrano, la virtù e la fortuna, divennero parte integrante del titolo imperiale a cui nessun imperatore nel seguito avrebbe rinunciato." Un profilo biografico sintetico di Commodo è disponibile all'indirizzo che segue: http://it.wikipedia.org/wiki/Commodo. (4) Pontifex Maximus TRibunicia Potestate XI IMPerator VII COnSul V Pater Patriae. Il tema del rovescio potrebbe essere legato, secondo BMC, ad un donativo in favore dell'esercito. |
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