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Un follis da 40 nummi di Eraclio e di Eraclio Costantino | ||||||||||||||||
4.6.2008
Approfitto
del servizio di gratuita consulenza numismatica per
sottoporre a valutazione una moneta da parecchio
tempo in mio possesso.Non ho idea a che epoca
storica si riferisca e quindi non saprei collocarla
nel tempo. Peso: gr. 10,1 Diametro: min 30 / max 33 Colore: brunito (credo una patina che ricopre buona parte della moneta, eccetto le zone più in rilievo) Le invio 2 fotografie scattate oggi, con cielo nuvoloso. I colori sono, a video molto simili a quelli percepiti dal vivo. Asse di conio: ore 6 (forse anche 6,30) Lega metallica: rame (apparentemente) Ferromagnet.: assente Cronologia siti visitati: http://www.monetaromana.it/ Qualora ricevesse richieste per una moneta di questo tipo (magari al fine di completare una raccolta di qualche collezionista), non esiti a contattarmi . Nel ringraziare, autorizzo, come richiesto, l'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate. Mauro nonmiserve1@alice.it |
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Roma, 7.6.2008
Egregio
Lettore, la monetazione bizantina non rientra nell'area di mia esperienza e approfondimento. Tuttavia, allo scopo di soddisfare almeno in parte la sua richiesta, ho raccolto, attraverso una ricerca nel web, alcuni elementi significativi riguardanti la moneta di figura che sottopongo alla sua attenzione: AE Follis1, zecca di Costantinopoli, 629-630 d. C. Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. ------------------------------- Note: (1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis (AE - bronzo) della tipologia di figura tratti dai link di cui sopra :
(2) La moneta, dal dritto anepigrafo (il nome del sovrano è assente), è attribuibile all'imperatore bizantino Eraclio sulla base della convergenza di una serie di elementi, quali: la tipologia del dritto (l'imperatore in abito militare), i tratti ieratici, il peso, la presenza accanto al sovrano di un personaggio di rango inferiore. Traggo in parte dal DEI (Diz. Encicl. Italiano) il seguente profilo biografico: Eraclio I, incoronato imperatore dal patriarca Sergio alla morte di Focas il 5 ottobre del 610, il 22 gennaio del 613 associò al trono il figlio Constantino di pochi mesi. Dopo una serie di sfortunate campagne militari contro i Persiani, negli anni dieci del 600, riprese con successo l'offensiva riuscendo infine a battere Cosroe nel 623. Nel luglio del 626 Eraclio ruppe l'assedio degli Avari a Costantinopoli sconfiggendoli duramente. Nel 629 intraprese una nuova campagna militare contro i Persiani, battendo Kavadh II Shiroe, successore di Cosroe, e imponendogli il ritiro da tutti i territori occupati dopo il 604. Allo scopo di rinsaldare l'unità nazionale contro le spinte centrifughe determinate dalle lotte di religione, favorì il monotelismo, dottrina che mediava tra ortodossi e monofisisti (il monofisismo era un'eresia del quinto secolo che rifiutava l'attribuzione a Cristo delle due nature, umana e divina e non riconosceva che egli avesse solo quella divina). Nel 634-36 affrontò gli Arabi che avevano invaso Siria ed Egitto. Morì nel 641. (3) Al tempo dell'imperatore Anastasio I, nel 491, sopravviveva, della monetazione precedente tardo romana: il solido d'oro (v. link) e due sue frazioni, il semisse (v. link) e il tremisse (v. link), oltre ad una monetina di rame detta nummus (v. link) che, alla metà del quinto secolo, valeva 1/7200 di solido e pesava meno di 1 g. La riforma di Anastasio (498) introdusse un nominale bronzeo da 40 nummi, riconoscibile dalla lettera M sul rovescio (la lettera M in greco sta per 40), un nominale da 20 nummi, riconoscibile dalla lettera K (v. link), detto semifollis, un nominale da 10 nummi (decanummio - v. link), caratterizzato dalla lettera I ed un ultimo nominale da 5 nummi (v. link), caratterizzato dalla lettera E. Il follis fu una costante per la monetazione bizantina dei successivi sei secoli. [Notizie tratte da un articolo di Philip Grierson, dal titolo "BYZANTINE COINAGE"]. Giustiniano I, nel 538/9, portò il peso del follis a c. 25 g e stabilì che tutti i documenti ufficiali (e quindi anche le monete) dovessero essere datati sulla base dell'anno di regno. Ciò spiega il motivo per cui la moneta in esame possa essere datata sicuramente 629-630 che corrisponde al 20° anno di regno di Eraclio. (4) La sigla CON è l'indicativo della zecca di Costantinopoli, la A (=1), alla base della M, indica l'officina monetale che ha battuto la moneta di figura. |
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