|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
15.1.2009
Le invio in
allegato le foto della moneta, tra l'altro molto
usurata, di cui chiedo la sua consulenza
Caratteristiche della moneta: - Peso gr. 3,3 - Diametro max. mm.24,0 (compreso il becco) - Diametro min. mm. 21,7 - Spessore totale mm. 1,9 - Asse di conio: 0° (ovvero, alla tedesca) - Materiale: Bronzo, non escludo la possibilità che sia in Rame - Magnetica: NO - Colore: Verde scuro compatto, tendente al nero - Nota: La moneta, dopo giorni di ammollo in olio non ha rilasciato alcun deposito, conservando il suo colore originale, quindi l'ossidazione si è integrata nel materiale il che mi fa paensare che possa essere in Rame L'indirizzo del destinatario è stato tratto dal sito www.monetaromana.it/ Lo scrivente autorizza il destinatario all'uso incondizionato delle foto allegate Resto in attesa di una sua cortese risposta Cordiali saluti PS Per quanto riguarda la scritta sul diritto, quella che sta sul davanti della faccia dell'imperatore?, leggo: _ _ I V S P I E V G (le lettere certe sono: V, S, V, G,) _ _ I V S P V D V G (alternativa possibile) Non si conosce esattamente di quante lettere è composta l' intera scritta (ho stimato che sia composta da 10 lettere) |
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
Roma, 22.1.2009
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla sua moneta: Æ2,1 zecca di Siscia, (28.9.351 ÷ 6.11.355) d. C.2, RIC VIII 336 (pag. 374), indice di rarità "c2" Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. -------------------------------
(2) Le monete di questa tipologia, per quanto riguarda Costanzo, furono battute nell'arco temporale compreso tra la battaglia di Mursa del 28.9.351 (e la conseguente liberazione di Siscia, occupata da Magnenzio) e l'elevazione di Giuliano l'Apostata al rango di Cesare (6.11.355). Le monete di pari tipologia battute nel nome di Costanzo Gallo datano invece nell'arco temporale compreso tra la battaglia di Mursa e l'esecuzione dello stesso Gallo (fine 354). (3) Dominvs Noster CONSTANTIVS Pivs Felix AVGvstvs. Costantino II, Costanzo II e Costante (in quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro genitore, Costantino I il Grande. Tra di loro si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto, Costante in Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto militare organizzato da Magnenzio. In un momento di turbolenze nell'impero occidentale, Costanzo, sentendo il bisogno di avere in Oriente una figura simbolica a rappresentare la famiglia imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita alla morte di Costantino I (per un approfondimento cliccare qui di seguito), gli diede in isposa la sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15 marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo, partirono per l'Oriente e si insediarono ad Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la situazione al confine persiano si manteneva piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei, specie di questi ultimi, furono represse con grande brutalità. Certo è che il suo governo fu caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze che culminarono con l'istigazione al linciaggio del prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo questo accadimento Gallo fu richiamato, ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in realtà per essere privato delle prerogative e processato a Flanona, un'isola al largo della costa orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la fine del 354. Costanzo morì per cause naturali il 3 novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata. (4)Mentre il significato della leggenda allusiva del "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno e a proteggere la popolazione dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO. Sulle FEL TEMP REPARATIO (in breve, FTR) ha scritto un interessante articolo Dough Smith (v. http://dougsmith.ancients.info/ftr.html) da cui attingerò per la breve sintesi che segue. La riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo II portò in circolazione tre nominali in bronzo argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati dalla leggenda del rovescio FTR:
Il "Cavaliere disarcionato" fu coniato grosso modo in quattro varianti. Tutte avevano in comune la presenza di un cavaliere ferito a morte da una lancia. La prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a terra davanti al cavallo. La terza, che è quella pertinente alla moneta di figura, lo vede ancora in arcioni ma con il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. L'ultima lo vede schiantarsi a terra abbracciato al collo del cavallo. Come giustamente osserva Dough Smith il "Cavaliere disarcionato" è una tipica moneta da collezione perché soddisfa tre criteri:
|
||||||||||||||||||||||
|