Indice Dietro Avanti
modificata in data 8.9.2012
Caracalla e Roma che porge la Vittoria
14.11.2003
Gent.mo sig De Florio,
ringraziandola per il responso sulla sesta moneta, le invio come d'accordo i dati della settima moneta:
  Num. 7
 Diametro( mm) 17
 Peso (g) 3
 Ang.assi  D.-->R. 180 
 Materiale e/o colore Argento
 Aspetto generale ossidata verde
 Note ulteriori
Cordiali saluti. 
 fig. 1
Roma, 27.11.2003
Egregio Lettore, 
di seguito riporto i dati significativi  per la moneta di figura:

Denario1, 203 d. C., RIC IV/I 69 (pag. 222), BMC V 435 (pag. 240), Cohen IV 499 (pag. 196), indice di rarità "S"

Descrizione sommaria:
D. ANTONINVS - PIVS AVG. Busto giovanile di Caracalla laureato e drappeggiato a destra.2
R.
PONT ° TR P - VI  COS. Roma in abito militare stante a sinistra sorregge una Vittoria e un'asta con la punta rivolta in basso.3

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha portato ai seguenti risultati:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=60666 Source iNumis Auction Mail Bid Sale 6 (07.11.2008) Lot 235  ( «  |  » ) Description Caracalla, denier, Rome, 203 A/ANTONINVS PIVS AVG, Buste lauré à droite, drapé et cuirassé, vu de trois quarts en arrière R/PONT TR P VI COS, Roma debout à gauche, tenant une Victoire et une haste renversée Argent, 18,5 mm, 3,40 g, 6 h C.499, RIC.69, BMC.435 TTB Un très bel exemplaire présentant un portrait jeune de l'Empereur, revêtu d'une délicate patine grise Estimate: 200 EUR.
  2. http://www.acsearch.info/record.html?id=171727 Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Mail Bid Sale 11 (12.09.2006) Lot 899  ( «  |  » ) Price 42 EUR (~53 USD) Description Pertinax - Iulia Mamaea RÖMISCH KAISERZEIT Caracalla 211-217 - als Augustus 198-217. Denar (3,39 g), Rom 203. Av.: ANTONINVS PIVS AVG, belorbeerte drapierte Büste rechts. Rv.: PONT TRP VI COS, Roma steht links hält Viktoria und Speer. RIC:69, C:499 Rv. flauer Stempel f.vzgl./s.sch. Estimate: EUR 35.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=195572 Source Münzen & Medaillen GmbH (DE) Auction 14 (16.04.2004) Lot 187  ( «  |  » ) Description SLG. ARTHUR BALLY - HERZOG, TEIL II KAISERZEIT CARACALLA, 198-217. No.: 187 Schätzpreis/Estimate: EUR 65.- Denar, 203. Drap. Jugendbüste mit L. n. r. Rv. PONT. TR P - VI COS Roma, in kurzer Tunika und mit Helm n. l. stehend, Lanze in der Linken haltend, Victoria auf Globus auf der vorgestreckten Rechten. 3,38 g. BMC 240, 435. RIC 222, 69. C. 499. Hill, Severi 21, 602. Fein getönt. Av. Vorzüglich. Rv. Sehr schön.
  4. http://www.acsearch.info/record.html?id=231789 Source FORVM ANCIENT COINS Description Caracalla, 28 January 198 - 8 April 217 A.D. 26832. Silver denarius, RIC IV 69, Cohen 499, choice VF, Rome mint, 3.444g, 19.8mm, 180°, 203 A.D.; obverse ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust right, from behind; reverse PONT TR P VI COS, Roma standing left, Victory in extended right, spear in left; full circle strike; scarce; SOLD.
Concludo osservando che l'aspetto della moneta, quale si desume dall'immagine di figura, sembra piuttosto quello di una moneta di bronzo che d'argento. In ragione di ciò mi astengo da una valutazione definitiva sull'autenticità del campione in esame.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

Note:
------------

(1) Il peso del denario di Caracalla, durante il regno congiunto con Settimio Severo, è indicato da BMC in 3,24 (media su 458 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm) Asse di conio (h)
Link1 3,04 17,5 6
Link2 3,247 16,45 6
Link3 2,942 17,63 7-8
Link4 3,325 17,7 6
Link5 3,099 16,6 6
Link6 3,498 17,8 6
Link7 3,007 16,9 6
Link8 3,65 - -
Link9 3,49 16 -
Link10 3,16 - -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del denario di figura comunicate dal lettore (c. 3g, 17mm, 6h) non si discostano sostanzialmente da quelle dei conî d'epoca
(2) ANTONINVS PIVS AVGustus. Alla nascita Caracalla aveva il nome di Julius Bassianus, mutuato dal nonno materno. Figlio maggiore di Settimio Severo e Giulia Domna, nacque a Lugdunum (Lione) in Gallia nel 188 d.C., al tempo in cui il padre rivestiva la carica di governatore della provincia e gli fu dato il soprannome di Caracalla, con cui è passato alla storia, per via di una lunga tunica con maniche di foggia gallica che usava indossare e che portava quel nome. Per capire perché il giovane Bassiano mutasse il proprio nome in Antonino è necessario rifarsi alla situazione politica di Roma quando, nella notte tra il 31 dicembre del 192 e il primo gennaio del 193, Commodo fu assassinato in seguito ad una congiura di palazzo a cui avevano preso parte attiva i pretoriani, oltre che Marcia che di Commodo era l'amante. Come successore di Commodo gli insorti nominarono il senatore Publio Elvio Pertinace, uomo capace, che tentò di porre in essere una politica di rigore finanziario e di freno al potere dei pretoriani. Il neo imperatore durò in carica solo 87 giorni prima di essere a sua volta ucciso dalla guardia pretoriana nuovamente insorta. I suoi assassini non avevano un proprio candidato alla successione e, visto che si erano rivoltati solo per ottenere una paga più alta, pensarono bene di conferire il titolo di Augusto al migliore offerente sulla piazza. Il ricco senatore Marco Didio Giuliano fu così proclamato imperatore.
La crisi del potere centrale non poteva lasciare indifferenti le province nelle quali era concentrato l'esercito. Le legioni dislocate a presidio della Britannia, della Siria e dell'Illiria/Pannonia, alla notizia della nomina di Didio  Giuliano, insorsero proclamando ciascuna, come imperatore, il proprio comandante e quindi, rispettivamente, Clodio Albino, Pescennio Nigro e Settimio Severo. Fu quest'ultimo tuttavia, avendo le proprie truppe acquartierate in località più prossima a Roma, a prendere l'iniziativa. Dopo aver stipulato un accordo di non belligeranza con Clodio Albino, nell'occasione gratificato con il titolo di Cesare (principe ereditario), Settimio Severo calò a Roma e la occupò. I pretoriani non gli opposero resistenza, anzi gli consegnarono Didio Giuliano che fu presto condannato a morte da un Senato terrorizzato e giustiziato il primo giugno del 193, dopo appena 60 giorni di regno. A questo punto Settimio Severo mosse in Oriente contro Pescennio Nigro. La campagna militare si protrasse per tre anni e si concluse con la sconfitta del rivale orientale e l'esecuzione in massa e la confisca dei beni dei suoi partigiani. Nel contempo una rivolta dei Parti tenne Settimio impegnato lontano da Roma sino al 196, quando giunse notizia che Clodio Albino si era autopromosso imperatore. Ora c'è da osservare che Albino godeva di un certo prestigio a Roma, specie presso il Senato, tant'è che Settimio nel 193, per rafforzare la propria posizione, aveva deificato il defunto Pertinace e  aggiunto il nome PERT alla propria titolatura. Ma la mossa non era stata sufficiente ad assicurare a Settimio il credito di cui aveva bisogno negli ambienti romani perché Pertinace non era sufficientemente popolare nell'esercito. E allora la trovata: Settimio si autoproclamò figlio del divino Marco (Aurelio - per esteso Marcus Aurelius Antoninus) e fratello di Commodo, entrando così a far parte della grande famiglia degli Antonini sicché quando, nel 195, decise di elevare il proprio figlio maggiore alla dignità di Cesare (designandolo quindi come suo successore), gli mutò il nome in Antonino. Da quel momento in poi Caracalla fece rapida carriera vista la ferma volontà paterna  di assicurare all'impero una successione per via dinastica e così, da Cesare a soli 7 anni, fu  Pontefice Massimo a 9, Augusto a 10, console a 14. Dal 198 fu anche tribuno, potere che, da quel momento, gli fu rinnovato dal Senato ogni anno. Per un breve compendio della vita di Caracalla si rimanda  al sito http://www.roman-emperors.org/caracala.htm dove è presente un'ampia bibliografia di questo sovrano.
(3) Pontifex TRibunicia Potestas VI COnSul. Il tema del rovescio di questa moneta viene identificato dai numismatici come quello della "Roma Victrix". La potestà tribunizia n° VI ci consente di datare esattamente il denario di figura al 203 d.C. L'immagine giovanile del sovrano, quale si desume dall'immagine, è dunque quella di un quindicenne. Nel 202, un anno prima della coniazione della moneta, Caracalla aveva sposato l'altera Plautilla di cui si è parlato in una precedente corrispondenza (v. qui).
Indice Dietro Avanti