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Mangir di Murad II,
Impero Ottomano |
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28.6.2011
Il diametro
della moneta è di (20 x 15) mm non essendo il
tondello perfettamente tondo. Non è presente ferro,
il peso della moneta è di 3g. |
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Roma, 15.7.2011
Egregio
Lettore, mi occupo di monetazione romana e non ho esperienza in quella ottomana. La redazione delle presenti note non sarebbe stata possibile senza la consulenza del forum di numismatica Lamoneta.it, in particolare di <orlando10> che mi ha indicato l'attribuzione e la lettura della moneta: Mangir (AE)1, Bursa, Egira 8362, Necdet Kabaklarli "Mangir" type II 06-Br-11 Descrizione: La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Il mangir era il circolante in rame al tempo di Murad II. Secondo il sito http://www.ottomancoins.com/06-2murat-824/06c1-2murat-mangir.htm, l'emissione dell'anno Egira 836 presentava le seguenti caratteristiche fisiche, peso 1,20÷4,12g, diametro 17-19mm (valore sul mercato numismatico di 5÷9 $, in dipendenza dallo stato di conservazione). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche dei mangir della tipologia di figura reperiti nel web e battuti nell'Egira 836:
(2) Il primo giorno< dell'anno dell'Egira 836 corrisponde al 28 agosto 1432 del calendario gregoriano, mentre il primo giorno dell'anno dell'Egira 837 corrisponde al 18 agosto 1433 (v. link) . Per il calcolo dell'anno gregoriano a partire da quello dell'Egira si può applicare la formula: Gregoriano = Egira - Egira/33 + 622 (v. http://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_islamico). Dunque all'anno dell'Egira 836 corrisponde l'anno gregoriano 1432-1433. (3) Sul dritto della moneta è indicato il nome del sultano, seguito dal patronimico, dunque "Murad bin Muhammad Khan" (Murad figlio di Muhammad Khan); così suggerisce il forum di numismatica http://www. lamoneta.it e conferma il sito dei beni culturali turco (v. link) che purtroppo non brilla per coerenza interna tra le traduzioni disponibili nelle varie lingue. Per un profilo biografico di Murad II mi rifaccio alla voce relativa dell'Enciclopedia Britannica che traduco liberamente:
Murad II nacque nel giugno 1404 ad Amasya e morì ad Edirne il 3 febbraio 1451. Sultano ottomano (1421÷1444 e 1446÷1451), ampliò e consolidò il dominio sui Balcani, condusse una politica di repressione in Anatolia e contribuì al risollevamento dell'impero dopo il suo quasi passaggio nelle mani dell'Impero di Timur (v. link) dopo la battaglia di Ankara (1402). All'inizio del regno Murad dovette prevalere su diversi pretendenti al trono ottomano sostenuti dall'imperatore bizantino Manuele II Paleologo e da diversi principati turkmeni dell'Anatolia. Nel 1425 Murad aveva eliminato i rivali, riaffermato il dominio ottomano sui principati turkmeni dell'Anatolia occidentale e aveva ancora una volta costretto Bisanzio a piegare la testa. Poi aveva rivolto l'attenzione sui Balcani. Nel 1430, dopo cinque anni di guerra, aveva conquistato Salonicco, nel nord della Grecia, prima di allora sotto il controllo veneziano. In un primo momento gli eserciti ottomani avevano avuto la meglio su un'alleanza Ungherese-Serba, comprendente anche il Karaman (regione della Turchia meridionale, v. link), ma dopo il 1441, quando l'alleanza si allargò sino ad includere forze germaniche, polacche e albanesi, gli Ottomani persero Niš (in Serbia) e Sofia (1443) e subirono una pesante sconfitta a Jalowaz, località tra Sofia e Philippopolis (1444), v. link. Murad, dopo la sconfitta, firmò il trattato di pace di Edirne (12 giugno 1444), quindi abdicò in favore del figlio dodicenne, Mehmed II. Presto, potenze europee sotto il patrocinio di Papa Eugenio IV, ruppero la tregua e Murad, al comando dell'esercito ottomano, intervenne infliggendo una severa sconfitta alle forze cristiane nella Battaglia di Varna nel novembre 1444. Dietro le pressioni dei notabili di corte e di fronte alle minacce esterne, Murad riassunse il controllo dello stato nel 1446 e nel 1448 sconfisse gli ungheresi nella seconda battaglia del Kosovo (17 ottobre). In Anatolia, Murad adottò una politica di cautela a causa dell'avanzata verso ovest di Shah Rokh, il figlio più giovane di Tamerlano, che si proponeva come protettore dei principati turkmeni. Gli Ottomani ripresero il controllo sui governanti turkmeni nella regione Çorum-Amasya (centro-nord dell'odierna Turchia, v. link) e nell'Anatolia occidentale, ma il principato di Karaman, che attraverso alleanze con i governanti cristiani dei Balcani costituiva una grave minaccia per gli Ottomani, fu lasciato autonomo. Durante il regno di Murad l'ufficio di gran visir (primo ministro) finì dominato dalla famiglia Candarli. Il corpo dei giannizzeri (forze di elite) guadagnò importanza, e i governanti ereditari delle zone di frontiera turca nei Balcani spesso si mossero in modo indipendente dal sultano. E' interessante notare come le forze albanesi che nel 1443 sconfissero Murad II fossero guidate dall'eroe della resistenza albanese, quel Giorgio Castriota Skanderbeg, il cui monumento equestre fu eretto a Roma sul viale Aventino nel 1940 (v. link). Skanderbeg morì di malaria ad Alessio in Albania il 17 gennaio 1468 (v. link) mentre i suoi eredi trovarono rifugio in Italia e protezione a Napoli presso Ferdinando d'Aragona, figlio di Alfonso. Una nota storica interessante è la seguente: Mehmet II (Maometto II in italiano), figlio di Murad II, è colui che nel 1453 conquistò Costantinopoli ponendo fine all'impero bizantino (v. link), epigono dell'Impero Romano d'Oriente. (4) La prima riga del rovescio della moneta riporta, translitterando i caratteri arabi, l'augurio "hullide mülkehu" ("che il suo regno duri in eterno" - v. link), come suggerisce <orlando10> del forum lamoneta.it. Secondo il sito dei beni culturali turco (v. link), nelle monete ottomane la leggenda comprendeva il nome del Sultano, quello della zecca ("Duriba Bursa" - zecca di Bursa, nel nostro caso), la data e alcune espressioni augurali molto semplici che potevano essere, oltre a quella già citata e presente sul rovescio della moneta in esame, anche l'altra, "azze nasrehu" (che in turco vuol dire "yardımı aziz olsun" -"che tu possa ottenere l'aiuto dei santi" - v. link). |
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