Roma, 3.9.2012
Egregio
Lettore,
la monetazione greca provinciale dell'Asia Minore è un
campo molto vasto per il quale esistono banche dati e
manuali di settore ma non un soggetto unico,
paragonabile al RIC (per la monetazione imperiale
romana), che copra tutta l'area. Qualche tentativo di
approccio globale è attualmente in via di sviluppo,
come ad esempio quello del portale http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/,
limitato al momento alla monetazione degli Antonini
(AD 138–192) o la raccolta, ad opera di volenterosi,
di foto e schede informative sulle
monete provinciali dell'Asia Minore, derivanti
da aste numismatiche o da collezioni, ordinati
cronologicamente e per zecca; purtroppo la menzionata
raccolta è incompleta. Quanto ai cataloghi, a parte
quelli reperibili nelle sole biblioteche specializzate
(tipo gli SNG o il catalogo delle monete del British
Museum), di disponibili in rete ve ne sono pochi e
dotati di sistemi di accesso antiquati.
Nell'impossibilità, per ragioni di tempo, di
approfondire l'argomento in biblioteca, mi limiterò
pertanto a riassumere i risultati della ricerca svolta
via internet:
AE201, Nicea di
Bitinia2, 222-234 d.
C., Waddington
Recueil Général (RG3 588 pag. 473)
Descrizione
(sono indicate in rosso le parti della leggenda
usurate e non più leggibili):
D. Μ ΑΥΡ CΕΥE ΑΛΕΞΑΝΔΡOC AVΓ.
Severo Alessandro, testa laureata a destra.3
R. NI-KAIE/ΩΝ, in
esergo.4 Afrodite
accovacciata a destra, ignuda, tranne che per un
panno sulla coscia sinistra, si rimira allo specchio5 che,
alle sue spalle, un Erote munito
di fiaccola, impugna con la mano sinistra; un altro
Erote, alla sua destra, sorregge una fiaccola.6
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.asiaminorcoins.com/gallery/displayimage.php?pid=288
Coin ID #288 Nikaia (AD 222-234) AE 22 - Severus
Alexander, 222-234 AD. AE22 (4.16g, 8h). M AVP
CEVH AΛEXANΔPOC AVΓ, laureate head right /
NIKAIEΩN, Aphrodite-Venus kneeling right, nude but
for cloth draped across her lap, flanked by two
winged Erotes, each holding a torch, with the one
on the left also holding up a mirror, which
Aphrodite turns to gaze into. Good VF, smooth
olive green patina. Important mythological type.
RG p. 473, 588 Valuation CNG Coin Shop #155714
($795); Francis Jarman Collection.
- http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?action=dlattach;topic=80184.0;attach=181057
AE 20; 4.65 g; 2h Obverse: Severus Alexander,
laureate, bust right Reverse: Aphrodite crouching
attended by two Erotes holding torches. Ref: RG
588.
Venendo alle conclusioni, osservo innanzi tutto che la
ricerca effettuata appare sbilanciata sulla
monetazione della Turchia Settentrionale,
limitatamente alla quale, con l'ausilio del catalogo
Waddington, è possibile svolgere un'indagine
abbastanza particolareggiata. Contributi di altre
fonti, come wildwinds o asiaminorcoins sono risultati
assai modesti. Tuttavia, se si dà credito alla fonte da lei citata, l'Afrodite
accovacciata è tipica solo di alcune città della costa
settentrionale della Turchia e ciò conferma i dati
raccolti in questa indagine. La tipologia in argomento
inoltre sembra apparire per la prima volta ad Anisus,
nel 137/8 con Sabina, moglie di Adriano, ma trovò
successivamente ampio spazio nella monetazione solo
con la dinastia severiana. Sembra infine che la
tipologia di figura (Afrodite allo specchio e i due
Eroti) sia esclusiva della zecca di Nicea.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) La
raccolta, Waddington Recueil Général, nel
classificare la moneta in esame al n° 588 pag. 473
del terzo volume, ne indica la collocazione
(presso la Biblioteca Nazionale di Parigi -
Cabinét des médailles) e le caratteristiche
fisiche, AE20 (cioè bronzo di 20mm di diametro,
esattamente come la moneta del lettore). Traggo
dai link di cui sopra le
caratteristiche fisiche di due monete della
tipologia di figura reperite nel web che raccolgo
in tabella:
Link |
Peso
(g.) |
Asse di
conio (ore)
|
Diametro
(mm) |
1 |
4,16 |
8 |
22 |
2 |
4,65 |
2 |
20 |
Dalla tabella si evince che la moneta di figura
presenta caratteristiche fisiche (5,64g, c. 26mm)
non difformi da quelle dei conî d'epoca.
(2) Nicea (oggi Isnik in
Turchia, vedi mappa),
famosa città dell'antica Bitinia, situata sulla riva
orientale del lago Ascania nella regione di Marmara,
era originariamente chiamata Antigonea, dal nome del
sovrano che la costruì attorno al 300 a. C.
Successivamente Lisimaco ne cambiò il nome
ribattezzandola Νίκαια in onore della moglie. Fu
residenza reale e, sotto la dominazione romana,
importante centro dell'Asia Minore. Fu sede del
primo concilio ecumenico del mondo cristiano che
ebbe inizio il 20 maggio del 325 d. C. Al tempo
degli imperatori di Bisanzio costituì base avanzata
di Costantinopoli nella lotta contro i Turchi. Nel
1330 fu conquistata dal turco Orchan (notizie tratte
da http://www.bible-history.com/maps/romanempire/Nicaea.html).
(3) Μαρκος ΑΥΡηλιοc CΕΥηροs ΑΛΕΞΑΝΔΡOC AΥΓυστοc
(equivalente latino di Marcus Aurelius Severus
Alexander Augustus).
(4) NIKAIEΩΝ è l'etnico
(moneta battuta nel nome dei Niceni).
(5) Riprendo dal sito http://cojs.org/cojswiki/Aphrodite,_2nd_century_CE
alcune note sulla rappresentazione di Afrodite in
epoca greco-romana: "Fin dai tempi ellenistici le
immagini scultoree di Afrodite nuda hanno
rappresentato una sintesi di sessualità, fertilità,
e santità. Sembra che il corpo nudo femminile,
impersonato dalla sensuale Afrodite, sia divenuto
per la prima volta oggetto popolare di
rappresentazione nella scultura alla fine del II
secolo a. C. La popolarità di tali immagini continuò
in epoca romana, quando Afrodite-Venere fu venerata
sia da un punto di vista religioso che,
politicamente, come madre di Enea, il mitico padre
del popolo romano, e più tardi come patrona della
famiglia imperiale romana. L'ampia diffusione di
sculture e statuette di Afrodite nuda, così come la
sua rappresentazione in pittura e in altri mezzi ed
il suo ruolo importante nei programmi decorativi di
case private, ville e giardini del periodo romano,
indicano che Afrodite non può essere liquidata come
una figura bella e sensuale o come ornamento
puramente secolare, al contrario, in epoca
greco-romana l'immagine di Afrodite era
profondamente significativa e potente. La sua
presenza nelle case, nei giardini, e nelle tombe
suggerisce che si trattava di una dea profondamente
venerata, costantemente invocata e accolta con
favore in contesti intimi e privati."
Nella monetazione provinciale, Afrodite era
rappresentata sul rovescio delle monete in
associazione all'immagine dell'imperatore o della
consorte rappresentata nel dritto. I modelli della
rappresentazione della dea erano ispirati alle
statue che le città greche più importanti si
contendevano per i propri luoghi di culto.
Ritroviamo effigiate sulle monete immagini ispirate
alla Venere
accovacciata di Doidalsas (Doidalsas, scultore
della Bitinia, attivo dal 264 a. C.), alla Venere
de' Medici o Capitolina
(ritratte nell'atto di coprirsi il seno e/o il
pube), alla Venere pudica o di
Cnido (ritratte nell'atto di coprirsi il
pube); Afrodite non è solo questo nella monetazione
provinciale; altri tipi sono presenti di cui però
non mi occuperò perché diversi dal filone di cui ci
stiamo occupando nell'esame della moneta di figura.
Esempi di queste tipologie monetali affini al tema
della nostra ricerca sono tratti nella gran parte
dal catalogo Waddington
Recueil Général che copre l'area dell'attuale
Turchia settentrionale, quando non sia stato
possibile reperirli nel web:
- Afrodite
accovacciata (crouching/accroupie):
Nicea in Bitinia,
Severo Alessandro, 222-234 d. C., variante
"Afrodite tra due Eroti si guarda allo specchio
e si liscia i capelli" (RG 588, pag. 473-
v. anche il
link);
Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia
Meridionale, Settimio Severo, 208-214 d.
C., variante "Afrodite allo specchio che si
liscia i capelli" (RG 5 pag. 161);
Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia
Meridionale, Giulia Domna (moglie di Sett.
Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite allo
specchio che si liscia i capelli" (RG
25 pag. 164);
Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia
Meridionale, Giulia Domna (moglie di Sett.
Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite allo
specchio che si liscia i capelli; Erote alle
spalle" (RG 32 pag. 165);
Amisus, nel Ponto,
(Paphagonia, moderna Samsun),
Sabina (moglie di Adriano), 137/8
d. C., variante "Afrodite allo specchio" (RG 106 pag. 65);
Amisus, nel Ponto,
(Paphagonia, moderna Samsun
, Sabina (moglie di Adriano), 137/8 d. C.,
variante "Afrodite allo specchio" (British
Museum);
Bithynium/Claudiopolis in Bitinia,
Giulia Domna (moglie di Sett. Severo), 208-214
d. C., variante "Afrodite allo specchio che si
liscia i capelli" (RG 34 pag. 273);
Cius, sul Propontis,
(Mar di Marmara), Giulia Domna (moglie di
Sett. Severo), 208-214 d. C., variante
"Afrodite che gira la testa" (RG 61 pag. 321);
- Afrodite drappeggiata, stante, si mira allo
specchio:
Calchedon in Bitinia, sul Bosforo,
Severo Alessandro, 222-234 d. C., (RG 105 pag.
306);
Seleukeia ad Calycadnum,
Cilicia Trachea, (Turchia meridionale),
Gordiano III, 238-244 d. C., (SNG
Levante 769);
Seleukeia ad Calycadnum,
Cilicia Trachea, (Turchia meridionale),
Gordiano III, 238-244 d. C., variante
"Afrodite stante si mira allo specchio, alle
spalle Erote con torcia, dinanzi piedistallo
con vasca dalla quale si abbeverano due
colombe" (Lindgren
1589);
Seleukeia ad Calycadnum,
Cilicia Trachea, (Turchia meridionale),
Gordiano III, 238-244 d. C.,variante
"Afrodite, stante si mira allo specchio tra
due Eroti con torcia" (SNG
Levante 773);
Seleukeia ad Calycadnum,
Cilicia Trachea, (Turchia meridionale),
Gordiano III, 238-244 d. C., variante
"Afrodite, stante si mira allo specchio tra
due Eroti con torcia" (SNG
Levante 774v);
Seleukeia ad Calycadnum,
Cilicia Trachea, (Turchia meridionale),
Gordiano III, 238-244 d. C., variante
"Afrodite, stante si mira allo specchio tra
due Eroti con torcia" (SNG
Levante Supp. 202);
- Afrodite seminuda, stante, porge una mela ad
Erote:
Cius, sul Propontis,
(Mar di Marmara), Gordiano III, 238-244 d. C.,
(RG 102 pag.
327);
Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia),
Giulia Domna, (moglie di Sett. Severo),
208-214 d. C., (RG 120 pag.
364);
Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia),
Giulia Mesa (sorella di Giulia Domna), 228-224
d. C., (RG 183 pag.
373);
Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia),
Giulio Vero Massimo, 236-238 d. C., (RG 199 pag.
375);
Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia),
Gordiano III, 238-244 d. C., (RG 212 pag.
377);
- Afrodite nuda nella posa di Venere
de' Medici o di Venere
pudica:
Nicea di Bitinia,
Lucio Vero, 161-169 d. C., Afrodite nuda nella
posa di Venere de' Medici, (RG 216, pag.
426);
Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia),
Salonina, 254-260 d. C., Afrodite nuda nella
posa di Venere de' Medici, variante una stele
di lato (RG 253, pag.
383);
Tarsos (Cilicia Trachea - Turchia
meridionale), Salonina, 254-260 d. C.,
Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici,
variante vaso (hydria) di lato ( BMC
pg. 230, 330);
Apamea
Myrlea in Bitinia (nell'antichità porto
di Prusa
nel Propontis), Giulia Domna, (moglie di
Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda
nella posa di Venere de' Medici (RG 66, pag. 256);
Nikopolis ad Istrum in Mesia (attuale
Bulgaria), Giulia Domna, (moglie di
Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda
nella posa di Venere de' Medici (Moushmov
1028);
Nikopolis ad Istrum in Mesia (attuale
Bulgaria), Giulia Domna, (moglie di
Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda
nella posa di Venere de' Medici, variante
Erote di lato (Varbanov
2900);
in Caria (Turchia
sud occidentale), Caracalla and
Plautilla, 198-217 d. C., Afrodite nuda nella
posa di Venere de' Medici (Max
Bernhart, Aphrodite
auf griechischen Münzen, 223);
Saitta (Lydia
- Turchia Occidentale), Clodio Albino Cesare,
193-197 d. C., Afrodite nuda nella posa di
Venere de' Medici, variante Erote e delfino (Imhoof-Blumer
pg. 129, 7 );
Cesarea Germanica (Germanicopolis),
in Bitinia, non lontano da Bursa,
Diadumeniano, 218 d. C., Afrodite nuda nella
posa di Venere pudica (RG 24, pag. 284).
(6) Gli Eroti illuminano con la fiaccola accesa
il volto della dea.
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