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Adriano e la Hilaritas | ||||
8 giugno 2002
Sono in possesso della moneta d'oro di
cui allego le foto scannerizzate. Ho provato a
cercare a che periodo si riferisca e al valore che
possa avere ma non sono riuscito a trovare una
risposta esauriente alle mie domande. Il diametro
della moneta va dai 29,5 ai 30,3 millimetri
(misurata con il calibro) mentre il peso e' di
circa 18,6 grammi.
La ringrazio anticipatamente. |
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Roma, 23.6.2002
Caro
Lettore, di seguito Le fornisco una descrizione sintetica della moneta di figura, con la solita convenzione di evidenziare in rosso la parte abrasa della leggenda. D. HADRIANVS
AVGVSTVS PP. Testa nuda
di Adriano a destra. La tipologia del rovescio
appartiene al gruppo delle personificazioni,
coniato tra il 121 d.C. e il 124 d.C., come stanno
ad indicare in parte il COSIII (cioé il terzo
consolato, concesso ad Adriano nel 120 d.C.),
oltre ad altre considerazioni legate allo stile ed
al messaggio della moneta. Le monete del gruppo
intendevano mettere in stretto risalto la
connessione tra l'opera del sovrano rappresentato
sul dritto e le Virtù personificate del Popolo
Romano (le due lettere PR, sono le iniziali di
Populi Romani), Speranza, Clemenza, Felicità e,
nel caso in esame, Gioia o Hilaritas. Il Mattingly
rimarca come Hilaritas sia talora associata ad
"Hilaria", festa della resurrezione di Attis nel
culto della Magna Mater. La dea è rappresentata
nella sua iconografia più comune, mentre sorregge
la palma, simbolo della festa e la cornucopia,
simbolo dell'abbondanza, affiancata dai bambini,
prodotti dell'unità coniugale.
Giulio De Florio _______________ Note: |
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