|
||||
|
||||
9.1.2014
Gent.mo Sig.
De Florio,le invio i dati di questa moneta, forse appartenente alla Diva Faustina: Diametro: 23,50 mm Peso: 8,70 g Asse di conio (*): ore 12 Colore/materiale: bronzo Aspetto generale: si presenta di colore scuro a tratti chiaro. Note ulteriori: Dovrebbe essere un asse, nella parte anteriore si legge FAVSTINA e nella posteriore (AUGU)STA. Cordiali saluti. |
||||
|
||||
Roma, 19.1.2014
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi raccolti sulla sua moneta: Asse1, zecca di Roma, 141-161 d. C., RIC III 1183 (pag. 168), BMC IV 1587 (pag. 253), Cohen II 77 var. (pag. 419), indice di rarità "S". Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili): La ricerca nel web di monete (assi/dupondi) della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Giulio De Florio -------------------------------------------- la moneta di figura ha un peso di 8,70g, ritengo che debba considerarsi un asse piuttosto che un dupondio. (2) DIVA FAVSTINA. Riferisce lo Stevenson (v. link) che Anna Galeria Faustina, nota anche come Faustina Maggiore (o Faustina Madre), nacque a Roma nel 105 d.C., sotto il regno di Traiano. Era figlia di Annio Vero, uomo di rango consolare, prefetto di Roma, nonno paterno di Marco Aurelio (v. albero genealogico cliccando qui). Avendo sposato Antonino Pio quando era ancora un privato cittadino, ricevette dal Senato il titolo di Augusta poco dopo la morte di Adriano, quando Antonino fu investito del titolo di Pio. Ella morì nel terzo anno di regno del marito (141 d.C.), all'età di 36 anni. Faustina ebbe due figli e due figlie di cui la più famosa è Faustina Minore che andò sposa a Marco Aurelio, suo cugino di 1° grado. Di Faustina madre si conservano varî ritratti con la tipica acconciatura (alta crocchia di trecce sul sommo del capo). Il suo ricordo fu affidato alla benefica istituzione delle puellae Faustinianae, creata da Antonino per le fanciulle orfane, e al grande tempio ancora esistente sulla Via Sacra (v. link). (3) AVGVSTA. Le monete con leggenda CONSECRATIO, AVGVSTA, AETERNITAS provengono tutte da tesori risalenti al regno di Antonino Pio (v. link). Di qui l'attribuzione della moneta al periodo 141 (morte di Faustina) - 161 (morte di Antonino Pio). (4) Aeternitas. Riprendo da BMC IV (pag. xliii) le note che seguono sulle emissioni della consacrazione (Consecratio) o apoteosi o divinizzazione alle quali la moneta in esame appartiene: "le emissioni della consacrazione possono essere considerate nel loro insieme, sebbene siano continuate a lungo durante il regno di Antonino, forse quasi senza interruzione, dopo la morte di Faustina. La prima emissione ha inizio poco dopo la morte dell'Augusta nel 141, ritratta nelle sembianze che possedeva in vita; l'enfasi nei rovesci cade prevalentemente su eventi e simboli connessi con le cerimonie della Consecratio, il tempio (v. link), il carro funerario condotto dagli elefanti (v. link), l'altare (v. link), l'aquila (v. link), la stella (v. link) e meno sul puro concetto di Eternità. Le forme più tarde vedono come leggenda del dritto DIVA FAVSTINA e rovesci nei quali si pone l'accento sull'Aeternitas (v. link), il mondo senza tempo nel quale i morti divinizzati conducono la loro esistenza, e su AVGVSTA (v. link), la signora venerata o santa nel suo nuovo rango. Il passaggio alle emissioni più tarde può essere collocato attorno al 147, allorchè Faustina figlia fu elevata al rango di Augusta. Antonino Pio manifestò grande devozione nei confronti della moglie, venerandone la memoria. Ne fa fede la vasta monetazione commemorativa in suo nome che si spiega però, non solo con l'affetto per la moglie scomparsa, ma anche con il disegno politico di rafforzare, nella mente dei contemporanei, l'idea dell'eternità dell'Impero attraverso le persone degli Augusti e delle Auguste, regnanti da vivi e divinizzati da morti. |
||||
|