Roma, 21.1.2014
Egregio
Lettore,
riporto di seguito gli elementi che mi è stato
possibile raccogliere sul medaglione di figura:
Medaglione1, 185 d.
C.2, Cohen
III 508 (pag. 296)
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. M COMMODVS ANTONINVS PIVS FELIX AVG BRIT3. Commodo, busto
laureato, paludato e corazzato a sinistra, lancia
trattenuta con la mano destra e aegis.
R. P M TR P XI
IMP VII. In esergo COS V P P.4 Commodo, su quadriga
al passo a destra decorata con rilievi, sorregge uno
scettro sormontato da un'aquila.
La ricerca nel web di medaglioni della tipologia di
figura ha prodotto i seguenti risultati:5
- http://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pos=-13020
Commodus medallion Inasta Auction No. 43 of
22/2/2012 Type auction: Match The online auction
ends on 22/2/2012 Lot No.: 8338. Category: FALSE
(studio, modern, etc..). Storage: qBB False
(studio, modern, etc..) - Commodus (177-192) -
Medallion - (AE 56.9 g.). Possible merger of the
sixteenth century.
- http://educators.mfa.org/ancient/medallion-bust-commodus-104530
Obverse: Bearded and laureate bust of Commodus to
left, holding spear with right hand and wearing
aegis. MCOMMODVSANTONINV SPIVSFELIXAVGBRIT
Reverse: Emperor in triumphal quadriga to right,
the chariot ornamented with reliefs. PMTRPXIIMPVII
in exergue: COSVPP. Provenance By date unknown:
Earl Fitzwilliam Collection; by 1949: with
Christie, Manson & Woods, Ltd., Spencer House,
27 St. James's Place, St. James's Streeet, London,
S.W. 1 (Christie's auction of the Earl Fitzwilliam
Collection, sold by order of the Earl
Fitzwilliam's Wentworth Estates Company, May
30-31, 1949, lot 356); by date unknown: U.S.
Private Collection; Anonymous gift to MFA in
memory of Prof. George H. Chase, April 10, 1958.
Roman, Imperial Period, A.D. 186. Mint Rome.
Catalogue Raisonné Roman Medallions (MFA, 1962,
1975), no. 039. Dimensions Diameter: 39 mm.
Weight: 62.85 gm. Die Axis: 12 Accession Number
58.376 Medium or Technique Bronze (bimetallic).
Veniamo alle conclusioni: le immagini inviate dal
lettore rendono conto di un medaglione mal conservato,
dai tratti poco incisivi, nel quale le lettere della
leggenda si presentano insolitamente grandi se
comparate con quelle dell'originale
autentico. Il busto di Commodo in figura appare
trasfigurato rispetto al medaglione d'epoca. Il
tondello non è bimetallico, come l'originale. Perciò,
nei limiti di una valutazione a distanza, ritengo che
la moneta di figura sia un'imitazione moderna,
stilisticamente molto vicina ad un'altra replica dello
stesso imperatore ma di tipologia diversa, esaminata a
suo tempo in altra pagina di questo sito (v. link).
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Per via
delle dimensioni eccezionali la moneta di figura
va inclusa nella categoria dei medaglioni
piuttosto che in quella del circolante romano
dell'epoca di Commodo (sesterzi). Il medaglione
della tipologia di figura, presente nel web nel link1 di cui sopra, da esso non
si discosta per il peso: 56,9g il primo, 52,3g la
moneta di figura.
(2) La datazione è determinata
con precisione, 185 d. C., quale emerge dalla leggenda del
rovescio (v. nota 4
successiva), l'anno del quinto
consolato di Commodo, nel periodo appena
precedente il rinnovo per la 12.ma volta
della Potestà Tribunizia, .
(3) Marcus COMMODVS
ANTONINVS AVGustus PIVS FELIX BRITannicus. A
proposito della titolatura di Commodo c'è da
osservare che egli nasce come Lucius
Aurelius Commodus, ove Aurelius è il
gentilizio che il padre Marco Aurelio aveva
assunto quando, con l'adozione, era entrato
a far parte della famiglia di Antonino
Pio. Alla fine del 177, qualche mese
dopo l'elevazione al rango di Augusto
(agosto del 177), Commodo, mutuandolo da
quello paterno, assumerà il nome di Marcus
Aurelius Commodus Antoninus (si ricorderà
che la titolatura imperiale di Marco Aurelio
da Augusto era Marcus Aurelius Antoninus).
Il titolo di PIVS fu assunto da Commodo nel
183; il titolo militare, Britannicus, nel
184, dopo la vittoria in Britannia e
Sarmazia; l'appellativo di Felix fu aggiunto
a Pius nel 185 dopo l'eliminazione del
prefetto del pretorio Perennis (vale
la pena notare che Commodo fu il primo
imperatore ad introdurre nella titolatura
l'espressione Pius Felix, presto destinata a
diventare uno stereotipo per i sovrani
successivi); nel 186 gli furono rinnovati i
poteri di tribuno per la dodicesima volta
(TR P XII) e riconfermati nel 188 (TR P
XIII). Un profilo biografico sintetico di
Commodo è disponibile all'indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Commodo.
(4) Pontifex Maximus
TRibunicia Potestate XI IMPerator VII COnSul
V Pater Patriae.
(5) Nei link
di cui sopra sono presenti due monete,
la prima è un fuso cinquecentesco, l'altro è
un medaglione autentico bimetallico di epoca
romana, di peso (62,85g) superiore al fuso
cinquecentesco. Si ricorderà che il '500 è
l'epoca di Giovanni Cavino, contemporaneo di
Benvenuto Cellini, orafo, medaglista ed
incisore di gemme, noto per le sue perfette
imitazioni di antiche monete romane, molto
ricercate a quel tempo e, a loro volta,
oggetto di imitazione da parte di falsari e
imitatori moderni. Il medaglione di cui al link2, è
classificato dal Cohen al numero 508 del suo
manuale (v. pagina
relativa) e indicato come moneta assai
rara e di elevato valore commerciale.
Medaglioni autentici dell'epoca di Commodo
furono battuti in tiratura molto limitata e
utilizzati verosimilmente dall'imperatore
come donativi per manifestare la particolare
riconoscenza verso funzionari o militari di
provata fedeltà.
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