Roma, 13.3.2014
Egregio
Lettore,
la questione
dell'autenticità della moneta di figura è stata
ampiamente dibattuta nel forum di numismatica
lamoneta.it (v. link)
ma evidentemente i dubbi permangono se ha deciso di
interpellare me che, come noto, mi occupo per lo più
di monetazione antica. Certamente non ho difficoltà ad
assecondare la richiesta sul filo dell'interesse
culturale per l'argomento, tuttavia anticipo
onestamente che i riferimenti bibliografici che ho
potuto consultare sono dati soltanto dal C.N.I.,
dal Sambon
che anche lei conosce e dal catalogo online "numismatica-italiana.lamoneta".
Per altro le mie conoscenze in materia di monetazione
quattrocentesca napoletana sono modeste. Con questi
limiti e senza pretesa di rigore scientifico, di
seguito le espongo i risultati della mia analisi e le
conclusioni a cui sono giunto:
Cavallo1,
Regno di Napoli, 14882, W-FIAR/5-10,
C.N.I..
1022var.
(pag. 197)
D. FERRANDVS°°°REX.
Ferrante d'Aragona, testa coronata a destra.3
R. EQVITAS°REGNI.
Cavallo al passo a destra.4 Sopra . Sotto S
.
La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.mcsearch.info/record.html?id=906001
Source Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 68
(04.12.2012) Lot 242 ( « |
» ) Estimate 5000 EUR Price 4000 EUR
(~5214 USD) Description Napoli Ferdinando I
d’Aragona, 1458-1494. Multiplo di cavallo, Æ 8,13
g. FERRANDVS REX Busto con corona radiata a d. Rv.
EQVITAS REGNI Cavallo al passo verso d.;
all’esergo, °* S *°. Pannuti-Riccio 32. MEC 14,
pag. 375. MIR – Estremamente raro. Bella patina
marrone, buon BB / q.Spl La S all’esergo di questo
multiplo dovrebbe
consentirci di datare la moneta all’ultimo anno di
ufficio di Cola Spinelli maestro di zecca
(1475-1488). Da quest’anno il nome del sovrano
cambia da FERDINANDVS a FERRANDVS sino alla fine
del suo regno.
- http://www.mcsearch.info/record.html?id=34215
Source Numismatica Ars Classica NAC AG Auction
32 (23.01.2006) Lot 80 ( «
| » ) Estimate 6000 CHF Description
Importante collezione di monete di zecche italiane
Napoli No.: 80 Estimate: CHF 6000 d=23 mm
Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Multiplo di
cavallo, 1472-1488. Æ 7,74 g. – ø 23 mm. •
FERRANDVS • • • REX • • Busto radiato a destra;
sotto, ••. Rv. • EQVITAS • REGNI • Cavallo al
passo verso destra; in alto, ` . All’esergo, • ` S
` •. CNI 864. Pannuti Riccio 34. MEC 14, –.
Crusafont 682. Rarissimo. Buon BB. Dietro
consiglio di Orso Orsini, duca d’Ascoli,
Ferdinando ordinò che non si coniasse più il
denaro di biglione, ma una moneta di rame puro sul
cui diritto venisse improntata la testa del re e
sul rovescio, per suggerimento di Diomede Carafa,
duca di Maddaloni e amico intimo del sovrano, un
cavallo e la leggenda EQVITAS REGNI. La scelta di
questo rovescio fu fatta per evidenziare, con un
gioco di parole, l’impresa della città (il
cavallo) e la saggezza del re che, per evitare
danni al popolo ed al commercio minuto, rinunciava
al considerevole guadagno che la Regia Curia
traeva dal battere moneta vile. La moneta fu
denominata cavallo dall’impronta del suo rovescio
e venne battuta per la prima volta il 18 aprile
1472. Furono coniati anche multipli, la cui rarità
aumenta con il peso. L’esemplare qui offerto, di
peso massimo, è estremamente raro.
- http://www.cgbfr.it/italie-royaume-de-naples-1-cavallo-poids-lourd-ferdinand-ier-n-d-naples,fwo_251861,a.html
Tipo : 1 Cavallo (poids lourd) Ferdinand Ier Data
: n.d. Nome della officina / città: Napoli
Quantità coniata : - Metallo : rame Diametro :
20,5 mm Asse di coniazione : 5 h. Peso
: 8,15 g. Orlo : lisse Grado di rarità : R1
Commenti sullo stato di conservazione : Poids
lourd (8,15 g) et flan épais. Flan large laissant
apparaître l'essentiel du grènetis extérieur. Haut
relief au revers avec un cheval remarquablement
bien venu à la frappe N° nelle opere di
riferimento H.32-44 var. (122/32-44) (Monedas
Hispano-Cristianas Editeur Langue espagnol Auteurs
HEISS Aloïss) - MEC.14 (Medieval European
Coinage, 14 Italy (III) - South Italy, Sicily,
Sardinia -Editeur Cambridge University Press
Langue anglais Auteurs GRIERSON Philip, TRAVAINI
Lucia ) - Cette monnaie appartient au premier
monnayage de cuivre européen d'époque moderne. Les
motifs du droit et du revers sont inspirés de
l'Antiquité. Le buste de Ferdinand Ier, avec la
couronne radiée, est copié sur des antoniniens du
IIIe siècle. Des cavalli au même type furent
frappés à Aquila, Brindisi et Amatrice. Titolatura
diritto : °FERRANDVS°°°° REX°°, (ponctuation par
simple annelet) . Descrittivo diritto : Buste de
Ferdinand Ier portant une couronne radiée ;
au-dessous trois annelets. Traduzione diritto :
(Ferdinand, roi). Titolatura rovescio : °EQVITAS°
REGNI° (légende commençant à 5 heures, ponctuation
par simple annelet). Descrittivo rovescio : Un
cheval à droite sous une rose et sur un trait
d'exergue ; au-dessous une S entre deux roses et
deux annelets. Traduzione rovescio : (La droiture
du règne). Articolo venduto sul nostro negozio.
Prezzo : 230.00€.
- Lamoneta.it
La catalogazione dei cavalli di Ferdinando I d'Aragona
mediante l'impiego del Corpus
indicato in premessa, si presenta problematica a
causa dello stato di usura delle monete che pervengono
sino a noi. Il catalogo online della
"numismatica-italiana.lamoneta", raggruppando sotto
un'unica voce tutte le monete che recano la S in
esergo, semplifica la catalogazione ma non distingue
tra monete leggere e pesanti e tra i vari contrassegni
di emissione (rosette, cerchietti, ecc.). L'articolo
del Sambon non è un vero e proprio catalogo. Infine il
Corpus, preciso e puntuale nei dettagli, ha la
struttura descrittiva di una grande collezione
piuttosto che quella di un catalogo generale. La
maggior parte dei cavalli di Ferrante sono piuttosto
usurati, avendo perso parti distintive dell'emissione,
vuoi un cerchietto o una rosetta e sono perciò
difficilmente associabili ad un elemento specifico del
Corpus. Questo puntualmente si registra nella moneta
in esame, come ho evidenziato nella nota
1. Né ci aiuta il peso: il Corpus enumera
quattro nominali diversi, corrispondenti a valori che
vanno da 1 a 6 cavalli ma il Sambon ne aggiunge un
altro paio, nominali che, se si eccettua forse quello
da 1 cavallo, non presentano alla vista segni evidenti
esterni di distinzione tra loro. Infine le monete
disponibili on line, i multipli in particolare, sono
davvero pochi. Ciò premesso, mi pare che la
rappresentazione di Ferdinando nei suoi cavalli sia
abbastanza tipizzata: il
profilo tondeggiante del sovrano è una costante
tanto nei multipli che nei nominali di valore
inferiore. Rispetto ad essi, la moneta di figura
appare diversa, il profilo facciale è piano, ben
delineato, il naso è sporgente. Poi ci sono le
particolarità specifiche della moneta, lei rilevava la
corona a quattro punte, io aggiungerei la foggia dei
capelli dietro al collo e sopra al capo. I cennati
elementi di differenza inducono alla conclusione che
la moneta in esame sia un riconio, un'imitazione poco
riuscita dell'originale. Il dubbio è se la moneta sia
coeva degli originali antichi o moderna. Io propendo
per la seconda ipotesi perché un multiplo originale di
Ferdinando I ha un valore venale che induce alla
contraffazione, come si deduce dai primi
tre link di cui sopra, mentre le monete di
Ferrante, come sostiene il Sambon, a causa del valore
intrinseco molto basso, fossero all'epoca poco
attaccabili dai falsari. Dunque, nei limiti di un
esame a distanza, sono propenso a ritenere che la
moneta di figura sia un'imitazione artigianale un po'
disattenta realizzata nell'anteguerra con mezzi
tecnici non sofisticati.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
---------------------------------------------
Note:
(1) Il Cavallo
è una moneta di rame introdotta nel regno di
Napoli da Ferdinando I d’Aragona nel 1472. Prima
del cavallo era in uso nel reame una moneta di
biglione a basso contenuto d'argento sulla quale
il governo lucrava alterando la percentuale legale
di fino nella lega, incentivando così la
contraffazione al punto che si diceva vi fossero
in circolazione più monete false che autentiche.
Da ciò scaturì la decisione dell'Aragonese di
adottare un circolante di base di solo rame,
grande quanto i "mezzi carlini" angioini
(19,5-20mm, 1,49g - v. ad es.
vetrina 10 n° 11 Banca d'Italia - C.N.I.
XIX, p. 14, n. 14) sul quale, essendo scarso il
guadagno, i falsari non avrebbero avuto agio di
speculare. I cavalli di Ferdinando d'Aragona sono
minuziosamente registrati dal C.N.I. nelle loro
varianti di cerchietti e rosette interposti
all'interno delle leggende del dritto e del
rovescio. La moneta di figura porta in esergo la
sigla "S", riferibile a Nicolò Spinello, maestro
di zecca dal 1475, al quale Ferdinando I rinnovò
l'appalto fino all'anno 1488 (v. link).
Si desume dal Corpus che furono battuti con la
sigla S, diversi per peso e dimensioni, nominali:
* da sei cavalli (C.N.I. 860, pag. 179), esergo: o
S o, diam. 22mm; 11,63g.
* da quattro cavalli (v. ad es., C.N.I. 861, pag.
180), esergo: o S o, diam. 20mm; 7g.
* da due cavalli (v. ad es., C.N.I. 870, pag.
181), esergo: o S , diam. 19mm; 4,88g, al quale
potrebbe ascriversi la moneta di figura se in
esergo, a sinistra della rosetta, potesse
evidenziarsi la presenza - ma non mi pare!! - di
un cerchietto;
* da un cavallo (v. ad es., C.N.I. 1022, pag.
197), esergo: S , diam. 17mm; 1,32g, (D. FERRANDVS o
o REX o - Testa a destra radiata varia nella
corona. R. EQVITAS o o o o REGNI - Cavallo
gradiente a destra con la zampa sinistra alzata.
Sopra il cavallo . Esergo S ), moneta tipologicamente identica a
quella di figura ma con un cerchietto in meno tra
FERRANDVS e REX e troppo pesante per essere
identificata come nominale da un cavallo.
Tra quelle elencate dal C.N.I., la moneta più vicina
al campione in esame per disposizione delle
lettere, dei cerchietti e delle rosette, ma non
per il peso, è il nominale da un cavallo
catalogato C.N.I. 1022 (17mm, 1,32g).
(2) La datazione 1488
corrisponde all'ultimo anno di uffizio di Nicolò
Spinelli e alla data a partire dalla quale
Ferdinando I d'Aragona si firmò Ferrandus (v. Numismatica Ars Classica).
(3) FERRANDVS REX. FERDINANDO
I (Ferrante) d'Aragona, re di Napoli, figlio
naturale di Alfonso I e di
Giraldonna Carlino moglie di Gaspare Reverter di
Barcellona, nato nel 1424, succede alla morte
del padre nel 1458. Negatagli
l'incoronazione dal Papa Callisto III, la
ottiene da Pio II. Sposa nel 1446 Isabella
di Chiaromonte nipote del Principe di Taranto. La
tranquillità nel regno viene
turbata dal baronaggio riottoso, che chiama
al trono il pretendente Giovanni d'Angiò
figlio di Renato; ma con l'aiuto del Papa e del
Duca di Milano, la rivolta viene sedata. Morta
Isabella nel 1465, sposa nel 1477 Giovanna
d'Aragona, sua cugina, sorella di Ferdinando il
Cattolico. Muore nel 1494 (per approfondimenti v.
Dizionario
Biografico Treccani).
(4) Equitas Regni (l'Equità
del Regno). La leggenda del rovescio lancia un
messaggio politico di trasparenza attraverso un
gioco di parole che coinvolge la figura del
cavallo (equus in latino) e l'onestà (equitas)
del governo aragonese nella decisione di
battere una moneta di base non aggredibile dai
falsari.
|