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Cavallo di Ferrante d'Aragona
5.3.2014
Buon giorno,
So che non si tratta di una moneta romana!, ma Le chiedo un parere su questa moneta.
E' un falso? o è un esemplare rarissimo? La corona ha 4 punte ed in tutti gli altri esemplari dello stesso tipo le punte sono 5.
La ringrazio e spero che mi possa risponde.
• Autorità emittente: Ferdinando I d'Aragona (1458-1494)
• Valore nominale: Cavallo o multiplo? (2 cavalli)
• Peso: gr. 3,4
• Diametro: mm. 17 -19
• Metallo: Rame
• Descrizione del dritto: FERRANDVS REX – Busto del re con corona radiata a dx
• Descrizione del rovescio: EQVITAS REGNI - Cavallo al passo verso dx sormontato da rosone; all’esergo, °* S *° (zecchiere Nicolò Spinelli).
• Descrizione del taglio: Liscio

Catalogazione: C.N.I. 1038 P/R n° 53b - D'Andrea/Andreani

fig. 1
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Roma, 13.3.2014
Egregio Lettore,
la questione dell'autenticità della moneta di figura è stata ampiamente dibattuta nel forum di numismatica lamoneta.it (v. link) ma evidentemente i dubbi permangono se ha deciso di interpellare me che, come noto, mi occupo per lo più di monetazione antica. Certamente non ho difficoltà ad assecondare la richiesta sul filo dell'interesse culturale per l'argomento, tuttavia anticipo onestamente che i riferimenti bibliografici che ho potuto consultare sono dati soltanto dal C.N.I., dal Sambon che anche lei conosce e dal catalogo online "numismatica-italiana.lamoneta". Per altro le mie conoscenze in materia di monetazione quattrocentesca napoletana sono modeste. Con questi limiti e senza pretesa di rigore scientifico, di seguito le espongo i risultati della mia analisi e le conclusioni a cui sono giunto:

Cavallo1, Regno di Napoli, 14882, W-FIAR/5-10, C.N.I.. 1022var. (pag. 197)

D. FERRANDVS°°°REX. Ferrante d'Aragona, testa coronata a destra.3
R. EQVITAS°REGNI. Cavallo al passo a destra.4 Sopra . Sotto S .

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.mcsearch.info/record.html?id=906001 Source Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 68 (04.12.2012) Lot  242  ( «  |  » ) Estimate  5000 EUR Price  4000 EUR (~5214 USD) Description Napoli Ferdinando I d’Aragona, 1458-1494. Multiplo di cavallo, Æ 8,13 g. FERRANDVS REX Busto con corona radiata a d. Rv. EQVITAS REGNI Cavallo al passo verso d.; all’esergo, °* S *°. Pannuti-Riccio 32. MEC 14, pag. 375. MIR – Estremamente raro. Bella patina marrone, buon BB / q.Spl La S all’esergo di questo multiplo dovrebbe consentirci di datare la moneta all’ultimo anno di ufficio di Cola Spinelli maestro di zecca (1475-1488). Da quest’anno il nome del sovrano cambia da FERDINANDVS a FERRANDVS sino alla fine del suo regno.
  2. http://www.mcsearch.info/record.html?id=34215 Source Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 32 (23.01.2006) Lot  80  ( «  |  » ) Estimate  6000 CHF Description Importante collezione di monete di zecche italiane Napoli No.: 80 Estimate: CHF 6000 d=23 mm Ferdinando I d’Aragona (1458-1494). Multiplo di cavallo, 1472-1488. Æ 7,74 g. – ø 23 mm. • FERRANDVS • • • REX • • Busto radiato a destra; sotto, ••. Rv. • EQVITAS • REGNI • Cavallo al passo verso destra; in alto, ` . All’esergo, • ` S ` •. CNI 864. Pannuti Riccio 34. MEC 14, –. Crusafont 682. Rarissimo. Buon BB. Dietro consiglio di Orso Orsini, duca d’Ascoli, Ferdinando ordinò che non si coniasse più il denaro di biglione, ma una moneta di rame puro sul cui diritto venisse improntata la testa del re e sul rovescio, per suggerimento di Diomede Carafa, duca di Maddaloni e amico intimo del sovrano, un cavallo e la leggenda EQVITAS REGNI. La scelta di questo rovescio fu fatta per evidenziare, con un gioco di parole, l’impresa della città (il cavallo) e la saggezza del re che, per evitare danni al popolo ed al commercio minuto, rinunciava al considerevole guadagno che la Regia Curia traeva dal battere moneta vile. La moneta fu denominata cavallo dall’impronta del suo rovescio e venne battuta per la prima volta il 18 aprile 1472. Furono coniati anche multipli, la cui rarità aumenta con il peso. L’esemplare qui offerto, di peso massimo, è estremamente raro.
  3. http://www.cgbfr.it/italie-royaume-de-naples-1-cavallo-poids-lourd-ferdinand-ier-n-d-naples,fwo_251861,a.html Tipo : 1 Cavallo (poids lourd) Ferdinand Ier Data : n.d. Nome della officina / città: Napoli Quantità coniata : - Metallo : rame Diametro : 20,5  mm Asse di coniazione : 5  h. Peso : 8,15  g. Orlo : lisse Grado di rarità : R1 Commenti sullo stato di conservazione : Poids lourd (8,15 g) et flan épais. Flan large laissant apparaître l'essentiel du grènetis extérieur. Haut relief au revers avec un cheval remarquablement bien venu à la frappe N° nelle opere di riferimento H.32-44 var. (122/32-44) (Monedas Hispano-Cristianas Editeur Langue espagnol Auteurs HEISS Aloïss)  - MEC.14 (Medieval European Coinage, 14 Italy (III) - South Italy, Sicily, Sardinia -Editeur Cambridge University Press Langue anglais Auteurs GRIERSON Philip, TRAVAINI Lucia ) - Cette monnaie appartient au premier monnayage de cuivre européen d'époque moderne. Les motifs du droit et du revers sont inspirés de l'Antiquité. Le buste de Ferdinand Ier, avec la couronne radiée, est copié sur des antoniniens du IIIe siècle. Des cavalli au même type furent frappés à Aquila, Brindisi et Amatrice. Titolatura diritto : °FERRANDVS°°°° REX°°, (ponctuation par simple annelet) . Descrittivo diritto : Buste de Ferdinand Ier portant une couronne radiée ; au-dessous trois annelets. Traduzione diritto : (Ferdinand, roi). Titolatura rovescio : °EQVITAS° REGNI° (légende commençant à 5 heures, ponctuation par simple annelet). Descrittivo rovescio : Un cheval à droite sous une rose et sur un trait d'exergue ; au-dessous une S entre deux roses et deux annelets. Traduzione rovescio : (La droiture du règne). Articolo venduto sul nostro negozio. Prezzo : 230.00€.
  4. Lamoneta.it
La catalogazione dei cavalli di Ferdinando I d'Aragona mediante l'impiego del Corpus indicato in premessa, si presenta problematica a causa dello stato di usura delle monete che pervengono sino a noi. Il catalogo online della "numismatica-italiana.lamoneta", raggruppando sotto un'unica voce tutte le monete che recano la S in esergo, semplifica la catalogazione ma non distingue tra monete leggere e pesanti e tra i vari contrassegni di emissione (rosette, cerchietti, ecc.). L'articolo del Sambon non è un vero e proprio catalogo. Infine il Corpus, preciso e puntuale nei dettagli, ha la struttura descrittiva di una grande collezione piuttosto che quella di un catalogo generale. La maggior parte dei cavalli di Ferrante sono piuttosto usurati, avendo perso parti distintive dell'emissione, vuoi un cerchietto o una rosetta e sono perciò difficilmente associabili ad un elemento specifico del Corpus. Questo puntualmente si registra nella moneta in esame, come ho evidenziato nella nota 1. Né ci aiuta il peso: il Corpus enumera quattro nominali diversi, corrispondenti a valori che vanno da 1 a 6 cavalli ma il Sambon ne aggiunge un altro paio, nominali che, se si eccettua forse quello da 1 cavallo, non presentano alla vista segni evidenti esterni di distinzione tra loro. Infine le monete disponibili on line, i multipli in particolare, sono davvero pochi. Ciò premesso, mi pare che la rappresentazione di Ferdinando nei suoi cavalli sia abbastanza tipizzata: il profilo tondeggiante del sovrano è una costante tanto nei multipli che nei nominali di valore inferiore. Rispetto ad essi, la moneta di figura appare diversa, il profilo facciale è piano, ben delineato, il naso è sporgente. Poi ci sono le particolarità specifiche della moneta, lei rilevava la corona a quattro punte, io aggiungerei la foggia dei capelli dietro al collo e sopra al capo. I cennati elementi di differenza inducono alla conclusione che la moneta in esame sia un riconio, un'imitazione poco riuscita dell'originale. Il dubbio è se la moneta sia coeva degli originali antichi o moderna. Io propendo per la seconda ipotesi perché un multiplo originale di Ferdinando I ha un valore venale che induce alla contraffazione, come si deduce dai primi tre link di cui sopra, mentre le monete di Ferrante, come sostiene il Sambon, a causa del valore intrinseco molto basso, fossero all'epoca poco attaccabili dai falsari. Dunque, nei limiti di un esame a distanza, sono propenso a ritenere che la moneta di figura sia un'imitazione artigianale un po' disattenta realizzata nell'anteguerra con mezzi tecnici non sofisticati.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Il Cavallo è una moneta di rame introdotta nel regno di Napoli da Ferdinando I d’Aragona nel 1472. Prima del cavallo era in uso nel reame una moneta di biglione a basso contenuto d'argento sulla quale il governo lucrava alterando la percentuale legale di fino nella lega, incentivando così la contraffazione al punto che si diceva vi fossero in circolazione più monete false che autentiche. Da ciò scaturì la decisione dell'Aragonese di adottare un circolante di base di solo rame, grande quanto i "mezzi carlini" angioini (19,5-20mm, 1,49g - v. ad es. vetrina 10 n° 11 Banca d'Italia - C.N.I. XIX, p. 14, n. 14) sul quale, essendo scarso il guadagno, i falsari non avrebbero avuto agio di speculare. I cavalli di Ferdinando d'Aragona sono minuziosamente registrati dal C.N.I. nelle loro varianti di cerchietti e rosette interposti all'interno delle leggende del dritto e del rovescio. La moneta di figura porta in esergo la sigla "S", riferibile a Nicolò Spinello, maestro di zecca dal 1475, al quale Ferdinando I rinnovò l'appalto fino all'anno 1488 (v. link). Si desume dal Corpus che furono battuti con la sigla S, diversi per peso e dimensioni, nominali:
* da sei cavalli (C.N.I. 860, pag. 179), esergo: o S o,  diam. 22mm; 11,63g.
* da quattro cavalli (v. ad es., C.N.I. 861, pag. 180), esergo: o S o,  diam. 20mm; 7g.
* da due cavalli (v. ad es., C.N.I. 870, pag. 181), esergo: o S , diam. 19mm; 4,88g, al quale potrebbe ascriversi la moneta di figura se in esergo, a sinistra della rosetta, potesse evidenziarsi la presenza - ma non mi pare!! - di un cerchietto;
* da un cavallo (v. ad es., C.N.I. 1022, pag. 197), esergo: S , diam. 17mm; 1,32g, (D. FERRANDVS o o REX o - Testa a destra radiata varia nella corona. R. EQVITAS o o o o REGNI - Cavallo gradiente a destra con la zampa sinistra alzata. Sopra il cavallo . Esergo   S ), moneta tipologicamente identica a quella di figura ma con un cerchietto in meno tra FERRANDVS e REX e troppo pesante per essere identificata come nominale da un cavallo.
Tra quelle elencate dal C.N.I., la moneta più
vicina al campione in esame per disposizione delle lettere, dei cerchietti e delle rosette, ma non per il peso, è il nominale da un cavallo catalogato C.N.I. 1022 (17mm, 1,32g).
(2) La datazione 1488 corrisponde all'ultimo anno di uffizio di Nicolò Spinelli e alla data a partire dalla quale Ferdinando I d'Aragona si firmò Ferrandus (v. Numismatica Ars Classica).
(3) FERRANDVS REX. FERDINANDO I (Ferrante) d'Aragona, re di Napoli, figlio naturale di Alfonso I  e  di  Giraldonna Carlino moglie di Gaspare Reverter di Barcellona, nato nel 1424, succede alla morte del  padre nel  1458. Negatagli l'incoronazione  dal Papa Callisto III, la ottiene da Pio II. Sposa nel 1446 Isabella  di Chiaromonte nipote del Principe di Taranto. La tranquillità  nel regno  viene turbata  dal baronaggio riottoso, che chiama al trono il  pretendente Giovanni d'Angiò figlio di Renato; ma con l'aiuto del Papa e del Duca di Milano, la rivolta viene sedata. Morta Isabella nel 1465, sposa nel 1477 Giovanna d'Aragona, sua cugina, sorella di Ferdinando il Cattolico. Muore nel 1494 (per approfondimenti v. Dizionario Biografico Treccani).
(4) Equitas Regni (l'Equità del Regno). La leggenda del rovescio lancia un messaggio politico di trasparenza attraverso un gioco di parole che coinvolge la figura del cavallo (equus in latino) e l'onestà
(equitas) del governo aragonese nella decisione di battere una moneta di base non aggredibile dai falsari.

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