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18.2.2015
Buona sera
sig. De Florio.Mi può aiutare nell'identificazione di questa tessera mercantile? Lato A giglio Lato B leone di Venezia (credo) bronzo 24mm. Nel web ho trovato una tessera di Pisa con le stesse dimensioni e lo stesso identico lato A, ma nel lato B non c'è il leone alato ma una grande P. (v. link) Quella bucata non è la mia ma quella trovata nel web. GRAZIE. |
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Roma, 20.2.2015
Egregio
Lettore,le tessere mercantili non rientrano nella mia area di approfondimento. Tuttavia, allo scopo di soddisfare almeno in parte la sua richiesta, oltre che la mia curiosità, nei limiti di quanto affermato, di seguito riporto gli elementi significativi che mi è stato possibile raccogliere sull'argomento dopo una ricerca condotta nel web: Tessera mercantile1, Secolo XIII-XIV. Descrizione sommaria:D. Entro cerchio lineare, leone alato stringe tra le zampe anteriori una tavoletta (abaco?) caricata con globetti in rilievo disposti su due righe2. Intorno 9 bisanti. R. Al centro, entro cerchio lineare, giglio di Firenze3; intorno, lungo il bordo, 21 bisanti. La ricerca nel web di esemplari di tipologia simile
ha prodotto il seguente risultato:
La saluto cordialmente Giulio De Florio -------------------------- Note: (1) Tessera
mercantile. I riferimenti bibliografici necessari
per avviare uno studio completo sulle tessere
mercantili sono i seguenti:
Non avendo possibilità di accesso diretto ai
testi succitati, mi rifaccio a fonti indirette che
citerò di volta in volta, tra le quali il forum lamoneta.it
(iscrizione necessaria per la consultazione dei
contenuti), da cui ho tratto ampi spunti. Le
tessere mercantili o gettoni erano oggetti simili
a monete, prodotti per conto di società
mercantili-bancarie, corporazioni, istituzioni
comunali e comunitarie e altri enti in Italia,
Francia e Inghilterra dai primi anni del XIII
secolo almeno e altrove, nel nord Europa, dal XV
secolo. Le tessere mercantili italiane erano
generalmente di 20-25 mm di diametro, più o meno
come le monete da 1 - 2 euro, e pesavano da poco
più di 1 sino a 6 g. Erano fatte di solito
d'ottone, una lega rame-zinco più resistente
all'ossidazione del rame e
di minore valore intrinseco. Alcune tessere
venivano realizzate per percussione, come le
monete, utilizzando coppie di conȋ ma più
comunemente venivano prodotte versando il metallo
allo stato liquido entro matrici in grado di
realizzare quattro o cinque gettoni alla volta (v.
link).
Alcuni ne riportano l'uso come tessere di
pagamento dei diritti doganali; altrove le tessere
mercantili sono indicate come strumenti per
facilitare i conteggi (v. link
oppure il link)
prima dell'introduzione dei numeri arabi e come
sostitutivi delle pietre e dei fagioli. |
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