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Teodosio I e i Voti decennali | ||||||||||||||||||||||||
5.4.2015
Mi puoi aiutare? 0,8g, diametro
14mm.
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Roma, 10.4.2015
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi che mi e' stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: AE41, zecca di Cizico, 19.1.379-25.8.383 d. C.2, RIC IX 21c (pag. 244), Cohen VIII 69 (pag. 163), indice di rarita' "C". Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------------------------------
(1) AE4 (bronzo).
Secondo il RIC, le monete della tipologia di
figura sono di modulo piccolo (diametro di 12-13
mm). Traggo dai link di cui sopra
le caratteristiche fisiche degli AE4 della
tipologia di figura che riassumo nella tabella che
segue:
(2) La moneta fu battuta tra il 19.1.379 (data dell'ascesa di Teodosio I) e il 25.8.383 (data dell'assassinio di Graziano a Lugdunum) (v. note 3 e 5 successive). (3) DN THEODIVS PF AVG (Dominus Noster THEODOSIVS Pius Felix AVGustus). Traggo da altra pagina di questo sito le note che seguono relative al periodo in esame. Il 17 novembre del 375 moriva improvvisamente, durante una campagna contro i Quadi, Valentiniano I, Augusto senior e imperatore romano d'occidente. Era allora Augusto junior e imperatore d'oriente il fratellastro Valente, impegnato nella guerra contro i Goti. La successione in Occidente era garantita da Graziano, figlio di primo letto di Valentiniano I, sedicenne alla morte del padre, che lo aveva destinato alla successione gia' dall'Agosto del 367 avendogli conferito il titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano I le truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro membro della casa di Valentiniano, il figlio di secondo letto del defunto, che portava lo stesso nome del padre e che gli storici moderni distinguono chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la tenerissima eta' (aveva appena quattro anni alla morte del padre), rimarra' un personaggio minore nelle vicende politiche del periodo. La successiva morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del 378, sotto le mura di Adrianopoli, determino' una svolta politica eccezionale: Graziano non pote' accorrere con un esercito in Oriente, impegnato com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano invaso la Germania Superiore, e quindi non gli rimase altro che affidare le sorti dell'Oriente al suo piu' valente generale, Teodosio, all'uopo elevato alla porpora il 19 gennaio del 379 e designato Augusto d'Orie, 6hnte. Teodosio parti' immediatamente per Costantinopoli, riusci' con molta difficolta' a reclutare un nuovo esercito, contrasto' la minaccia dei Goti e poi, con un'abile politica, ne integro' parte nei ranghi dell'esercito. Nel 382 le relazioni tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio reclamava una sempre maggiore autonomia da Graziano. Cio' si evidenzia sopra tutto da alcuni particolari della monetazione in bronzo del periodo, monetazione che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni commerciali giornaliere, maggiormente si prestava ad un ruolo di propaganda e da cassa di risonanza dei rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale del cattivo stato dei rapporti tra Oriente e Occidente fu dato dalla nomina, da parte di Teodosio, del proprio successore, non concordata preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383 infatti Teodosio elevo' alla porpora il proprio figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno una rivolta in Bretagna porṭ all'elevazione di un usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la Manica, mosse contro Graziano. Quest'ultimo, abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del 383, venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai riconosciuto da Teodosio, il quale occupo' temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di Graziano, sulla scena politica del momento rimasero, oltre a Massimo (l'usurpatore non riconosciuto),Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, gli ultimi due in posizione subalterna rispetto al primo (anche se in virtu' della discendenza da Valentiniano I, Valentiniano II sarebbe dovuto essere l'Augusto senior). Per il prosieguo della vita di Teodosio si rimanda al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link). (4) VOTis X MVLTis XX (Votis Decennalibus MVLTis Vicennalibus). Voti celebrativi del decennale di regno di Teodosio e di molti ventenni a venire. Dal tempo di Augusto, con i voti, che avevano cadenza decennale ed erano occasione di cerimonie e festeggiamenti, gli imperatori si impegnavano a compiere sacrifici agli dei nel presupposto di ottenerne il favore per un prospero regno. I voti erano anche occasioni per effettuare elargizioni e premiare l'esercito per il comportamento leale. Il fatto che contemporaneamente si celebrassero, con monete dello stesso tipo, i decennali di Graziano (DN GRATIA-NVS PF AVG), Teodosio (DN THEODO-SIVS PF AVG) e di Valentiniano II (DN VALENTINIANVS PF AVG) e i voti quinquennali (VOT V) di Arcadio (DN ARCADIVS PF AVG) sta ad indicare la concordia sul piano formale di costoro nella gestione dell'impero. Il fatto che la leggenda del dritto di Teodosio, come quella di Graziano, si presenti spezzata, mentre quella degli altri continua, indica che i primi si collocavano in posizione gerarchica piu' elevata rispetto agli altri. (5) Il segno di zecca SMKΔ si compone di quattro lettere, le prime due stanno per Sacra Moneta, la terza, K, identifica il luogo della zecca (=Κύζιχος, Cizico, citta' sulla sponda asiatica del Mar di Marmara), la quarta, Δ, indica l'officina monetale, quarta di quattro al tempo attive nella zecca. |
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