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Roma, asse anonimo della prua
12.1.2017
Salve, vorrei una sua opinione su questa moneta. Potrebbe darmi alcune informazioni? La ringrazio anticipatamente.
Diametro 32mm
spessore circa 4,5 irregolare
peso 28,88g.
fig. 1
Cliccare sulle figure per ingrandire
Roma, 16.1.2017
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE Asse1, zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford 56/2 (pag. 158), Sydenham 143 (pag. 15), indice di rarità "(3)".

Descrizione sommaria:
D. Testa di Giano 3 laureata, sopra I 4.
R. Prua di nave a destra, sopra, I 4, sotto ROMA 5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:
  1. coinarch1 Classical Numismatic Group > Electronic Auction 389 Auction date: 18 January 2017 Lot number: 516 Lot description: Anonymous. After 211 BC. Æ As (32.5mm, 35.30 g, 8h). Uncertain mint. Laureate head of bearded Janus; I (mark of value) above / Prow of galley right; I (mark of value) above. Crawford 56/2; Sydenham 143. VF, dark gray and brown patina, traces of deposits. From the David Wray Collection. Estimate: 150USD.
  2. coinarch2 Roma Numismatics Ltd  E-Sale 31 Auction date: 26 November 2016 Lot number: 277 Price realized: 220 GBP (Approx. 274 USD / 258 EUR) Lot description: Anonymous Æ As. Rome, after 211 BC. Laureate head of Janus; I above / Prow of galley right; I above, ROMA in exergue. Crawford 56/2; Sydenham 143. 41.22g, 35mm, 2h. Very Fine. From the Andrew McCabe Collection. Estimate: 100 GBP.
  3. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=76495 Sale: Triton IX, Lot: 1267. Estimate $1000. Closing Date: Monday, 9 January 2006. Sold For $1600.[Early Italian and Roman Issues] ROME. After 211 BC. Æ As (31.31 g, 5h). Rome mint. Laureate head of Janus; I above / Prow of galley right; I above, ROMA below. Crawford 56/2; Sydenham 143; Kestner 508-592; BMCRR Rome 217-228. EF, green patina. Very rare. ($1000).
  4. http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=127313 Sale: CNG 79, Lot: 802. Estimate $300. Closing Date: Wednesday, 17 September 2008. Sold For $300. Anonymous. After 211 BC. Æ As (35.42 g, 3h). Sextantal standard. Uncertain mint. Laureate head of bearded Janus; I (mark of value) above / Prow of galley right; I (mark of value) above. Crawford 56/2 (citing 88 specimens in Paris); Sydenham 143. VF, green patina, traces of earthen deposits. Simplistic style. From Collection V.C. The style on this example is more simplistic than usual, resembling other bronze issues attributed to mints in central Italy.
  5. https://www.deamoneta.com/it/lac/view/13054 Monetazione anonima. (dopo il 211 AC.) Asse Oggetto numero: 13054 (LAC) Monetazione anonima. (dopo il 211 AC.) Asse. D/ Testa laureata di Giano. I in alto. R/ Prora a destra; I in alto , ROMA in esergo. AE, 32.85gr. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR Rome 217-228. BB. Anonymous. (After 211 BC.) As. Rome mint. Obv: Laureate head of Janus; I above. Rev: Prow of galley right; I above, ROMA below. AE, 32.85g. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR Rome 217-228. VF. Prezzo £50.
  6. http://auctions.bertolamifinearts.com/it/cat/3/0/repubblica-romana/29/ Lotto 446 Asta: E-Live Auction 38 - Numismatica: 10-11 Dicembre 2016 - Repubblica romana Anonymous, Rome, after 211 BC. Æ As (33mm, 29.96g, 7h). Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r. Crawford 56/2. Green patina, near VF. Asta chiusa. Stima: 50,00£. Base d'asta: 40,00£.
  7. ebay Coin: AE As, Mint: Rome, anonymous issue 211-206 B.C. Weight: 31.85 g, Dimensions: 31.3 x 31.6 x 5.1 mm, Die axis: 270°, Reference: Crawford 56/2. 30,00£st, c.34,38€.
  8. http://64.60.141.198/cgi-bin/lot_auc.php?site=1&sale=84&lot=3119 Lot 3119 Anonymous. Æ As (19.46 g), after 211 BC. Uncertain mint. Laureate head of Janus; above, I. Reverse: [ROMA] in exergue, prow of galley right; above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217-28. NGC grade F; Strike: 5/5, Surface: 3/5.
    Estimated Value $100 - 125. Unsold.
  9. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3128&category=64293&lot=2620129 TimeLine Auctions 6 - 10 December 2016 Session 5, Lot 2887 Starting price: 63 GBP. Unsold. Ancient Roman Republican Coins - Struck Coinage - Post Reform - Prow As After 211 BC. Obv: head of Janus, I above. Rev: prow of galley right, I above, ROMA below. Crawford 56/2; Syd 143; Sear 627. 39.91 grams. ("). With old dealer ticket. Very fine. Estimate: GBP 70 - 90.
  10. http://www.oldcoin.com.au/roman.htm ROME, Anonymous  Series, c.211-207 B.C. AE as. (37.40 g), obv. laureate head of Janus, I above, rev. prow to right, above I, below ROMA, (S.627, Cr.56/2, Syd.143). Toned, flan crack from striking, otherwise nearly very fine. Ex Pat Boland collection with his ticket. $100.
  11. http://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=235384 Anonymous. After 211 B.C. Æ as (36 mm, 40.74 g, 12 h). Rome mint. Laureate head of Janus; above, I / ROMA in exergue, prow of galley right; above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217. aVF, brown patina. Ex RBW Collection of Roman Republican Coins (Triskeles 2, 25 April 2013), 113; UBS 59 (20 January 2004), 6121 (part).
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta non si discosta per caratteristiche fisiche, generali e di stile dalle monete di pari tipologia reperite nel web. Il suo valore venale si attesta, a mio avviso, sui 50,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Asse di bronzo. Quello di figura è un asse "anonimo", perché privo dei segni aggiuntivi di identificazione che si ritrovano nella monetazione in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma sestantaria" aveva ridotto l'asse (che all'inizio aveva il peso della libbra romana, 327,168g) a pesare 54g, quanto il sestante primigenio (del peso di un sesto di libbra). Il peso dell'asse era destinato a decrescere progressivamente per effetto della svalutazione della moneta. Le monete della tipologia in esame, classificate Cr 56/2, hanno pesi molto variabili perché dai 54g iniziali possono scendere anche al di sotto dei 30g, sino ad arrivare, con la riforma unciale, a pesare 27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A testimoniare la variabilità del peso di questa tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni distintivi, sotto un unico categorico, Cr56/2, ho tabulato le caratteristiche fisiche di un piccolo campione di queste monete reperite nel web:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (h) Diametro (mm)
Link1 35,30 8 32,5
Link2 41,22 2 35
Link3 31,31 5 -
Link4 35,42 3 -
Link5 32,85 - -
Link6 29,96 7 33
Link7 31,85 9 31,3-31,6
Link8 19,46 - -
Link10 37,40 - -
Link11 40,74 12 36
Si desume dalla tabella che le caratteristiche fisiche della moneta del lettore (28,88g, 29-30mm, 6h) sono comparabili con quelle di una parte almeno dei conî d'epoca di pari tipologia tabulati. Apparentemente la caratteristica fisica unificante delle monete di questo tipo è il diametro, più che il peso.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data di emissione indicata dal Crawford, data che discende dal ritrovamento, sotto lo strato di distruzione della città siciliana di Morgantina, di un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa data è associata l'emissione dei primi denari romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo "Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni romane repubblicane" (v. link). Secondo gli autori, quattro sono le teorie che nel corso del tempo sono state formulate sulla datazione del primo denario romano e sulla contemporanea riduzione sestantale dell'asse:
  • la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da Haberlein e da Grueber ai primi del novecento, basata sulle fonti latine (Plinio e Livio), colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.;
  • la seconda (teoria ribassista), sviluppata da Mattingly e dalla scuola inglese negli anni '30 del novecento, proponeva, come data di emissione del denario, il 187;
  • la terza (teoria media), prendendo spunto dal ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo strato di distruzione della città, collocava la prima emissione del denario nel 217-211;
  • la quarta (teoria tradizionale rivista), apparentemente preferita dagli autori, riprende la "teoria tradizionale" con alcune modifiche dettate dall’analisi storica e colloca la prima emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note che seguono da "Immagini divine. Devozioni e divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle serie fuse della prua e che viene poi mantenuto nelle numerose emissioni successive di età repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato della iconografìa caratteristica, e pressoché immutata, della testa del dio bifronte, una delle più antiche divinità della religione romana, tipica della protostoria italica e senza equivalenti nel mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a fianco felicemente. Giano era considerato il patrono di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi, connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la coesistenza di due elementi di natura differente o addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente nella duplice connotazione di dio della pace e della guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi del tempo, favoriva la rappresentazione di significati religiosi e politici insieme, che potevano assumere valenze diverse a seconda delle circostanze. La testa di Giano, come quella delle altre divinità che connotano i differenti nominali del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte semplificazione simbolica, condizionata innanzi tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce della moneta esprimevano, nella loro stretta correlazione, un chiaro intento narrativo. In quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due immagini sarebbero infatti da collegare ad uno specifico evento, cioè alla costruzione del tempio di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore della battaglia navale di Mylae, C. Duilio, nel corso della prima guerra punica, probabilmente con i proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un lato, può apparire quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione del potere sul mare da parte dei Romani nel corso della prima guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta per 1 (I=un asse). L'asse di figura faceva parte di un'emissione monetale che comprendeva i seguenti nominali:
  • dupondio - Cr 56/1 (testa elmata di Minerva a destra/ Prua di nave a destra, sopra segno del valore "II; sotto "ROMA");
  • asse - Cr 56/2 (testa laureata di Giano, sopra I/Prua di nave, sopra I);
  • semisse - Cr 56/3 (testa laureata di Saturno a destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S");
  • triente - Cr 56/4 (testa elmata di Minerva a destra, sopra "oooo"/ Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto "oooo");
  • quadrante - Cr 56/5 (testa di Ercole a destra; dietro "   "/  Prua di nave a destra, sotto "ooo");
  • sestante - Cr 56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
  • oncia - Cr 56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/ Prua di nave a destra, sotto "o");
  • semuncia - Cr 56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico, cioè lo stato nel nome del quale la moneta è stata battuta.
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