Roma, 16.1.2017
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi significativi riguardanti la
moneta di figura:
AE Asse1,
zecca di Roma, dopo il 211 a. C.2, Crawford
56/2 (pag. 158), Sydenham
143 (pag. 15), indice
di rarità "(3)".
Descrizione sommaria:
D. Testa di Giano 3
laureata, sopra I
4.
R. Prua di nave a destra, sopra, I 4,
sotto ROMA
5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura
ha prodotto i seguenti risultati:
- coinarch1
Classical Numismatic Group > Electronic Auction
389 Auction date: 18 January 2017 Lot number: 516
Lot description: Anonymous. After 211 BC. Æ As
(32.5mm, 35.30 g, 8h). Uncertain mint. Laureate
head of bearded Janus; I (mark of value) above /
Prow of galley right; I (mark of value) above.
Crawford 56/2; Sydenham 143. VF, dark gray and
brown patina, traces of deposits. From the David
Wray Collection. Estimate: 150USD.
- coinarch2
Roma Numismatics Ltd E-Sale 31 Auction date:
26 November 2016 Lot number: 277 Price realized:
220 GBP (Approx. 274 USD / 258 EUR) Lot
description: Anonymous Æ As. Rome, after 211 BC.
Laureate head of Janus; I above / Prow of galley
right; I above, ROMA in exergue. Crawford 56/2;
Sydenham 143. 41.22g, 35mm, 2h. Very Fine. From
the Andrew McCabe Collection. Estimate: 100 GBP.
- http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=76495
Sale: Triton IX, Lot: 1267.
Estimate $1000. Closing
Date: Monday, 9 January 2006. Sold
For $1600.[Early Italian and Roman Issues]
ROME. After 211 BC. Æ As (31.31 g, 5h). Rome mint.
Laureate head of Janus; I above / Prow of galley
right; I above, ROMA below. Crawford 56/2;
Sydenham 143; Kestner 508-592; BMCRR Rome 217-228.
EF, green patina. Very rare. ($1000).
- http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=127313
Sale: CNG 79, Lot: 802.
Estimate $300. Closing
Date: Wednesday, 17 September 2008. Sold
For $300. Anonymous. After 211 BC. Æ As
(35.42 g, 3h). Sextantal standard. Uncertain mint.
Laureate head of bearded Janus; I (mark of value)
above / Prow of galley right; I (mark of value)
above. Crawford 56/2 (citing 88 specimens in
Paris); Sydenham 143. VF, green patina, traces of
earthen deposits. Simplistic style. From
Collection V.C. The style on this example is more
simplistic than usual, resembling other bronze
issues attributed to mints in central Italy.
- https://www.deamoneta.com/it/lac/view/13054
Monetazione anonima. (dopo il 211 AC.) Asse
Oggetto numero: 13054 (LAC) Monetazione
anonima. (dopo il 211 AC.) Asse. D/
Testa laureata di Giano. I in alto. R/ Prora a
destra; I in alto , ROMA in esergo. AE, 32.85gr.
Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR Rome
217-228. BB. Anonymous. (After 211 BC.)
As. Rome mint. Obv: Laureate head of Janus; I
above. Rev: Prow of galley right; I above, ROMA
below. AE, 32.85g. Crawford 56/2; Sydenham 143;
BMCRR Rome 217-228. VF. Prezzo £50.
- http://auctions.bertolamifinearts.com/it/cat/3/0/repubblica-romana/29/
Lotto 446 Asta: E-Live Auction 38 - Numismatica:
10-11 Dicembre 2016 - Repubblica romana Anonymous,
Rome, after 211 BC. Æ As (33mm, 29.96g, 7h).
Laureate head of Janus. R/ Prow of galley r.
Crawford 56/2. Green patina, near VF. Asta chiusa.
Stima: 50,00£. Base d'asta: 40,00£.
- ebay
Coin: AE As, Mint: Rome, anonymous issue 211-206
B.C. Weight: 31.85 g, Dimensions: 31.3 x 31.6 x
5.1 mm, Die axis: 270°, Reference: Crawford 56/2.
30,00£st, c.34,38€.
- http://64.60.141.198/cgi-bin/lot_auc.php?site=1&sale=84&lot=3119
Lot 3119 Anonymous. Æ As (19.46 g), after 211 BC.
Uncertain mint. Laureate head of Janus; above, I.
Reverse: [ROMA] in exergue, prow of galley right;
above, I. Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR
217-28. NGC grade F; Strike: 5/5, Surface: 3/5.
Estimated Value $100 - 125. Unsold.
- https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3128&category=64293&lot=2620129
TimeLine Auctions 6 - 10 December 2016 Session 5,
Lot 2887 Starting price: 63 GBP. Unsold. Ancient
Roman Republican Coins - Struck Coinage - Post
Reform - Prow As After 211 BC. Obv: head of Janus,
I above. Rev: prow of galley right, I above, ROMA
below. Crawford 56/2; Syd 143; Sear 627. 39.91
grams. ("). With old dealer ticket. Very fine.
Estimate: GBP 70 - 90.
- http://www.oldcoin.com.au/roman.htm
ROME, Anonymous Series, c.211-207 B.C.
AE as. (37.40 g), obv. laureate head of Janus, I
above, rev. prow to right, above I, below ROMA,
(S.627, Cr.56/2, Syd.143). Toned, flan crack from
striking, otherwise nearly very fine. Ex Pat
Boland collection with his ticket. $100.
- http://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=235384
Anonymous. After 211 B.C. Æ as (36 mm, 40.74 g, 12
h). Rome mint. Laureate head of Janus; above, I /
ROMA in exergue, prow of galley right; above, I.
Crawford 56/2; Sydenham 143; BMCRR 217. aVF, brown
patina. Ex RBW Collection of Roman Republican
Coins (Triskeles 2, 25 April 2013), 113; UBS 59
(20 January 2004), 6121 (part).
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta non si discosta per
caratteristiche fisiche, generali e di stile dalle
monete di pari tipologia reperite nel web. Il suo
valore venale si attesta, a mio avviso, sui 50,00€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Asse di
bronzo. Quello di figura è un asse "anonimo",
perché privo dei segni aggiuntivi di
identificazione che si ritrovano nella monetazione
in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma
sestantaria" aveva ridotto l'asse (che all'inizio
aveva il peso della libbra romana, 327,168g) a
pesare 54g, quanto il sestante primigenio (del
peso di un sesto di libbra). Il peso dell'asse era
destinato a decrescere progressivamente per
effetto della svalutazione della moneta. Le monete
della tipologia in esame, classificate Cr 56/2,
hanno pesi molto variabili perché dai 54g iniziali
possono scendere anche al di sotto dei 30g, sino
ad arrivare, con la riforma unciale, a pesare
27,3g (legge Flaminia o Fabia del 217 a. C.). A
testimoniare la variabilità del peso di questa
tipologia, tutta raccolta, in assenza di segni
distintivi, sotto un unico categorico, Cr56/2, ho
tabulato le caratteristiche fisiche di un piccolo
campione di queste monete reperite nel web:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Asse
di conio (h) |
Diametro
(mm) |
Link1 |
35,30 |
8 |
32,5 |
Link2 |
41,22 |
2 |
35 |
Link3 |
31,31 |
5 |
- |
Link4 |
35,42 |
3 |
- |
Link5 |
32,85 |
- |
- |
Link6 |
29,96 |
7 |
33 |
Link7 |
31,85 |
9 |
31,3-31,6 |
Link8 |
19,46 |
- |
- |
Link10 |
37,40 |
- |
- |
Link11 |
40,74 |
12 |
36 |
Si desume dalla tabella che le caratteristiche
fisiche della moneta del lettore (28,88g, 29-30mm,
6h) sono comparabili con quelle di una parte almeno
dei conî d'epoca di pari tipologia tabulati.
Apparentemente la caratteristica fisica unificante
delle monete di questo tipo è il diametro, più che
il peso.
(2) 211 a. C. (o dopo) è la data
di emissione indicata dal Crawford, data che
discende dal ritrovamento, sotto lo strato di
distruzione della città siciliana di Morgantina, di
un denario anonimo mai circolato. Attorno a questa
data è associata l'emissione dei primi denari
romani, nonché la riforma sestantale dell'asse. In
realtà non c'è unanimità tra gli studiosi sulla
datazione, come riassumono Roberto Salati e Lorenzo
Bassi nel loro articolo di sintesi dal titolo
"Riflessioni sulla cronologia delle prime emissioni
romane repubblicane" (v. link).
Secondo gli autori, quattro sono le teorie che nel
corso del tempo sono state formulate sulla datazione
del primo denario romano e sulla contemporanea
riduzione sestantale dell'asse:
- la prima (teoria tradizionale), sviluppata dal
Mommsen a fine ottocento, poi perfezionata da
Haberlein e da Grueber ai primi del novecento,
basata sulle fonti latine (Plinio e Livio),
colloca la prima emissione del denario nel 269
a. C.;
- la seconda (teoria ribassista), sviluppata da
Mattingly e dalla scuola inglese negli anni '30
del novecento, proponeva, come data di emissione
del denario, il 187;
- la terza (teoria media), prendendo spunto dal
ritrovamento del denario di Morgantina sotto lo
strato di distruzione della città, collocava la
prima emissione del denario nel 217-211;
- la quarta (teoria tradizionale rivista),
apparentemente preferita dagli autori, riprende
la "teoria tradizionale" con alcune modifiche
dettate dall’analisi storica e colloca la prima
emissione del denario nel 269 a. C.
(3) Nel merito della scelta di
Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note
che seguono da "Immagini divine. Devozioni e
divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze
archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli
e Diana Neri, 01 nov 2007" (v. link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare
emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che
caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle
serie fuse della prua e che viene poi mantenuto
nelle numerose emissioni successive di età
repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa
amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato
della iconografìa caratteristica, e pressoché
immutata, della testa del dio bifronte, una delle
più antiche divinità della religione romana, tipica
della protostoria italica e senza equivalenti nel
mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo
re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età
dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a
fianco felicemente. Giano era considerato il patrono
di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi,
connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara
all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la
coesistenza di due elementi di natura differente o
addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente
nella duplice connotazione di dio della pace e della
guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi
del tempo, favoriva la rappresentazione di
significati religiosi e politici insieme, che
potevano assumere valenze diverse a seconda delle
circostanze. La testa di Giano, come quella delle
altre divinità che connotano i differenti nominali
del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo
fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte
semplificazione simbolica, condizionata innanzi
tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce
della moneta esprimevano, nella loro stretta
correlazione, un chiaro intento narrativo. In
quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due
immagini sarebbero infatti da collegare ad uno
specifico evento, cioè alla costruzione del tempio
di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore
della battaglia navale di Mylae, C. Duilio, nel
corso della prima guerra punica, probabilmente con i
proventi dell'enorme bottino raccolto. L'immagine
della prua di nave, se da un lato, può apparire
quasi in contrapposizione rispetto alla scelta della
ruota che aveva connotato serie precedenti,
dall'altro può riflettere anche la precisa volontà
di collegare l'adozione del tipo con l'acquisizione
del potere sul mare da parte dei Romani nel corso
della prima
guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta
per 1 (I=un asse). L'asse di figura faceva parte di
un'emissione monetale che comprendeva i seguenti
nominali:
- dupondio - Cr
56/1 (testa elmata di Minerva a destra/
Prua di nave a destra, sopra segno del valore
"II; sotto "ROMA");
- asse - Cr
56/2 (testa laureata di Giano, sopra
I/Prua di nave, sopra I);
- semisse - Cr
56/3 (testa laureata di Saturno a destra;
dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra "S");
- triente - Cr
56/4 (testa elmata di Minerva a destra,
sopra "oooo"/
Prua di nave a destra, sopra "ROMA", sotto
"oooo");
- quadrante - Cr
56/5 (testa di Ercole a destra; dietro
"
"/ Prua di nave a destra, sotto "ooo");
- sestante - Cr
56/6 (testa di Mercurio a destra; sopra
"oo"/ Prua di nave a destra, sotto "oo");
- oncia - Cr
56/7 (testa di Roma a destra; dietro "o"/
Prua di nave a destra, sotto "o");
- semuncia - Cr
56/8 (testa di Mercurio a destra/ Prua di
nave a destra).
(5) ROMA è l'etnico, cioè lo
stato nel nome del quale la moneta è stata battuta. |