Roma, 9.7.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
AE Follis1,
zecca di Roma, 314-315 d. C., RIC VII
27 (pag. 299), indice
di rarità "c3".
Descrizione sommaria:
D. IMP CONSTANTINVS
P F AVG2. Costantino
I, busto laureato e corazzato a destra.
R. SOLI INV-I-CTO
COMITI3. Il Sole
radiato, stante a sinistra, solleva la mano destra e
sorregge globo con la sinistra, chlamys pendente
dalla spalla sinistra. Segno di zecca: 4.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://www.acsearch.info/search.html?id=1819219
Roma Numismatics Limited
http://www.romanumismatics.com/ E-SALE 4 934 28.
Dec. 2013 Description: Constantine I Æ Follis.
Rome, AD 314-315. IMP CONSTANTINVS PF AVG,
laureate, draped and cuirassed bust right / SOLI
INVICTO COMITI, Sol standing left, holding globe,
right hand raised, R over X in left field, F in
right field, RP in exergue. RIC 27. 3.53g, 20mm,
6h. Very Fine.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=52204
CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description:
CONSTANTIN Ier LE GRAND (25/07/306-22/05/337)
Flavius Valerius
Constantinus Auguste (25/12/307-22/05/337)
Follis ou nummus 317 N° brm_137377 Date: 317
Nom de l'atelier: Rome Métal: cuivre Diamètre:
20mm Axe des coins: 12h. Poids: 3,45g. Etat de
conservation: TB+/TB Commentaires sur l'état de
conservation: Monnaie parfaitement centrée. Beau
portrait. Usure importante au revers. Prix: 25,00€
N° dans les ouvrages de référence: RIC.27
Titulature avers: IMP CONSTANTINVS P F AVG.
Description avers: Buste lauré, drapé et cuirassé
de Constantin Ier à droite, vu de trois quarts en
avant (A*). Traduction avers: “Imperator
Constantinus Pius Felix Augustus”, (L’empereur
Constantin pieux heureux auguste). Titulature
revers: SOLI IN-VI-CTO COMITI/ R/X|F// R Q.
Description revers: Sol (le Soleil) debout de
face, tourné à gauche, le manteau sur l’épaule,
levant la main droite et tenant un globe de la
main gauche. Traduction revers: “Soli Invicto
Comiti”, (Au compagnon le Soleil invincible).
Historique: Constantin est né en 274, fils de
Constance Chlore et d'Hélène. Il est nommé césar à
la mort de son père le 25 juillet 306 et est
proclamé auguste le 25 décembre 307. Il épouse
Fausta, la fille de Maximien Hercule, qui lui
donnera cinq enfants dont trois augustes. Les
vingt premières années de son règne sont
consacrées à s'imposer comme principal auguste
contre Maximien Hercule, Galère, Maxence, Maximin
II et Licinius. Il est reconnu comme le premier
empereur chrétien, bien que baptisé seulement sur
son lit de mort le 22 mai 337.
- vcoins1
Constantine I The Great AE3. Rome Mint 314-315 AD.
Obverse: IMP CONSTANTINVS P F AVG, laureate,
draped and cuirassed bust right. Reverse: SOLI
INV-I-CTO COMITI, Sol standing left, raising hand
and holding globe, R X and F at sides; RP in
exergue. RIC VII: 27. Size: 20mm, 3.37g.
Numismatic Notes: Choice VF detail and well
struck! Pleasing glossy-brown patina in hand!
Fantastic portrait of this famous emperor! € 84.10
Rates for: 06/21/17.
- http://www.chijanofuji.com/Constantinus1Sol3.html
Constantine I Magnus (307-337 A.D.) -
AE Nummus (Follis) - 21.48mm, 3.05g. Obverse - IMP
CONSTANTINVS PF AVG. Constantine, his laureate,
draped and cuirassed bust right. Reverse - SOLI
INV-I-CTO COMITI, R above X in left field, F in
right field, RT in Exergue. Radiate Sol standing
left, raising right hand, holding globe in left,
chlamys draped over left shoulder. Minted at
officina T in Rome in 314 or 315 A.D. Reference:
Bruun, P.M., "Roman Imperial Coinage", Volume 7
(RIC), Rome, p299, nr 27, obverse I B4 Failmezger,
V., "Roman Bronze Coins From Paganism To
Christianity 294-364 A.D.", nr 258aCI Sear, D.R.,
"Roman Coins and their Values" (RCV 4th Revised
Edition), p326, nr 3868 variation Van Meter, D.,
"Handbook of Roman Imperial Coins", p291, nr 63,
variety Ol/15. Quality: Fine-
- http://www.nummus-bible-database.com/monnaie-37223.htm
35419 Follis réduit Constantin Ier A/ IMP
CONSTANTINVS P F AVG, son buste lauré drapé et
cuirassé à droite, R/ SOLI IN-VI-CTO COMITI, le
soleil debout à gauche levant la main droite et
tenant un globe, RX/F champ, RT à l’exergue – Rome
– 314/315 – RIC.27 (C3) – NBD 16881, 29041 – 2,5g
- Source vente e-bay janvier 2015: 7,01€.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=61812
CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description: LICINIUS
Ier (11/08/308-09/324) Valerius Licinianus
Licinius Follis ou nummus 314-315 N°
brm_181309 Date: 314-315 Nom de l'atelier: Rome
Métal: cuivre Diamètre: 21mm Axe des coins: 6h.
Poids: 2,50g. Degré de rareté: R1 Etat de
conservation: TTB. Commentaires sur l'état de
conservation: Flan très large, mince et
irrégulier. Joli portrait. Patine vert foncé.
Prix: 30,00€ N° dans les ouvrages de référence:
RIC.29 A
(R4) - TAF.2163 - HCC.42
Titulature avers: IMP LICINIVS P F AVG.
Description avers: Buste lauré, drapé et cuirassé
de Licinius Ier à droite, vu de trois quarts en
avant (A*). Traduction avers: 'Imperator Licinius
Pius Felix Augustus', (L’empereur Licinius pieux
heureux auguste). Titulature revers: SOLI
INV-I-CTO COMITI/ R/X|F// RP. Description revers:
Sol (Le Soleil) radié à demi nu, debout de face
regardant à gauche, levant la main droite et
tenant un globe de la gauche. Traduction revers:
'Soli Invicto Comiti', (Au Compagnon le Soleil
invincible). Commentaire à propos de cet
exemplaire: Poids très léger. Historique: Licinius
Ier fut proclamé directement auguste à la suite de
la conférence de Carnuntum le 11 novembre 308. En
313, après le rescrit de Milan, il épousa la
demi-sœur de Constantin, Constantia. En 316 eut
lieu une première guerre qui opposa Licinius à
Constantin et qui se termina par la mort de Valens
et la signature d'une paix entre les deux
augustes. Le 1er avril 317 furent créés trois
césars: Crispus, Constantin II et Licinius II. Une
seconde guerre éclata entre Constantin et Licinius
en 321 qui se termina par la défaite décisive de
Chrysopolis en 324 et la déposition de Licinius
qui fut exilé à Thessalonique avant d'être exécuté
l'année suivante.
Concludo osservando, nei limiti di un esame a
distanza, che le caratteristiche fisiche, generali e
di stile della moneta appaiono non difformi da quelle
dei conî d'epoca.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Follis
(bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche
fisiche dei follis della tipologia di figura
presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm.) |
Asse
di conio (h) |
Link1 |
3,53 |
20 |
6 |
Link2 |
3,45 |
20 |
12 |
Link3 |
3,37 |
20 |
- |
Link4 |
3,05 |
21,48 |
- |
Link5 |
2,5 |
- |
- |
Dalla tabella si evince che il follis di figura ha
un diametro (19mm) sostanzialmente non difforme da
quello dei conî d'epoca di pari tipologia.
(2) IMPerator CONSTANTINVS Pius
Felix AVGustus. In altra pagina di questo sito (cliccare qui) si
è tracciata una sintesi storica della tetrarchia,
dalle origini sino alla conferenza di Milano del
gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità
di culto tra la religione cristiana e quella pagana,
ma sopra tutto, dal punto di vista politico,
affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto
d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace
tra i due non era destinata a durare, Costantino
infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva
avviato con lui negoziati per la creazione di uno
stato cuscinetto tra i due reami comprendente la
Rezia e la Pannonia alla testa del quale intendeva
mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al
rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva
essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella
ricorrenza del primo decennale di regno di
Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò
invece un complotto ordito nei suoi confronti dallo
stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare
esecuzione per mano di Senecio, fratello di
Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i
due Augusti con scambi di note diplomatiche,
culminato con la rottura finale
nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche
occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il
controllo di Costantino) cessarono di battere moneta
anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche
ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae (l'attuale
Vinkovici nella Croazia orientale), si ritirò in
Tracia ad Adrianopoli (l'odierna Edirne). Per
assicurarsi la lealtà dell'esercito in Europa,
Licinio durante la ritirata aveva elevato al rango
di Augusto un suo generale, Valerio Valente, con
responsabilità sulla Mesia Inferiore (l'odierna
Macedonia). Costantino, come contromossa, aveva
elevato al rango di Cesare, i figli Crispo e
Costantino jr. L'avanzata di Costantino fu fermata a
Filippopoli (Plovdiv, nell'odierna Bulgaria) da
negoziati alla fine risultati infruttuosi. La parola
tornò alle armi e i due eserciti si scontrarono di
nuovo a Campus Ardiensis (una città posta a metà
strada tra Sofia in Bulgaria e Nis in Serbia) in una
battaglia non risolutiva nella quale Licinio fu
comunque ancora una volta battuto. Costantino avanzò
ancora sino a Bisanzio sulle tracce dell'avversario
che però si era ritirato a Beroea (nel nord
dell'attuale Grecia, v.
mappa). Ora ciascuno dei due contendenti
rischiava di vedersi tagliate le linee di
rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono
intrapresi, Licinio dovette accettare la perdita di
gran parte del territorio europeo e l'esecuzione di
Valente, ma ottenne di poter conservare il trono. La
pace fu sancita ufficialmente a Serdica, il 1.3.317
e furono riconosciuti come Cesari Costantino jr e
Crispo, figli di Costantino I e Licinio jr, figlio
di Licinio I. La partita finale tra i due
Augusti era ancora una volta rimandata ... [n.d.r.;
notizie storiche tratte dal RIC].
Il temporaneo stato di pace tra i due imperi fece sì
che entrambi i sovrani battessero monete dello
stesso tipo nelle zecche di ambedue i reami. Ciò in
particolare avvenne a Roma, al tempo sotto il
controllo di Costantino I:
- IMP CONSTANTINVS P F AVG (Roma, Ric 27); Costantino 1° (il
Grande), figlio di Costanzo 1° e di Elena, nato
c. nel 282, Cesare il 24.7.306, Augusto nel 307,
sposato con Fausta, figlia di Massimiano il
31.3.307, morto il 22.5.337.
- IMP LICINIVS P F AVG (Roma, Ric
29); Licinio 1°, nato c. 250, Augusto
11.11.308, sposato a Milano con Costanza,
sorella di Costantino, all'inizio della
primavera del 313, deposto dal cognato dopo la
battaglia di Nicopoli il 18.9.324, ucciso a
Tessalonica nel 325.
(3) SOLI INVICTO COMITI (al Sole
Invitto Compagno). Invitto era l'epiteto di tre
diverse divinità, El Gabal (divinità siriaca), Mitra
(divinità di origine persiana), il Sole (il
dio protettore dell'imperatore Aureliano) che
venivano festeggiate nello stessa giorno, il 25
dicembre, "dies natalis solis invicti". La festa,
secondo http://en.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus,
fu introdotta da Elagabalo (218-222) e raggiunse
l'apice della popolarità sotto Aureliano che la
promosse in tutto l'impero. Quando Giulio Cesare
introdusse il calendario giuliano, il 25 dicembre
corrispondeva approssimativamente alla data del
solstizio d'inverno. Dunque, proprio nel giorno più
corto dell'anno, il Sole dimostrava la sua natura
invitta perché dava inizio ad un nuovo ciclo di
crescita. Il tipo del rovescio di questa moneta
richiama il culto del dio, persistente in tutta la
monetazione di Costantino e, mantenendo la stessa
leggenda, anche in quella precedente dai tempi di
Adriano. Secondo P.M. Bruun, l'adozione
dell'immagine del Sole sulle monete di Costantino,
piuttosto che come professione di fede, va
interpretata come una sfida all'ideologia
tetrarchica di Diocleziano che voleva l'imperatore
"gioviano", figlio di Giove. Poiché la moneta di
figura fu coniata pochi anni dopo la battaglia di
Ponte Milvio del 28.10.312, si pone il problema
dell'apparente contraddizione tra la famosa visione
di Costantino ("in hoc signo vinces", con
riferimento al cristogrammo , nella
vulgata popolare segno premonitore della vittoria su
Massenzio) e l'omaggio al dio Sole, simbolo palese
di paganesimo. In realtà la contraddizione é solo
apparente, Costantino era a capo di un impero pagano
e pagano egli fu durante il corso della sua vita,
pare infatti che si facesse battezzare solo poco
prima della morte. Come sovrano, egli pretese
gli onori divini, nel suo caso facendosi riconoscere
quale incarnazione del dio Sole; tuttavia nel 313,
con l'editto di Milano, egli aveva legalizzato e
protetto la religione cristiana, concesso benefici
al clero e personalità giuridica alle comunità
cristiane, i suoi stessi figli erano stati educati
nello spirito della religione cristiana.
Insomma è probabile che, pur rimanendo legato al
paganesimo, fonte del suo potere, promuovesse la
convivenza, nella reciproca tolleranza, tra il
paganesimo e il cristianesimo intuito come la
religione del futuro. Quanto al cristogramma e alla
sua interpretazione cristiana, esso appartiene ad
una tradizione successiva agli eventi a cui viene
comunemente riferito (la battaglia di ponte Milvio).
(4) Il segno di zecca si compone di due parti:
- la parte superiore, sopra la linea di esergo,
individua l'emissione monetaria;.
- la parte inferiore reca le lettere RP, ove R
sta per Roma e P individua l'officina monetale
(P= Prima di quattro al tempo attive nella
zecca).
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