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4.8.2017
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Roma, 7.8.2017
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Triente1, zecca di Roma, 194-190 a. C.2, Crawford 134/4 (pag. 211), Sydenham 333b (pag. 37), indice di rarità "(4-7)"3. Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) AE Triente. Il peso standard di questa emissione era basato, secondo Crawford (pag. 211), su un asse di c. 36 grammi. Pertanto il triente, pesando un terzo dell'asse, doveva essere di c. 12g. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei trienti della tipologia di figura reperiti nel web:
(2) 194-190 a. C. è la datazione fornita dal Crawford. Quella indicata dal Sydenham è 155÷120 a. C. (3) Secondo Sydenham, l'indice di rarità del triente in esame è "4-7", cioè da "scarce" a "very rare", invece, secondo il sito https://andrewmccabe.ancients.info/RomanRepublicBronzeRarities.html., è "very scarse" (il "5" di Sydenham), siamo comunque a livelli di elevata rarità. (4) Il segno del valore per il triente è dato da 4 globetti (nominale del valore e del peso di 1/3 di asse). L'emissione al completo comprendeva i seguenti nominali:
(5) Il
tipo del rovescio, una prua di nave rostrata, è
presente nella monetazione in bronzo romana sin
dalle prime emissioni. E' verosimile che il tipo
sia stato scelto per commemorare una vittoria
navale. A seconda del diverso inquadramento
temporale dell'asse, il tipo viene diversamente
attribuito: ad esempio, Panvini-Rosati,
spostando al 335 a.C. l'inizio dell'emissione
dell'aes grave, sostiene che la prua richiami la
vittoria di Azio (338 a.C., anno della guerra
che oppose Roma alla lega latina); il prof.
Parise propone invece che l'associazione "testa
di Giano barbato/prua di nave" avesse lo scopo
di celebrare la vittoria romana del 260 a. C.
sulla flotta cartaginese nella battaglia di
Milazzo (prima guerra punica), seguita dalla
costruzione del tempio di Giano da parte
dell'ammiraglio Caio Duilio, artefice della
vittoria (v. link).
(6) Dall'acronimo LPLH (lettere in nesso a formare il monogramma ), si desume il nome del monetiere, tradizionalmente questa sigla è attribuita ad un certo Lucius Plautius Hypsaeus, giovane rampollo della nobiltà romana all'inizio della sua carriera politica il cui omonimo padre nel 189 avrebbe ricoperto l'incarico di pretore nella Spagna Citeriore e del quale non risultano ulteriori sviluppi di carriera. |
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