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Siscia; Massimino Daia al Genio del Popolo Romano
6.9.2017
..da S.P.Q.R Coins - Monete Antiche.
Salve a tutti...info su queste 4 monete??
grazie a tutti.
fig. 1
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Roma, 14.9.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Quarto di Follis1, zecca di Siscia, 305-306 d. C.2, RIC VI 171b (pag. 475), indice di rarità "R"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. MAXIMINVS NOB C3. Massimino Daia Cesare, testa laureata a destra.
R. GENIO POP-VLI ROMANI4. SIS in esergo5. Il Genio del Popolo Romano, stante a sinistra, "modius" sulla testa, nudo tranne che per un clamide pendente dalla spalla sinistra, sorregge, con la mano destra, una patera e con la sinistra una cornucopia.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=4034445 Münzen & Medaillen GmbH (DE) http://www.muenzenundmedaillendeutschland.de/ Auction 45 1020 9. June 2017 Description: RÖMISCHE MÜNZEN KAISERZEIT Maximinus II. Daza Caesar, 305-309. Viertel Stück, 305-306, Siscia. MAXIMINVS NOB C Büste mit L. n. r. Rv. GENIO POP-VLI ROMANI Genius n.l. stehend. Im Abschnitt SIS. 2,02 g. RIC VI,475,171b). Dunkle Patina. Knapp vorzüglich.
  2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/maximinus_II/_siscia_RIC_171b.jpg Maximinus II, AE Quarter Follis, 305-306, Group II, Class V, Siscia RIC VI, 171b US $16.15 May 11, 2008 Seller beastcoins Maximinus II, AE Quarter Follis, 305-306, Group II, Class V, Siscia MAXIMINVS NOB C Laureate head right GENIO POP_VLI ROMANI Genius with modius on head, standing facing, head left, chlamys over left shoulder, patera in right hand, cornucopiae in left SIS in exergue 18mm x 19mm, 2.01g RIC VI, 171b Grade: gVF and rare.
  3. http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=26054 aVF/gVF Maximinus Æ 1/4 Follis / Genio $43.00 Attribution: RIC VI 171b Siscia Date: 305-306 AD Obverse: MAXIMINVS NOB C, bust right. Reverse: GENIO POPVLI ROMANI, Genius left, SIS in ex. Size: 19.29mm Weight: 1.93g. Rarity: 5 Description: A nice and rare quarter follis with nice detail.
  4. vcoins Galerius GENIO from Siscia...1/4 follis Ancient Coins - Galerius GENIO from Siscia...1/4 follis Galerius A.D. 305-6 quarter-follis. 17mm 2.3gm. MAXIMINVS NOB C; laureate head. GENIO POP-VLI ROMANI; Genius standing left, holding patera and cornucopiae. In ex. SIS. RIC VI Siscia 171b. sharp example of this denomination. PriceSKU: R2484 US$55.00 €46.09 Rates for: 09/12/17.
  5. https://www.romancoinshop.com/en/maximinus-ii-quarter-follis-very-fine Denomination: Quarter Follis AE bronze Condition: VF Size: 19mm Weight: 1.68g Period: 305-306ad. Mint: Siscia (Sisak Croatia). Obv: MAXIMINVS NOB C. Rev: GENIO POPVLI ROMANI, Reference: RIC 171B: R = rare. €29.95.
  6. http://www.ma-shops.it/cgb/item.php5?id=86429 Quart de follis ou quart de nummus 305-306 THE TETRARCHY(284 AD to 337 AD) MAXIMINUS II DAIA 305-306 (19mm, 1,78g, 12h ) Venditore: cgb.fr Prezzo: 100,00€. 1.78g fine. MAXIMINUS II DAIA Caesar Quart de follis ou quart de nummus 305-306 Siscia R1 copper. Obverse : MAXIMINVS NOB C Tête laurée de Maximin II césar à droite (O*). Reverse : GENIO POP-VLI ROMANI// SIS Genius (le Génie) nu jusqu'à la ceinture, coiffé du modius, debout à gauche, la chlamyde sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche. Pedigree: Cet exemplaire provient de la collection du Professeur M. Caselli.
  7. http://www.monetaromana.de/muenze560.htm MAXIMINUS II. (309 - 313, als Caesar). AE Viertelfollis. Münzstätte Siscia, von 305/306. Vs.: MAXIMINVS NOB C. Kopf n. r. mit Lorbeerkranz. Rs.: GENIO POPVLI ROMANI / SIS. Genius steht n. l. mit Patera und Füllhorn. RIC 171b. SELTEN. fast vorzüglich. sehr schöne braune Patina 75,00€ 18mm - 2,26g Unsere Bestellnummer: 75p-560.
  8. http://ventesuroffres.free.fr/images/monnaies/vso/v07/v07_0419.jpg 419. Quart de Follis, 305-306, Siscia, 2eém., (Ae, 19 mm., 6 h., 2,18 g.) (pd. th. 2,536 g. taille 1/128 L.. , ) A/ MAXIMINVS NOB C. (Maximin Noble César). Tête laurée de Maximin II à droite (O*). R/ GENIO POP-VLI ROMANI// SIS. (Au Génie du Peuple Romain). Genius (Génie) nu jusqu'à la ceinture, coiffé du modius, debout à gauche, la chlamyde sur l'épaule gauche, tenant une patère de la main droite et une corne d'abondance de la main gauche. C.84 - RIC.6/171b - RC.3759 (65£). Beau portrait. Jolie patine olive clair. R. TTB  450FF. 750FF. Ce quart de follis fait partie d'une série de monnaies frappées à Siscia entre 305 et 306. A ce moment là, Maximin avait le titre de César (voir pour un hybride MONNAIES I/224). Nous avons bien affaire à des 1/4 de follis taillés au 1/128e de livre (2,53 g). Ces monnaies sont parfois considérées à tort comme des deniers. Ces pièces semblent bien entrer dans le système monétaire normal, malgré leur rareté relative, plutôt que d'être seulement des monnaies destinées à un donativum. Maximin, neveu de Galère, est devenu César le 1er mai 305. Après la mort de Constance Ier Chlore le 25 juillet 306, il n'est pas devenu Auguste et est resté subordonné à Galère. A l'issue de la conférence de Carnuntum en novembre 308, il n'est que Filius Augustorum tandis que Licinius Ier devenait directement Auguste. L'année suivante, Maximin II prend le titre d'Auguste. Après la mort de Galère en mai 311, il est le plus ancien des Tétrarques survivants. Il se brouille avec Licinius et Constantin Ier, tandis qu'il essaye de se rapprocher de Maxence. Après 312, Licinius se retourne contre lui et il est finalement éliminé en 313.
  9. http://www.colleconline.com/fr/Artefact/Viewer/b4255623-2577-436d-8016-d592c0bdbacb Maximin II quart de nummus Siscia 1.96g, 18.62mm, 7h. RIC 171b.
  10. ebay ROMAN BRONZE COIN FOLLIS MAXIMINUS II GENIO POPULI ROMANI SISCIA MINT AE18 RARE US $25.00 Maximinus II AE Quarter Follis. 305-306 AD. As: MAXIMINVS NOB C laureate head right. Rs: GENIO POPVLI ROMANI. Genius standing left, naked except for modius on head and chlamys over shoulder, holding patera and cornucopiae, Mintmark: SIS. diameter: ~17x18. colour: green.
  11. https://www.lamoneta.it/topic/158965-massimino-daia-quarto-di-follis/ Massimino Daia, quarto di follis. Zecca di Siscia, 305-306 a.D. Diritto: MAXIMINVS NOB C, busto laureato volto a destra. Rovescio: GENIO POP-VLI ROMANI, genio volto a sinistra, nudo ad eccezione del modio sulla testa e clamide (mantello) sulla spalla, tiene in mano patera e cornucopia. In esergo: SIS. Riferimenti: RIC VI Siscia 171b; Sear 14798. Rarità: R. Pagato ben $5,50. Aprile 23/2017.
Concludo osservando che, nei limiti di un esame a distanza, le caratteristiche generali e di stile della moneta di figura appaiono comparabili con quelle delle monete di pari tipologia reperite nel web (v. link). Per un esame esaustivo occorrerebbe poter confrontare le caratteristiche fisiche della moneta con quelle dei campioni autentici reperiti nel web. Se autentica, nel presente stato di conservazione la moneta potrebbe valere una decina di euro.

Giulio De Florio

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Note:
(1) Il quarto di follis pesava, secondo il Ric, 1,5-2,3g e aveva un asse di conio ad ore 12 o ad ore 6. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Diametro (mm)  Asse conio (h)
Link1 2,02 - -
Link2 2,01 18-19 -
Link3 1,93 19,29 -
Link4 2,3 17 -
Link5 1,68 19 -
Link6 1,78 19 12
Link7 2,26 18 -
Link8 2,18 19 6
Link9 1,96 18,62 7
Link10 - 17-18 -
Non essendo disponibili elementi sulle caratteristiche fisiche del campione in esame (peso, diametro, asse di conio, reazione alla calamita), non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo sopra menzionate.
(2) La moneta in esame è datata dal RIC 305-306 d. C.. Purtroppo l'immagine non è molto chiara, ho ipotizzato che nel campo del rovescio non siano presenti lettere a sinistra e a destra della figura centrale, sicché il segno di zecca sia costituito esclusivamente dalle lettere in esergo, SIS.
(3) MAXIMINVS NOBilis CAESar. Traggo da http://www.roman-emperors.org/daia.htm un profilo biografico di Caio Valerio Galerio Massimino. Comunemente noto come Massimino Daia o Daza, era dell’Illyricum e di origine contadina. Nato il 20 novembre forse del  270, era figlio della sorella di Galerio e aveva servito nell'esercito come scutarius, protector e tribuno. Adottato da Galerio, il suo nome era stato Daia anche prima di allora. Aveva una moglie e una figlia, i cui nomi sono sconosciuti ed un figlio di nome  Massimo. Quando Diocleziano e Massimiano Erculio rassegnarono le dimissioni da imperatore il 1° maggio 305, al loro posto, come Augusti, subentrarono  Costanzo I Cloro e Galerio; i loro nuovi Cesari furono Severo e Massimino Daia rispettivamente. Costanzo e Severo governarono in Occidente, mentre Galerio e Daia in Oriente. In particolare, il regno di Daia comprendeva l’odierno Medio Oriente e la parte meridionale dell'Asia Minore. Subito dopo la nomina al rango di Cesare, Daia si recò ad est trascorrendo i suoi primi anni a Cesarea in Palestina. Gli eventi dell'ultimo trimestre del 306 ebbero un profondo effetto sull'imperatore Galerio e sul suo Cesare Daia. Quando Costanzo Cloro morì nel luglio 306, Galerio fu costretto dal corso degli eventi ad accettare Costantino, figlio di Costanzo, come Cesare d’Occidente; il 28 ottobre dello stesso anno, Massenzio, con l'apparente appoggio di suo padre Massimiano Erculio, fu acclamato principe. Severo, succeduto a Costanzo per volere di Galerio, verso la fine del 306 o agli inizi del 307, perì nel tentativo di rimuovere Massenzio e l'impresa non riuscì nemmeno a Galerio nella campagna del 307. A causa dell'escalation di questa catena di eventi,  si tenne una conferenza a Carnuntum nell'ottobre e nel novembre del 308 in seguito alla quale Licinio fu riconosciuto Augusto al posto di Severo e Daia e Costantino furono designati “filii Augustorum”. Daia, tuttavia, insoddisfatto del contentino concessogli da Galerio, prese a farsi chiamare Augusto nella primavera del 310 quando sembrava condurre una campagna contro i Persiani. Sebbene da Cesare, avesse dimostrato lealtà nei confronti di Galerio, proseguita fino alla sua morte nel 311, in seguito s’impossessò dei domini dell'imperatore defunto. All'inizio dell'estate di quell'anno Daia incontrò Licinio sul Bosforo, dove i due si accordarono per dividersi il regno di Galerio. Diversi anni più tardi, dopo la morte di Daia, Licinio riuscì ad ottenere il controllo del suo dominio. Come il suo mentore, il defunto Galerio, Daia aveva praticato la persecuzione dei cristiani nel suo regno. Nell'autunno del 312, mentre Costantino era impegnato contro Massenzio, Daia sembrava aver condotto una campagna contro gli armeni. In ogni caso, era tornato in Siria nel febbraio del 313, quando seppe dell'alleanza coniugale decisa da Costantino e Licinio. Disturbato da questo corso di eventi e dalla morte di Massenzio, suo alleato, Daia lasciò la Siria e raggiunse la Bitinia, anche se il maltempo aveva seriamente indebolito il suo esercito. Nell'aprile del 313, attraversò il Bosforo e andò a Bisanzio, presidiata dalle truppe di Licinio; quando la città rifiutò di arrendersi, la prese dopo undici giorni di assedio. Mosse verso Eraclea, che catturò dopo un breve assedio; poi trasferì le sue forze nella prima stazione di posta. Con solo un piccolo contingente di uomini, Licinio arrivò ad Adrianopoli mentre Daia stava assediando Eraclea. Il 30 aprile 313 i due eserciti si scontrarono a Campus Ergenus; nella battaglia che ne seguì le forze di Daia furono travolte. Daia, spogliatosi della porpora e travestito da schiavo, fuggì a Nicomedia. Quindi cercò di fermare l'avanzata di Licinio alle porte del Cilicio stabilendovi delle fortificazioni; l'esercito di Licinio riuscì a sfondare, e Daia fuggì a Tarso dove fu duramente impegnato sia per terra che per mare. Daia morì, probabilmente nel luglio o nell'agosto del 313, e fu sepolto vicino a Tarso. In seguito, l'imperatore vittorioso mise a morte la moglie e i figli di Daia.
(4) GENIO POPVLI ROMANI, al Genio del Popolo Romano. La tipologia monetale del Genio del Popolo Romano, per l'ampia diffusione in tutto l'impero, fu utilizzata da Diocleziano per sottolineare la sua visione ecumenica della romanità. Successivamente, con l'inizio delle lotte di successione, la tipologia monetale del Genio del Popolo Romano, costituì di fatto l'elemento discriminante tra il potere degli Augusti "legittimi" che si davano reciproco riconoscimento e quello degli altri non riconosciuti (vedi  Massenzio che non coniò follis con la tipologia del Genio del Popolo Romano). Agli occhi della gente comune il follis, la moneta di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in contrasto con gli antoniniani coniati precedentemente con tipologia continuamente mutevole), era associata all'idea  della singolarità dell'essere romani e della solidità della valuta (un po' come accade con il dollaro ai giorni nostri). Sotto questa luce va interpretato il tipo del Genio di figura, battuto dalla zecca di Siscia (v. leggenda SIS in esergo) nel nome dei seguenti personaggi:
  • Costanzo I Cloro:
    • IMP C CONSTANTIVS P F AVG SIS Ric 167, v. ad es. il link
    • IMP CONSTANTIVS P F AVG SIS RIC 168, v. ad es. il link
    • CONSTANTIVS AVG SIS RIC 169a, v. ad es. il link
  • Massimiano Erculio:
    • MAXIMIANVS AVG SIS RIC 169b, v. ad es. il link
  • Severo Cesare:
    • FL VAL SEVERVS NOB C SIS RIC 170a, v. ad es. il link
    • SEVERVS NOB C SIS RIC 171a, v. ad es. il link
  • Massimino Daia Cesare:
    • GAL VAL MAXIMINVS NOB C SIS RIC 170b, v. ad es. il link
    • MAXIMINVS NOB C SIS RIC 171b, v. ad es. il link
(5) Siscia, capitale dell'Illiricum, l'odierna Sisak in Croazia.
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