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Docimio, Marco Aurelio Cesare e Tyche | ||||||||||||
14.9.2017
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Identificazione Monete (numismatica).Buongiorno, dovrebbe essere un AE di Marco Aurelio, ma non lo trovo da nessuna parte. (Ric - Sear - Cri - Hn Italy......) |
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Roma, 18.9.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: AE241, 147-161 d. C., zecca di Docimio2, Ashmus IV 1973 (provvisorio), BMC XXV 20 (pag. 191) Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio --------------------------
(2) Docimio, Docimium, Dokimeion, Dokimia Kome, Dokimaion, più tardi Dokimion, era una città pseudo autonoma della Frigia in Asia Minore, posta circa 20 miglia a nord est di Prymnessus sulla strada che porta ad Araorium (v. mappa) e collocata in una gola rocciosa del torrente Doureios, affluente del fiume Caystros. Colonia Macedone, forse prese il nome da Antigonos Dokimos, il generale che cedette la città di Sinnada in Frigia a Lisimaco. Resa famosa dalle sue cave di marmo, è ora identificata con Istcha Kara Hissar, un villaggio a nord-est di Afion Kara Hissar, nella provincia di Brusa. Sul sito sono state trovate molte iscrizioni cristiane, posteriori a Costantino. Docimio era suffrageneo di Sinnada nella Phrygia Salutaris (v. link). Le sue monete, imperiali e quasi autonome, vanno dal regno di Claudio a quello di Gordiano (v. BMC XXV pag. lvi). (3) Μάρκος ΑVΡΗλιος ΟVΗΡΟС ΚΑΙσαρ (equivalente al latino Marcus Aurelius Verus Caesar). Nato come Marco Annio Catilio Severo (Marcus Annius Catilius Severus), divenne Marco Annio Vero (Marcus Annius Verus), che era il nome di suo padre, al momento del matrimonio nel 145 con sua cugina Faustina, figlia di Antonino Pio, e assunse quindi il nome di Marco Aurelio Cesare, figlio dell'Augusto (Marcus Aurelius Caesar Augusti filius) durante l'impero di Antonino stesso. A sostenere che la moneta sia stata battuta nel nome di Marco Aurelio Cesare e che di questi sia l'immagine del dritto è sia BMC che Ashmus. La moneta viene invece erroneamente attribuita a Lucio Vero da sixbid. Presumo che sixbid sia stato indotto in errore dalla presenza del nome Verus (ΟVΗΡΟС) sulla moneta. Ora si dà il caso che Marco, nato come Marco Annio Catilio Severo (Marcus Annius Catilius Severus), divenne Marco Annio Vero (Marcus Annius Verus), che era il nome di suo padre, al momento del matrimonio nel 145 con sua cugina Faustina figlia di Antonino Pio e assunse poi il nome di Marco Aurelio Cesare, figlio dell'Augusto (Marcus Aurelius Caesar Augusti filius) durante l'impero di Antonino stesso. Di qui la presenza del nome Vero sulla moneta in esame dopo il 145. (4) L'etnico ΔΟΚΙΜαƐΩΝ sul rovescio indica che la moneta fu battuta nel nome degli abitanti di Docimio. Apparentemente l'etnico nel rovescio della moneta in esame è stato latinizzato con l'aggiunta di un'alfa prima della Ɛ. Nella lettura di BMC 20 l'etnico è invece corto, ΔΟΚΙΜΩΝ. Sembrerebbe che non ci sia molto rigore sintattico da parte degli incisori del tempo. Purtroppo l'unica immagine di riscontro per questa tipologia è data dal link1, un po' poco per giudicare la moneta in modo esaustivo. L'attuale proprietario conferma che la moneta in esame è proprio quella acquistata all'asta de "La Galerie Numismatique". Sorprende il crollo del prezzo d'asta dal valore stimato di 500€ a circa un decimo. (5) Tyche (dal greco Τύχη, che significa "fortuna"; equivalente della romana Fortuna) era la divinità tutelare che governava la fortuna e la prosperità di una città, il suo destino. Di qui la presenza della dea nel rovescio della moneta con i suoi attributi tradizionali, la corona turrita sulla testa, la cornucopia e il timone: il timone, a simboleggiare la guida della città; la cornucopia, a rappresentarne il benessere materiale; la corona turrita, a rappresentarne la capacità di difesa in virtù della possenza delle sue mura (v. link). |
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