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Aureo di fantasia, L. Vero e la Vittoria Augusta
16.10.2017
Gentile Sig.De Florio,
le mando questa mail per richiederle una consulenza su questa moneta in oro avuta regalata da mio padre, le posso dire con certezza che si tratta di oro e che la moneta pesa 8,9 gr ed ha un diametro di mm18, asse di conio ad ore 6.
la autorizzo ad utilizzare le immagini
La ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi
saluti
fig. 1
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Roma, 17.10.2017
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Aureo1.

Descrizione sommaria:
D. L VERVS AVG - ARM PARTH MAX2. Lucio Vero, testa laureata, busto paludato e corazzato a destra, visto da dietro.
R. TR P IIII IMP II COS II3. La Vittoria, stante a destra, afferra con la mano sinistra uno scudo appeso ad una palma sul bordo del quale è scritto, VIC/AVG4.

Concludendo quella in esame è uno scadente tentativo di riproduzione di un aureo romano.

La saluto cordialmente.
Giulio De Florio

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Note:

(1) BMC IV indica, per gli aurei di Marco Aurelio (e quindi di Lucio Vero) un peso di 7,25g, media su 137 esemplari del British Museum. In buona sostanza la moneta in esame (8,9g) si discosta in modo significativo dagli standard dell'epoca. Aggiungerò che il colore del metallo nella moneta in esame è lungi dal giallo uniforme degli aurei romani. Si veda ad esempio l'aureo di cui al link che ha lo stesso tipo del dritto (cioè l'immagine dell'imperatore e la leggenda) del campione in esame ma diversa leggenda del rovescio. Escluso anche che la moneta possa configurarsi come un denario dal momento che la combinazione delle leggende del dritto e del rovescio come indicata nella descrizione sommaria non è prevista dal Ric.
(2) L VERVS AVG - ARM PARTH MAX (Lucius VERUS AVGustus ARMeniacus PARTHicus MAXimus). L. Ceionius Commodus, in seguito conosciuto come L. Aurelius Verus, nacque nel 130 d.C., figlio di Aelius Caesar. Nell'anno 138 fu adottato da Antonino Pio ma, a differenza di M. Aurelio, adottato insieme a lui, non fu elevato al rango di Cesare. Ciò nonostante, allorché Marco Aurelio divenne Augusto nel 161, L. Vero fu immediatamente nominato coreggente. Sposò Lucilla, figlia di Marco Aurelio (v. albero genealogico), nel 164. Combatté con successo in Oriente dal 163 al 165 (da qui i titoli di "ARMeniacus" e di "PARTHicus Maximus" e gli onori del trionfo tributatigli al ritorno a Roma). Nel 164 fu investito per la quarta volta dei poteri di tribuno (TR P IIII). Nel 165 gli fu riconosciuta la terza acclamazione (IMP III), con la conseguenza che la moneta è antecedente a questa data  e dunque databile tra il 164 e il 165. All'inizio del 169 ricevette per la nona volta l'incarico di tribuno. Morì nel 169. Il Cohen riferisce che la sua morte fu dovuta al veleno ma che più probabilmente si dovette alla passione per la tavola (notizie tratte dal Sear e dal Cohen). Per un profilo biografico vedere anche la voce relativa dell'edizione on line dell'Enciclopedia Treccani.
(3) TR P IIII IMP II COS II TRibunicia Potestate IIII IMPerator II COnSul II, tribuno per la quarta volta, acclamato per la seconda, console per la seconda. Qui si presenta la seconda anomalia della moneta in esame: nel catalogo del Ric non è segnalata alcuna moneta con il tipo del dritto e del rovescio della moneta in esame (l'unico aureo che ha il tipo del dritto della moneta in esame e un disegno del rovescio simile, differenziandosi però per la leggenda, è quello menzionato in nota1. Come si può agevolmente desumere dal confronto tra la moneta di figura e le monete autentiche che, pur nel diverso tipo, sono reperibili nel web (v. ad esempio il link), il campione in esame lascia molto a desiderare anche dal punto di vista stilistico.
(4) VIC/AVG (VICtoria AVGusta).

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