Roma, 19.10.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta in esame:
Follis1,
zecca di Eraclea, 330 ÷ 333 d. C., RIC VII
129 (pag. 558), indice
di rarità "r4.
Descrizione sommaria:
D. VRBS - ROMA2.
Roma, elmata a sinistra, busto vestito del mantello
imperiale, visto di tre quarti in
avanti.
R. Lupa a sinistra che allatta i gemelli3,
sopra due stelle4. 5, segno di
zecca.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai risultati più avanti
riportati. A causa della rarità, le monete
catalogate Heraclea Ric 129, non sono facilmente
reperibili nel web in perfetto stato di
conservazione.
- http://www.yorkcoins.com/heraclea_urbs_roma_mint.htm
ER371 - Constantinian Commemorative Issue,
Dedicated to the city of Rome (A.D. 330-331),
Bronze Follis, 2.88g., 18mm, Heraclea mint
(Eregli, Turkey), 5th officina, helmeted bust Roma
wearing imperial mantle left, VRBS ROMA, rev.,
she-wolf standing left, with Romulus and Remus
suckling beneath, two stars above with vertical
line of 3 pellets in between, SMHε in exergue,
(RIC 129), surface delamination on obverse,
otherwise good extremely fine. $95 SOLD.
- http://www.fluvial-systems.net/antic/RIC_VII_VIII_URBS_ROMA_Commemorative.html
RIC VII Heraclea 129 ob: helmeted and mantled bust
of Roma left rv: She-wolf standing left, head
right, suckling Romulus and Remus. star-three
vertical dots-star above. Mintmark SMH epsilon.
17.2mm. 1.73g.
- https://www.worthpoint.com/worthopedia/constantine-great-commemorative-issue-118830149
CONSTANTINE I THE GREAT COMMEMORATIVE ISSUE ROMAN
COIN Constantine I the Great Commemorative Issue
Roman Coin Authentic ancient Roman coin
Constantine I The Great, AD 306--337, AE 16 mm.
Commemorative Issue. Obverse: VRBS ROMA, cuirassed
and helmeted bust of Roma left. Reverse: She-wolf
suckling twins, two stars and three vertical dots
above, SMH epsilon in exergue. Weight: 2.4gm
Diameter: 16mm Ref: RIC VII Heraclea 129 Caesar
Flavius Valerius Aurelius Constantinus Augustus
(27 February c. 272 - 22 May 337), commonly known
in English as Constantine I, Constantine the
Great, or (among Eastern Orthodox , Oriental
Orthodox and Byzantine Catholic Christians) Saint
Constantine , was Roman emperor from 306, and the
sole holder of that office from 324 until his
death in 337. Best known for being the first
Christian Roman emperor, Constantine reversed the
persecutions of his predecessor, Diocletian , and
issued (with his co-emperor Licinius ) the Edict
of Milan in 313, which proclaimed religious
tolerance throughout the empire. The Byzantine
liturgical calendar, observed by the Eastern
Orthodox Church and Eastern Catholic Churches of
Byzantine rite , lists both Constantine and his
mother Helena as saints. Although he is not
included in the Latin Church's list of saints,
which does recognize several other Constantines as
saints, he is revered under the title "The Great"
for his contributions to Christianity .Constantine
also transformed the ancient Greek colony of
Byzantium into a new imperial residence,
Constantinople , which would remain the capital of
the Eastern Roman Empire for over one thousand
years. Although he earned his honorific of "The
Great" from Christian historians long after he had
died, he could have claimed the title on his
military achievements and victories alone. Besides
reuniting the Empire under one emperor,
Constantine won major victories over the Franks
and Alamanni in 306-8, the Franks again in 313-14,
the Visigoths in 332 and the Sarmatians in 334. By
336, Constantine had reoccupied most of the
long-lost province of Dacia , which Aurelian had
been forced to abandon in 271. At the time of his
death, he was planning a great expedition to end
raids on the eastern provinces from the Persian
Empire. The Byzantine Empire considered
Constantine its founder and the Holy Roman Empire
reckoned him among the venerable figures of its
tradition. In the later Byzantine state, it had
become a great honor for an emperor to be hailed
as a "new Constantine". Ten emperors, including
the last emperor of Byzantium, carried the name.
Monumental Constantinian forms were used at the
court of Charlemagne to suggest that he was
Constantine's successor and equal. Constantine
acquired a mythic role as a warrior against
"heathens". The motif of the Romanesque
equestrian, the mounted figure in the posture of a
triumphant Roman emperor, became a visual metaphor
in statuary in praise of local benefactors. The
name "Constantine" itself enjoyed renewed
popularity in western France in the eleventh and
twelfth centuries.
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_heraclea_RIC_129.jpg
Urbs Roma commemorative AE3. 330-334 AD. Onv: VRBS
ROMA, helmeted cuirassed bust of Roma left Rev:
she-wolf left, suckling Romulus and Remus, *(3
vertical dots)* above, SMH(Epsilon) in ex. Rated
R4 in RIC. Contributed by James Conway, November,
2003.
Veniamo alle conclusioni: la foto di figura è priva
del dettaglio necessario ad un esame esaustivo, non è
corredata inoltre da indicazioni sulle caratteristiche
fisiche. In conseguenza di ciò non ritengo possibile
confermare l'autenticità, sia pure nei limiti di una
visura a distanza.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1) Secondo il
RIC, i follis della tipologia di figura, hanno un
peso medio di 2,47g. Raccolgo in tabella le
caratteristiche fisiche dei folles della tipologia
di figura presenti nei link sopra
indicati:
ANS |
Peso(g.) |
Asse
di conio(ore) |
Diametro(mm) |
1 |
2,88 |
- |
18 |
2 |
1,73 |
- |
17,2 |
3 |
2,4 |
- |
16 |
In assenza delle caratteristiche fisiche della
moneta in esame, non si potrà procedere alla
comparazione con i dati in tabella.
(2) VRBS ROMA. Le considerazioni
che seguono sono riprese da uno studio di Salvatore
Calderone, dal titolo Costantinopoli: "la
seconda Roma", parte del capitolo della
"Storia di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993. Il 25
luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia,
Costantino I aveva sostato a Roma per la
chiusura dei festeggiamenti relativi al suo
ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo
I, suo padre, sul letto di morte, nello stesso
giorno di venti anni prima, alla presenza dei
notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium).
E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli
pagani conservatori e grande risentimento del
popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con
l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di
Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla
città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio
non era stato casuale. Il disegno costantiniano
aveva come obiettivo la rinascita religiosa e
politica dell'intero mondo romano, la creazione di
un ponte tra l'Occidente e l'Oriente di recente
politicamente unificato dopo la sconfitta di
Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non
poteva essere l'Urbe ormai decrepita dei senatori,
ma una città nuova, da costruire ad hoc in posizione
baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva
dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio
all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città
ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona
che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato
Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché
Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano,
nelle vesti di magistrato dotato di "imperium",
accompagnato dal Pontifex e dall'Augure (i
pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con
la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro
della nuova città, otto volte più grande della
vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non
erano per Costantino inconciliabili con quelle della
religione cristiana se il segno augurale atteso
all'atto della fondazione era rappresentato dalla
volontà divina che aveva preceduto e accompagnato
l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di
grandi festeggiamenti per l'inaugurazione
("consecratio") della città che era stata munita di
una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo
prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è
vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune
delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di
anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e
il 333, era stata varata una legge che conferiva
alla città lo stato giuridico di "seconda Roma",
seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova,
rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare
avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla
rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia
cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il
nuovo status della città comportava anche delle
conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita
del pane ai cittadini (attestata per la prima volta
il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale),
a somiglianza di quanto per secoli era accaduto
nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi
fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del
trasporto del frumento destinato alla città.
(3) Per commemorare l'evento
della consacrazione della nuova Roma furono battuti:
- un tipo della Vittoria (RIC VII 130 - v. nota
in altra pagina di questo sito - cliccando qui),
avente come tema del..
- dritto il busto di Costantinopoli a
sinistra, associato alla leggenda
CONSTAN-TINOPOLI
- rovescio, la Vittoria, armata di scudo e
lancia, stante su una prua; anepigrafa.
- un tipo della lupa (RIC
VII 129), avente come tema del..
- dritto: il busto di Roma a sinistra,
accompagnata dalla leggenda VRBS ROMA;
- rovescio, la lupa che allatta i gemelli;
anepigrafa.
Si suppone che la leggenda VRBS ROMA si riferisca
alla nuova Roma fondata da Costantino sulle rive del
Bosforo la quale serbava la tradizione millenaria
della vecchia.
(4) Le due stelle sopra la lupa
simboleggiano i Dioscuri (i gemelli Castore e
Polluce).
(5) Il segno di zecca è composto dalle lettere SMHε, ove
SMH sta per Heraclea, ε indica l'officina monetale
(la quinta di cinque attive nella zecca); i tre
punti posti in alto tra le due stelle sono un
segno caratteristico dell'emissione. |