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Thessalonica, Valentiniano e la Gloria dei Romani
3.8.2018

..da Monete Imperiali Romane di Michele Monti.
Qlc uno sa darmi maggiori info? Credo sia del periodo di Costantino I, ma altro nulla... GRZ a tutti x i commenti.... (Come si verifica l'autenticità?)
 
fig. 1
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Roma, 16.8.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Æ31, zecca di Thessalonica, RIC IX 26a tipo xxxv2 (pag. 178), 24.8.367 - 17.11.375 d. C.3, indice di rarità S

Descrizione sommaria:
D. D N VALENTINI - ANVS P F AVG4. Valentiniano I, capo diademato di perle, busto paludato e corazzato a destra.
R. GLORIA RO-MANORVM56, segno di zecca. L'imperatore in abito militare, gradiente a destra, trascina con la mano destra un prigioniero e sorregge con la sinistra un labaro con cristogramma.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. forumancientcoins Bronze centenionalis, RIC IX Thessalonica 26(a)xxxv, gF, 2nd officina, Thessalonica (Salonika, Greece) mint, weight 2.265g, maximum diameter 17.4mm, die axis 180o, 24 Aug 367 - 17 Nov 375 A.D.; obverse D N VALENTINIANVS P F AVG, pearl-diademed, draped, and cuirassed bust right; reverse GLORIA ROMANORVM (glory of the Romans), emperor dragging captive with right, labarum (chi-rho standard) in left, Z left, * over B right, TES in exergue; scarce; SOLD.
  2. http://numismatics.org/collection/1994.123.222 Bronze AE3 of Valentinian I, Thessalonica, AD 367 - AD 375. 1994.123.222 Descrizione fisica: Asse: 6. Dimensioni Peso: 2.59. Diametro: 17.5 Riferimento: RIC IX Thessalonica 26A [xxxiv; n.d.r.].
  3. ebay Römisches Kaiserreich Valentinianus I. 364-375 Æ Centenionalis, Bronze, Aes III 2,17g, 16-17mm. Erhaltung: Vorzüglich. Münzstätte: Thessalonica, 367-375, 2. Offizin. Vs: D N VALENTINI-ANVS P F AVG. Drapierte, kürassierte Büste mit Perlendiadem nach rechts. Rs: GLORIA RO-MANORVM. Der Kaiser in Feldtracht nach rechts schreitend, nach links blickend, Labarum (mit Andreaskreuz) in der Linken haltend, mit der Rechten Gefangenen am Schopf hinter sich herschleifend. Im Feld: V-*/B Im Abschnitt: TES. RIC IX 26 (a) xxxviii - S - selten. C 12.
  4. http://kevinscoins.ancients.info/rom_imp/pages/valent1/valnt1_thess_26a.htm AE 3 (18mm, 2.76g) Struck 367-375 A.D. Thessalonica. Obv: D N VALENTINANVS P F AVG Pearl diademed, draped, and cuirassed bust right. Rev: GLORIA ROMANORVM Emperor adv. right, dragging captive and holding labrum  in left field B in right field TES in exergue RIC IX 26a type xvii.
Concludo osservando che, nei limiti di una valutazione a distanza, dal confronto tra la moneta in esame e le monete autentiche del periodo non emergono differenze sostanziali per quanto attiene alle caratteristiche generali e di stile. Ciò detto, la mancata indicazione delle caratteristiche fisiche sottrae un elemento essenziale all'accertamento dell'autenticità. Se autentica, nel presente stato di usura, la moneta ha un modesto valore venale avendo perso l'argentatura originale.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Nei link di cui sopra la moneta in esame viene talora descritta come Æ3, termine con il quale in epoca moderna si indicano i nominali post-costantiniani in bronzo il cui nome in antico non ci è pervenuto aventi un diametro maggiore o uguale a 17mm e inferiore a 21mm. Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche degli Æ3 della tipologia di figura:

Fonte
-
Peso
(g) 
Diametro
(mm)
Asse di conio
(ore)
Link01 2,265 17,4 6
Link02 2,59 17,5 6
Link03 2,98 17 -
Link04 2,80 - -
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) Il Ric ha assegnato il categorico Ric 26a ad un vasto numero di tipi che si differenziano per il segno di zecca, cioè per le lettere presenti nell'esergo e nel campo del rovescio. I vari tipi si distinguono con  un numero romano compreso nell'arco viii÷xxxix. La moneta in esame, il cui segno di zecca è , è riconoscibile come "tipo xxxv". Purtroppo non ho potuto reperire in rete il tipo xxxv ma solo il xxxiv che, nel segno di zecca, al posto della stellina, ha il punto.
(3) La moneta in esame sarebbe stata battuta, secondo il RIC, nell'arco temporale compreso tra il 24.8.367 (data dell'elevazione di Graziano) e il 17.11.375 (morte di Valentiniano I).
La zecca di Thessalonica, batté la tipologia monetale di figura in associazione alle seguenti leggende del dritto dei tre coregnanti, Valentiniano I, Valente, Graziano: (4) Dominvs Noster VALENTINIANVS Pivs Felix AVGvstvs. Alla morte di Gioviano (17 febbraio 364), dignitari civili e militari dello stato convenuti a Nicea decisero la nomina del nuovo imperatore. La scelta cadde su Valentiniano, all'epoca tribuno degli Scutarii (fanteria di élite). Messaggeri furono inviati ad Ancira in Cappadocia per informare il neoeletto e Valentiniano, giunto a Nicea, accettò l'acclamazione il 26 Febbraio del 364. Traggo dal manuale del Kovaliov le informazioni che seguono sull'imperatore Valentiniano I: "A Valentiniano, prima dell'elezione ad imperatore, fu posta come condizione che nominasse un coregnante. La rovina dell'Impero e l'approfondirsi dell'opposizione fra le due metà, orientale e occidentale, avevano reso questa misura necessaria. Dopo essere giunto a Costantinopoli, Valentiniano nominò Augusto il fratello Flavio Valente (28.3.364), e gli assegnò il governo dell'Oriente, mentre egli stesso si portava in Occidente, dove la situazione ai confini era andata di nuovo peggiorando. Valentiniano dovette combattere con gli Alemanni sul Reno, con i Quadi e i Sarmati sul Danubio, mentre il generale Teodosio respingeva in Britannia le incursioni dei Pitti, degli Scoti e dei Sassoni. In Africa Settentrionale lo stesso Teodosio soffocò un movimento separatistico-rivoluzionario, diretto dal principe mauritano Firmo, movimento che riuniva sotto la sua bandiera gli elementi più disparati della popolazione locale, compresi anche gli agonisti. Il 4 agosto del 367, Valentiniano nominò coregnante anche il figlio Graziano. Inoltre l'esercito acclamò anche Valentiniano II, fratello di Graziano, dell'età di quattro anni. Così i cristiani dell'Occidente potevano dire di essere governati dalla trinità: il padre con i due figli!  Nel 375 Valentiniano I morì sul Danubio." Per altre notizie su questo sovrano rimando al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(5) Il tipo del rovescio dell'imperatore che sorregge un labaro trascinando un prigioniero, con la leggenda GLORIA ROMANORVM lungo il bordo, è tipico di Valentiniano I ma è presente anche nella monetazione degli imperatori Valente Valentiniano II, Graziano, Arcadio, Teodosio.
(6) Il segno di zecca della moneta in esame, si compone di tre parti, le lettere TES in esergo che rappresentano l'indicativo di zecca (TES, breve per ThESsalonica, l'odierna Salonicco nella Grecia settentrionale), la lettera A a destra nel campo che indica l'officina monetale, la prima di quattro attive nella zecca, un certo numero di altri simboli e lettere in qualche modo associati all'emissione monetale.
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