Roma, 16.8.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Æ31,
zecca di Thessalonica, RIC IX
26a tipo xxxv2
(pag. 178), 24.8.367 - 17.11.375 d. C.3, indice di rarità
S
Descrizione
sommaria:
D. D N VALENTINI -
ANVS P F AVG4. Valentiniano
I, capo diademato di perle, busto paludato e corazzato
a destra.
R. GLORIA RO-MANORVM5. 6,
segno di zecca. L'imperatore in abito militare,
gradiente a destra, trascina con la mano destra un
prigioniero e sorregge con la sinistra un labaro con
cristogramma.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- forumancientcoins
Bronze centenionalis, RIC IX Thessalonica
26(a)xxxv, gF, 2nd officina, Thessalonica
(Salonika, Greece) mint, weight 2.265g, maximum
diameter 17.4mm, die axis 180o, 24 Aug 367 - 17
Nov 375 A.D.; obverse D N VALENTINIANVS P F AVG,
pearl-diademed, draped, and cuirassed bust right;
reverse GLORIA ROMANORVM (glory of the Romans),
emperor dragging captive with right, labarum
(chi-rho standard) in left, Z left, * over B
right, TES in exergue; scarce; SOLD.
- http://numismatics.org/collection/1994.123.222
Bronze AE3 of Valentinian I, Thessalonica, AD 367
- AD 375. 1994.123.222 Descrizione fisica: Asse:
6. Dimensioni Peso: 2.59. Diametro: 17.5
Riferimento: RIC IX Thessalonica 26A [xxxiv;
n.d.r.].
- ebay
Römisches Kaiserreich Valentinianus I. 364-375 Æ
Centenionalis, Bronze, Aes III 2,17g, 16-17mm.
Erhaltung: Vorzüglich. Münzstätte: Thessalonica,
367-375, 2. Offizin. Vs: D N VALENTINI-ANVS P F
AVG. Drapierte, kürassierte Büste mit Perlendiadem
nach rechts. Rs: GLORIA RO-MANORVM. Der Kaiser in
Feldtracht nach rechts schreitend, nach links
blickend, Labarum (mit Andreaskreuz) in der Linken
haltend, mit der Rechten Gefangenen am Schopf
hinter sich herschleifend. Im Feld: V-*/B Im
Abschnitt: TES. RIC IX 26 (a) xxxviii - S -
selten. C 12.
- http://kevinscoins.ancients.info/rom_imp/pages/valent1/valnt1_thess_26a.htm
AE 3 (18mm, 2.76g) Struck 367-375 A.D.
Thessalonica. Obv: D N VALENTINANVS P F AVG Pearl
diademed, draped, and cuirassed bust right. Rev:
GLORIA ROMANORVM Emperor adv. right, dragging
captive and holding labrum in left field B
in right field TES in exergue RIC IX 26a type
xvii.
Concludo osservando che, nei limiti di una valutazione
a distanza, dal confronto tra la moneta in esame e le
monete autentiche del periodo non emergono differenze
sostanziali per quanto attiene alle caratteristiche
generali e di stile. Ciò detto, la mancata indicazione
delle caratteristiche fisiche sottrae un elemento
essenziale all'accertamento dell'autenticità. Se
autentica, nel presente stato di usura, la moneta ha
un modesto valore venale avendo perso l'argentatura
originale.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
------------------------------------------
Note:
(1) Nei link di cui sopra la moneta in
esame viene talora descritta come Æ3, termine con
il quale in epoca moderna si indicano i nominali
post-costantiniani in bronzo il cui nome in antico
non ci è pervenuto aventi un diametro maggiore o
uguale a 17mm e inferiore a 21mm. Traggo dai link di cui sopra le
caratteristiche fisiche degli Æ3 della tipologia
di figura:
Fonte
- |
Peso
(g) |
Diametro
(mm) |
Asse di conio
(ore) |
Link01 |
2,265 |
17,4 |
6 |
Link02 |
2,59 |
17,5 |
6 |
Link03 |
2,98 |
17 |
- |
Link04 |
2,80 |
- |
- |
In assenza delle caratteristiche fisiche della
moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame
comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) Il Ric ha assegnato il
categorico Ric 26a ad un vasto numero di tipi che si
differenziano per il segno di zecca, cioè per le
lettere presenti nell'esergo e nel campo del
rovescio. I vari tipi si distinguono con un
numero romano compreso nell'arco viii÷xxxix. La
moneta in esame, il cui segno di zecca è , è riconoscibile come "tipo xxxv".
Purtroppo non ho potuto reperire in rete il tipo
xxxv ma solo il xxxiv che, nel segno di zecca, al
posto della stellina, ha il punto.
(3) La moneta in esame sarebbe
stata battuta, secondo il RIC, nell'arco temporale
compreso tra il 24.8.367 (data dell'elevazione di
Graziano) e il 17.11.375 (morte di Valentiniano I).
La zecca di Thessalonica, batté la tipologia
monetale di figura in associazione alle seguenti
leggende del dritto dei tre coregnanti, Valentiniano
I, Valente, Graziano:
(4) Dominvs Noster VALENTINIANVS
Pivs Felix AVGvstvs. Alla morte di Gioviano (17
febbraio 364), dignitari civili e militari dello
stato convenuti a Nicea decisero la nomina del nuovo
imperatore. La scelta cadde su Valentiniano,
all'epoca tribuno degli Scutarii (fanteria di
élite). Messaggeri furono inviati ad Ancira in
Cappadocia per informare il neoeletto e
Valentiniano, giunto a Nicea, accettò l'acclamazione
il 26 Febbraio del 364. Traggo dal manuale del Kovaliov
le informazioni che seguono sull'imperatore
Valentiniano I: "A Valentiniano, prima dell'elezione
ad imperatore, fu posta come condizione che
nominasse un coregnante. La rovina dell'Impero e
l'approfondirsi dell'opposizione fra le due metà,
orientale e occidentale, avevano reso questa misura
necessaria. Dopo essere giunto a Costantinopoli,
Valentiniano nominò Augusto il fratello Flavio
Valente (28.3.364), e gli assegnò il governo
dell'Oriente, mentre egli stesso si portava in
Occidente, dove la situazione ai confini era andata
di nuovo peggiorando. Valentiniano dovette
combattere con gli Alemanni sul Reno, con i Quadi e
i Sarmati sul Danubio, mentre il generale Teodosio
respingeva in Britannia le incursioni dei Pitti,
degli Scoti e dei Sassoni. In Africa Settentrionale
lo stesso Teodosio soffocò un movimento
separatistico-rivoluzionario, diretto dal principe
mauritano Firmo, movimento che riuniva sotto la sua
bandiera gli elementi più disparati della
popolazione locale, compresi anche gli agonisti. Il
4 agosto del 367, Valentiniano nominò coregnante
anche il figlio Graziano. Inoltre l'esercito acclamò
anche Valentiniano II, fratello di Graziano,
dell'età di quattro anni. Così i cristiani
dell'Occidente potevano dire di essere governati
dalla trinità: il padre con i due figli! Nel
375 Valentiniano I morì sul Danubio." Per altre
notizie su questo sovrano rimando al portale
dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(5) Il tipo del rovescio
dell'imperatore che sorregge un labaro trascinando
un prigioniero, con la leggenda GLORIA ROMANORVM
lungo il bordo, è tipico di Valentiniano I ma è
presente anche nella monetazione degli imperatori
Valente Valentiniano II, Graziano, Arcadio,
Teodosio.
(6) Il segno di zecca della
moneta in esame, si compone
di tre parti, le lettere TES in esergo che
rappresentano l'indicativo di zecca (TES, breve per
ThESsalonica, l'odierna Salonicco nella Grecia
settentrionale), la lettera A a destra nel campo che
indica l'officina monetale, la prima di quattro
attive nella zecca, un certo numero di altri simboli
e lettere in qualche modo associati all'emissione
monetale. |